Scusate se questo non è un capitolo ma se ripercorrevo con la mente il passato non ce la facevo allora ho scritto quello che provo..🌸
Ora non mi sento bene,cerco di mangiare il più possibile ma non ci riesco,mi viene da vomitare e ho un disperato bisogno di piangere e tagliarmi.
Ma non posso,non posso perché non sono sola,non posso perché mi sgriderebbero,non posso perché mi sentirei di nuovo male; allora continuo a mangiare? Sì forse così risolvo.
Mangio e non ho risolto nulla,mamma porta altro cibo ed io non ne posso più,il mal di pancia aumenta e mi sento male,cerco di distrarmi ma niente.
Mamma torna "che hai Nicole?" chiese,non ho mai resistito a questa domanda infatti crollai subito,mi chiese più e più volte perché stavo così ma facevo l'indifferente anche se dentro di me sapevo benissimo il motivo per cui piangevo.
La conversazione finì così e il giorno dopo litigammo ancora per una cosa che feci,quasi un'ora a piangere senza fermarmi,entrò in bagno mia mamma e cominciò a parlare,ricordo una frase "se ora ti do la lametta ed esco dal bagno,ti tagli e vai a letto con due tagli sui polsi,il giorno dopo li avrai ancora,hai risolto qualcosa così?" dissi che non l'avrei fatto,quando in realtà mi sarei riempita di tagli,perché non ne potevo più, era una parte di me,della Nicole che non sapeva manco cosa significasse essere autolesionisti.
Perché non dico mai la verità su come sto,mi farebbero mille domande ed io scoppierei subito, con i miei non parlo molto su questa cosa o almeno quando si tratta di me,l'unica che mi controlla è la mia migliore amica,capisce subito quando mi gira male,quando crollo,quando ho bisogno di parlare ed è per questo che solo lei sa veramente come sto e perché mi taglio.
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La mia storia
Short StoryQuesto non è un libro come il precedente ma ben sì la mia storia,le emozioni provate sopratutto quando stavo male,un modo per sfogarmi