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Tutto il tragitto verso casa lo passo a pensare a quei due o più ragazzi che hanno urlato dietro di me. Non ho riconosciuto la voce di nessuno quindi penso che Ale sia tornato a casa sua, un po' mi dispiace, volevo farmi una risata con lui, è un grande amico, anche se l'ho conosciuto da un giorno. Poi ripenso a cosa hanno detto quei ragazzi, "skiaaaa", "skiati", cosa potrà mai significare? Persa tra i miei pensieri continuo a camminare senza accorgermi di nulla di ciò che accade intorno. Ad un certo punto mi appare un ragazzino di circa dieci anni di fronte.

X: Ciao, io sono Luca, volevo dirti che sei una bellissima ragazza ti vuoi fidanzare con me?

Io: Ehi pensa alle ragazzine della tua età, non a noi brutte e vecchie.

Gli faccio l'occhiolino, e lui incomincia a ridere.

Io: Tu non dovresti stare qui da solo giusto?

Luca: Si, è che stavo col mio fratellone, però poi sei passata tu e ti ho inseguita.

"Piccoli stalker crescono" penso fra me e me.

Io: Se vuoi ti riaccompagno io da tuo fratello.

Luca: Si ok.

Durante il percorso lui mi racconta un po' le solite cose, la fidanzatina, la scuola, questo bimbo assomiglia molto a mio fratello.

Luca: Ecco quelli li sono mio fratello e Space.

Vado in panico quando riconosco Ale alla destra e un suo amico alla sinistra. Spero con tutto il cuore che il ragazzino non sia il fratellino di Ale ma di quello a sinistra.

Luca: Il mio fratellone è quello sulla destra.

Merda.

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Che bello non avere idee e fare i capitoli corti quanto una formica (?)


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