18-Capitolo

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Sono ormai le due passate. Mi ha portata veramente nel più bel ristorante della città e naturalmente anche il più costoso. Mi sono divertita un mondo, ho riso per davvero. Era da tanto che non lo facevo. Volevo chiedergli dove vive esattamente, perchè non andiamo mai a casa sua, chi sono i suoi, dove trova tutti quei soldi... Ma ho lasciato perdere, stavolta volevo solamente divertirmi. E ho fatto una cosa che non credevo potessi mai fare; ho bevuto. Ha detto che nei ristoranti lussuosi si prende sempre da bere e così beh, abbiamo bevuto un bel po' di vino. È stata la prima volta che io abbia mai provato l'alchool. Ad essere sincera il gusto del vino non mi piace per niente, ma l'effetto è meraviglioso. Penso di aver esagerato un po', perché al ritorno a casa non riuscivo a stare nemmeno in piedi e così mi ha presa tra le braccia. Il bello dell'alchool è che ridi senza motivo o per stupidaggini.
Daniele ha deciso di accompagnarmi a casa, perciò ora siamo nell'ascensore a baciarci come due forsennati.
-Daniele- mormoro tra un bacio e l'altro mentre il mio corpo formicola di desiderio.
-Zitta- ansima lui baciandomi ancora più apassionatamente. Mi alza da terra con facilità. Mi avvinghio a lui stringendo le gambe e mettendogli le mani tra i capelli. Ci baciamo come se stessimo per morire e questa fosse la nostra unica salvezza. Le sue labbra passano dal mio collo al mio orecchio e di nuovo sulle mie labbra. Stavolta lo prendo alla sprovvista e sono io quella a baciargli il collo e a fare giochetti con la lingua. Sento il suo respiro affannato e pesante fondersi con il mio. Le sue mani iniziano ad esplorare il mio corpo intoccabile fino ad ora. Le porte dell'ascensore si aprono e lui mi appoggia lentamente a terra senza staccare la sua bocca dalla mia. Mi strappa le chiavi dalle mani e a occhi chiusi cerca di aprire la porta di casa mia. Mi strascina dentro e mi spinge fino in camera. Mi lancia sul letto e si sbottona la camicia. Mi sfilo il vestito e le scarpe. Daniele si toglie i pantaloni rimanendo in boxer. Rimane fermo ad ammirare il mio corpo per qualche secondo. Si posiziona su di me e mi bacia piano. Con la mano mi slaccia il reggiseno e mi toglie le mutandine. Se fossi sobria, magari non farei tutto questo, ma sono così eccitata e morente dalla voglia di averlo che non ci faccio nemmeno caso. La mia mente è annebbiata e non riesco a concentrarmi su niente tranne che su di lui che è intento a mangiarmi tutta. Non sono mai stata nuda davanti a nessuno, ma lui sembra amare il mio corpo. Inizia a passare la lingua sul mio collo scendendo tra i miei seni, sulla mia pancia e tra le mie gambe. Mi dà soffici baci sulle cosce e io fremo di desiderio.
"Ti prego baciami lì", penso, ma non ho nemmeno la forza di pronunciare qualche parola. E solamente adesso capisco che lo sta facendo apposta. Vuole farmi morire di voglia.
-Da-niele- ansimo mentre lui risale dandomi altri baci. Non mi dà ascolto, è troppo preso a baciarmi. Scende nuovamente facendomi impazzire.
-Daniele, ti prego- accumulo tutte le forze possibili per pronunciare la frase e lo scorgo sorridere mentre mi bacia l'interno coscia.
-Ho fame piccola- sorride malizioso.
-Allora mangiami, sono tutta tua-. Wow, non sapevo di essere capace di dire cose così perverse. Sussulto, mi sta baciando proprio lì. Il piacere che provo è immenso e mi lascio scappare qualche gridolino. Si alza e s'infila il preservativo in un nanosecondo. Ma prima mi guarda e con occhi pieni di preoccupazione e desiderio mi chiede: -Sei sicura di volerlo fare? Poi non possiamo tornare più indietro-
-Ti voglio- ansimo. Daniele si stende su di me e piano piano lo sento entrare. Non so esprimere le sensazioni che si provano. Mi fa un po' male, ma è un dolore sopportabile e probabilmente l'alchool mi sta aiutando. Va piano, è molto dolce e delicato. È meraviglioso, i nostri corpi uniti e fusi in uno soltanto. Aumenta il ritmo e la velocità. Sto per esplodere. Continua a baciarmi per soffocare le mie urla di piacere, ma anche di dolore.
Non so dire per quanto tempo abbiamo continuato a farlo, so solamente che dopo aver finito ci siamo accoccolati uno vicino all'altra. Ripete mille volte di quanto sia stato fantastico e di quanto io sia fantastica. Mi accarezza i capelli e finalmente mi addormento tra le sue braccia.
Il mattino seguente ho il corpo a pezzi e la testa che sta per esplodere. Mi giro e non lo trovo. Mi alzo di scatto, ma non è stata una buona idea, perché la testa inizia a martellarmi. Piagnucolo e mi rimetto sotto le coperte.
"Se n'è andato..." penso, "E se mi avesse solamente usata?". Mille preoccupazioni e pensieri riaffiorano in me. La porta si apre piano.
-Bensvegliata bimba-, e come per magia il mio sorriso prende posto alla tristezza che si stava facendo largo tra i miei pensieri. Daniele si avvicina a me portandomi un vassoio pieno di cibo.
-Mangia, ti aiuterà- ricambia il sorriso e mi bacia la fronte.
-Senti-, fa una breve pausa passandosi una mano tra i capelli, -ti ricordi qualcosa di ieri sera?-, mi guarda con aria imbarazzata. Sorrido e annuisco. E come faccio a scordarmelo? È stata la cosa più bella che abbia mai provato in vita mia. Daniele sposta il vassoio, mi bacia e beh, il resto lo lascio alla vostra immaginazione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 04, 2016 ⏰

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