"Perché piangi?" precisò mia madre,mi chiese più e più volte qual'era il problema ma non riuscivo a dirle che ero io,che non mi andavo bene,che volevo smettere di essere Nicole, "non lo so" la solita risposta ad ogni domanda che faceva innervosire tutti,"non sai mai niente" "impara a dire qualcosa!" "sapessi qualcosa nella vita" mi ritrovavo a sentirmi dire queste frasi ogni volta.
Ho sempre detto di non piangere davanti agli altri,perché o cominciano a sclerare e ti urlano contro o se ne vanno e ti lasciano sola,come sempre d'altronde.
Ti fermi e rifletti a quanti complessi ti fai in testa, a migliorare te stessa,a cambiare per gli altri,ma non si può cambiare per persone che non ti accettano per quella che sei; ti rimpiazzano in meno di mezz'ora e tu rimani là come una stupida a capire cos'hai di sbagliato.
Ed hai tutto di sbagliato, T U T T O, ci ripensi e ti viene da vomitare,vai in bagno,ti metti davanti allo specchio,ti osservi e trovi ogni piccola imperfezione in te,guardi il cesso e ti paragoni a lui. U G U A L I.
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La mia storia
Short StoryQuesto non è un libro come il precedente ma ben sì la mia storia,le emozioni provate sopratutto quando stavo male,un modo per sfogarmi