Capitolo 5|Anniversary and Potter's house

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2 Maggio 1999

Giornata piacevole in gran parte dell'Europa: la primavera, il sole, il ritorno degli uccelli e tanti altri begli avvenimenti.
Ma non nel mondo magico, per i maghi era un giorno importante, un giorno da ricordare sia con gioia che con tristezza.
Quel giorno era il primo anniversario della morte di Voldemort.
Tutti coloro che avevano partecipato alla battaglia di Hogwarts si sentivano strani.
Era già passato un anno?
Si, è alcuni non hanno ancora superato la morte dei propri cari.
Come la signora Weasley, ogni giorno guarda l'orologio magico sperando che la lancetta di Fred si muova, ma ogni giorno rimane lì, ferma e immobile, proprio come lui quel giorno.
George si sentiva ancora perso, ogni tanto chiamava ancora Fred, poi si ricordava che non c'è più e crollava su se stesso.
Quell'anno fu difficile per tutti.
Harry si sentiva molto in colpa da quel giorno, tutte quelle persone che erano morte per lui..faceva fatica a conviverci. E durante i giorni così cercava di tenersi impegnato.
Infatti il ragazzo si materializzò a Godric's Hollow.
Prima passò a "salutare" i suoi genitori al vecchio cimitero, poi si diresse verso casa Potter; era deciso a vedere se davvero la casa non poteva essere rimessa a posto.

«Reparo Maxima»*

Non accadde ben molto, alcuni libri tornarono in una libreria mezza rotta, i vetri di alcune finestre si ricomposero e alcuni fogli di pergamena volarono su un tavolo nella stanza accanto.
I libri della libreria erano per lo più vecchi libri di scuola con le scritte ai margini, la scrittura di sua madre, Lily; alcuni invece erano sul quidditch, evidentemente erano di James, suo padre.

Andò nella stanza accanto, doveva essere la cucina, c'era ancora il suo seggiolone..si sentiva che il tempo quella notte si è fermato.
Prese i fogli di pergamena dal tavolo: erano lettere di Sirius, Remus, Silente, un certo Fleamont Potter e altri.

«Accio lettere» altre pergamene volarono sul tavolo della cucina.
A quel punto Harry pensò ad un modo per portare a casa tutte quelle cose.

«Accio scatola»una scatola volò fino ai suoi piedi, ci infilò le lettere, tutti i libri e una foto Harry, James, Lily ed Emma appena nata.

«Reducio» la scatola divenne delle dimensioni di un pacchetto di fiammiferi.

Si materializzò nella cucina di Grimmauld Place e la scena che vide gli fece sciogliere l'anima: Ginny cullava Sev come se fosse suo figlio e lo guardava con un sorriso dolcissimo.

«Ciao tesoro»

«Harry! Mi hai spaventata!»

«Mi dispiace..Sev si è addormentato?»

«Si, già da una mezz'ora buona, ma è così dolce ed innocente che non me la sono sentita di metterlo giù..»

«Beh ed ora che dici se lo mettiamo nella sua culla, ceniamo e poi ti faccio vedere delle cose?»

«Dico che ci sto»

Harry prese Severus in braccio e lo portò nella sua cameretta, poi prepararono il Black Pudding e infine tirò fuori la scatola e la fece ritornare alla sua dimensione normale. Mise i libri nella libreria di camera sua e la foto su una mensola, poi prese una busta per lettere ancora chiusa:

James Charlus Potter

Godric's Hollow, Casa Potter

Caro James, vorrei che tu spedissi questa lettera al ministero per me. Si tratta, come avrai già capito del mio testamento.

Io, Fleamont Potter
lascio in eredità il mio patrimonio a tre persone:

A mio figlio James lascio un terzo del mio patrimonio,

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