capitolo 4.

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"Voglio morire" ripetevo ogni giorno nella mia testa,mi sentivo male al solo pensiero che ogni giorno ingrassavo sempre di più, mangiavo per consolazione.
Col tempo conobbi un ragazzo,non era molto importante per me,sapeva quello che facevo e voleva che smettessi,dopo mesi e mesi di "amicizia" se così si può chiamare,si fece avanti e mi chiese di mettermi con lui,la nostra storia era diversa,era "virtuale",i mesi passavamo e io continuavo ad aspetta che lui venisse a trovarmi, ma niente.
Nel frattempo continuai a tagliarmi quando "per puro caso" mia mamma mi cominciò a parlare delle ragazze che soffrivano,sono abbastanza fragile quindi crollai e dissi la verità ai miei,da quel giorno cominciai ad andare da una psicologa che mi aiutò e aiuta tutt'ora.
I dubbi cominciavano a salire riguardo il "mio" ragazzo,scoprii dopo vari mesi di accertamenti che mi aveva presa per il culo per ben 10 mesi,si spacciava per un altro inventando scuse su scuse.
Da quel momento i miei cominciarono a ricontrollare se mi tagliavo di nuovo,la mia testa diceva di farlo perché stavo troppo male,ma non lo feci per non far star male i miei genitori,io così stavo bene,ma da una parte mi sentivo vuota dentro,e così altri mille pensieri negativi mi piombarono in testa,cercai sempre una via per sfuggire ma niente.
"Il terrore mi tartassava giorno e notte"....

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