Cameron's p.o.v.
<<Benvenuti! Posate pure la birra sul tavolo. Grazie per averla comprata>> esclamò James dopo aver fatto entrare in casa me e Dylan.
Dopo aver percorso uno stretto corridoio, arrivammo nell'enorme soggiorno, dove c'erano già una decina di ragazzi sui divani a chiacchierare.
Una volta ogni tanto organizzavamo una serata rigorosamente al maschile a casa di uno di noi, per poter parlare senza problemi e, soprattutto, per bere e divertirci giocando a Fifa. I pochi del gruppo ad essere fidanzati (la stragrande maggioranza preferiva di gran lunga farsi tipe diverse ogni giorno piuttosto che impegnarsi), non vedevano l'ora di passare una normale serata a svagarsi in compagnia degli amici, per questo motivo erano quasi sempre loro a ospitarci.
James ci aveva invitato a casa sua per ben cinque volte consecutive, nonostante non avesse una ragazza. Io però sospettavo che Melanie Cooper lo sarebbe diventata a breve: erano "amici di letto", ma le loro famiglie erano molto legate, di conseguenza si conoscevano da tempo e si vedevano abbastanza spesso. James continuava a ripetere di non amare le relazioni stabili, però in qualche modo il suo rapporto con Melanie ci si avvicinava. Aveva persino smesso di considerare le altre ragazze da quando avevano fatto quel famoso accordo.
Io mi interessavo particolarmente a queste vicende perché avevo una gigantesca cotta per la migliore amica di Melanie, Amber Gray, da ormai tre anni. Odiavo il fatto di non potermi confidare nemmeno con Dylan, ma avevo paura che in qualche modo la voce giungesse a lei. Il mio migliore amico sapeva mantenere i segreti con tutti tranne che con suo fratello, che lo avrebbe fatto sapere a Amber. Mason e Dylan avevano un rapporto molto stretto per via della loro vicinanza di età: il primo aveva 16 anni, come Amber, Melanie, Alex e John, mentre il resto di noi ne aveva 17.
James mi distrasse dai miei pensieri urlando per sovrastare la voce degli altri: <<Ok ragazzi, adesso dovete dirmi che pizza volete ordinare!>>
Quando arrivò da mangiare, ci eravamo già messi d'accordo per fare un campionato di Fifa coi fiocchi, scegliendo le squadre e organizzando le partite.
Io venni eliminato quasi subito, non essendo bravo, perciò con una smorfia sconsolata presi una lattina di birra e andai a giocare a biliardo con altri due ragazzi, conosciuti nella scuola come "i due che combinano sempre casini". Amavano i guai e si divertivano a procurarli. Una volta avevamo messo nella cattedra di un insegnante tre ragni pelosi grossi come un pugno. Un'altra volta avevano fatto una scommessa con un ragazzo che, dopo averla persa, era stato costretto ad andare a scuola con il kilt scozzese per ben due mesi. Essendo molto ricchi avevano procurato alla squadra di calcio locale divise, palloni, reti nuove e tutto il necessario per farla salire di livello, pretendendo però in cambio che i giocatori si tingessero i capelli. E per mesi questi ultimi erano rossi, blu, verdi, gialli, viola...
Insomma, non bisognava assolutamente mettersi contro Dannie e Colin.
E furono proprio loro due che, cinque ore e parecchie birre più tardi, proposero una scommessa. Il campionato di Fifa era finito ed erano tutti ubriachi fradici, tranne me, che odiavo bere troppo.
<<Ragazzi! State a sentire>> disse Dannie dopo essere salito sul tavolo e aver zittito tutti. <<Scriviamo il nome delle ragazze del nostro gruppo su alcuni fogli, poi ognuno ne pesca uno e deve cercare di fare innamorare sinceramente quella ragazza, nel minor tempo possibile>>
<<E cosa si vince?>> chiese Alex ridacchiando
<<Ovvio, il titolo onorifico di "Miglior stallone della scuola"! Perché oltre a sapervi portare a letto un sacco di ragazze, sapete anche giocare con il cuore di una di loro. Il vincitore, inoltre, riceverà il titolo davanti a tutti al ballo scolastico, tra un mese!!>>
Si misero tutti ad esultare come dei matti, ma io rimasi fermo. Anche se i miei sensi erano resi un po' offuscati dall'alcol, mi sembrava un'idea pessima. Veramente pessima.
Ci sedemmo in cerchio, dopo aver messo i nomi in una ciotola, e cominciarono a pescare. Io ero di fianco a Dylan e James.
Alcuni, quelli fidanzati o quelli semi svenuti in giro per la stanza, non partecipavano, quindi eravamo solo in nove.
Guardai Jackson passarsi nervosamente la mano tra i capelli e poi pescare il primo biglietto.
<<Ilenia>>, una ragazza un po' timida ma carina, nella classe di Amber e Melanie.
Adrian prese velocemente il foglio di carta e, sorridendo, disse <Janet>>. Era la sua compagna di banco, con cui andava molto d'accordo.
Dannie e Colin pescarono Abby e Allie, le due gemelle della scuola, con bei corpi ma caratteri difficili. L'anno prima avevo provato a invitare fuori a cena Abby, solo per provare a far ingelosire Amber (senza risultati), e non ero riuscito a sopportarla nemmeno per un'ora. Il giorno dopo averla scaricata, entrambe mi avevano preso a schiaffi nel corridoio, davanti a tutti. Dopo un po' mi avevano perdonato ed erano tornate a uscire con il nostro gruppo come sempre.
Dannie e Colin si misero a urlare <Gemelleeee!>>, mentre Alex e John esultavano per aver pescato le due cheerleader Veronica e Carolyn.
Arrivò il turno di James. Speravo davvero che pescasse Melanie, ed evidentemente anche lui, perché quando pronunciò il suo nome aveva un sorriso a dir poco raggiante.
<<Cameron, è il tuo turno>>
Rimanevano due bigliettini nella ciotola. Li fissai per tre secondi, poi feci un respiro profondo e presi quello di destra, pregando fosse Amber. Avrei avuto finalmente l'opportunità di avvicinarmi a lei e provarci, dato che in un certo senso ero costretto, e mettere da parte la mia paura di essere rifiutato.
Purtroppo però "la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo".
Con un tuffo al cuore, lessi ad alta voce <<Jessica>>.
Oltre a non aver pescato la ragazza che mi piaceva, mi era capitata la più facile della scuola, la capo-cheerleader. Non c'era verso che si innamorasse di me.
La consapevolezza del terribile mese che mi aspettava mi cadde pesantemente addosso nel momento in cui Dylan prese l'ultimo foglietto rimasto.
<<Amber>>

STAI LEGGENDO
Fra le sue braccia
ChickLitAmber è una ragazza che apparentemente risulta solare a tutti, ma nel profondo sente di avere un pezzo mancante. Se ne accorgerà nel momento in cui un ragazzo con una brutta fama si avvicinerà improvvisamente a lei, facendole dimenticare di tutti i...