《Stupido ed inutile...ecco tu cosa sei,sei una feccia》Giselle era furiosa,aveva gettato qualsiasi cosa si trovasse a tiro contro il suo fedele ed etereo servo.《Ma...ma mia si...signora,vi prego,abbiate pietà,io vi ho sempre servita fedelmente senza mai fallire ma quel Frankenstein è scappato via come un'anguilla,stavo per prenderlo quando si è gettato giù dalla finestra come un pazzo suicida,credo che sia crepato》.La fattucchiera era su di giri,se Leonte fosse stato mortale e quindi molto facile da far fuori,lei nonostante la fedeltà del suo servo,l'avrebbe eliminato senza pensarci due volte.Giselle era abituata ad eliminare qualsiasi cosa non gli andasse a genio o non gli servisse più.
《Come fai a sapere che è morto idiota?,Hai trovato il cadavere?》
《No,no mia signora,non vi era nulla nella boscaglia》.Giselle si portò le scheletriche mani alla testa ed incominciò ad urlare come una pazza isterica《Idiota,tu sei un idiota,come fai a dire che è crepato se non hai trovato il suo fottuto cadavere?》.
La donna prese il viso del suo servo fra le mani e lo strinse come se fosse una noce da rompere,lei era la morsa.
《Tu...tu sei un cretino buono a nulla,sai che quando uno muore non fugge vero?,Bene ora tu mi troverai il dottore,mi troverai la mia fottuta chiave per il mio esercito o come ti ho dato l'immortalità così te la leverò ed ora sparisci dalla mia vista》A tali parole Giselle spinse via il suo servitore che uscì dalla stanza con la coda tra le gambe come se fosse un cane bastonato.Krukesty era sempre stato rispettoso e fedele nei confronti di Giselle ma in cambio non aveva ricevuto che denigrazione e disprezzo,ma d'altronde a lei doveva la sua immortalità e soprattutto la sua vita.
Krukesty era solo un bambino quando il suo campo venne dato alle fiamme dai cittadini stanchi di avere tra i piedi i gitani.
Madama Giselle lo accolse sotto la sua ala,allevandolo ed accudendolo.Leonte amava quella donna come si ama una madre e per tutto questo tempo non aveva fatto altro che cercare di dissobligarsi con la sua salvatrice.Krukesky però non sapeva che la sua signora dal canto suo non provava nulla nei suoi riguardi,anzi lo aveva preso con sé solo perché le serviva uno schiavetto da manovrare per i suoi loschi affari,Leonte per lei era solo un bastardino da addomesticare e nulla di più.《Devo trovare quel dottorino del cazzo,lo devo alla mia signora》Continuava a ripetersi tra sé e sé mentre percorreva il corridoio tetro del castello.
Una volta fuori dalla dimora,la luna gli illuminò le menbra,aveva bisogno di nutrimento,era debole ed affamato.Quella sera avrebbe cenato,si,cenato con sangue,sangue umano.
Nel frattempo dall'altra parte della città Igor siedeva su una panchina nel parco a tracannare una birra scura.
《Lupo,io un lupo,ma pensa un pò. Ora vi è la luna piena,che dovrei fare ululare?》E dinuovo un altro aspro sorso scene giù nella sua gola.
《Baba è impazzita e quel figlio di buona donna gli dà la mano...ahhhh ma...ma che diavolo,devo smettere di bere,mi porta dolori alla testa》.Igor s'alzò dalla panchina e si diresse verso il cestino per la spazzatura più vicino per gettare la bottiglia di vetro ma un terribile dolore alle tempie lo costrinse ad accasciarsi,una voce prese vita nella sua testa,dapprima flebile poi sempre più forteVi prego qualcuno mi salvi.
《Okay devo decisamente smettere di bere ma che diavolo.Ecco,era solo una fottuta allucinazione da sbornia 》
La voce aveva cessato di dargli tormento,così Igor riprese a camminare e decise che quella notte l'avrebbe passata in un bed and breakfast lontano dal caos che stava travolgendo la sua esistenza.
Vi prego se qualcuno mi sente venga in mio aiuto,mi trovo nella trentaquattresima a sud della città,un succhia ninfa mi stà attaccando ed ho bisogno di rinforzi.
Igor scrollò il capo come se quella voce così facendo gli potesse uscire dalle orecchie e svanire.
Sò che uno di noi è qui nelle vicinanze,ti prego sento la tua aurea,è molto forte
Igor però riprese a camminare e pensò che una bella dormita avrebbe fatto svanire tutto.La voce però divenne sempre più insistente.
Una luce rossa prese vita nel cielo come ad indicare una postazione,una mèta da raggiungere.Igor prese a correre verso la direzione dalla quale proveniva quel potente fascio di luce,non era lui a comandare il suo volere ma qualcosa di molto più forte,era una forza a lui estranea,era un'energia che lo portava a compiere ciò,quell'energia era selvaggia e potente.In quel momento Igor seppur mezzo incosciente di ciò che stava facendo,si sentiva bene,si sentiva forte ma soprattutto sentiva i suoi sensi molto più sviluppati.Inoltre avvertiva uno strano collegamento con la natura che lo circondava.Corse,corse più veloce che mai,non era mai stato così agile.
La voce ad ogni metro fatto diventava sempre più forte,sempre più vicina.Igor non sapeva il perché di quell'istinto ma di certo non poteva impedire a quella forza di fermarsi.Era un fiume in piena pronto a sfociare.
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FRANKENSTEIN?...SI SONO IO (#Wattys2016)
Fantastique#Wattys Se il dottor Victor si trovasse paradossalmente catapultato nel ventunesimo secolo,cosa accadrebbe ? Non è il romanzo di Mary Shalley come lo avete sempre letto,non è il solito romanzo strappa lacrime è qualcosa di più...Qualcosa d'inaspett...