Giugno 1999
Per Harry la giornata non cominciò nel migliore dei modi: Sev lo svegliò col suo pianto da ugola d'oro, quella notte aveva dormito al massimo 2 ore, era a pezzi a causa degli allenamenti e ogni giorno dopo questi ultimi andava a villa Potter per metterla a posto. Insomma il povero Harry si trovava a 19 anni a fare da padre al suo vecchio professore di pozioni, da fratello/ genitore responsabile per Emma e di lì a poco avrebbe avuto gli esami per diventare auror, l'auror più giovane da molti anni.
Di solito gli esami si fanno dopo tre anni di allenamenti e duelli, ma Kingsley aveva affrettato le cose per averlo operativo il più presto possibile. Infatti Harry aveva fatto solo sei mesi di allenamento e quel giorno doveva affrontare l'esame finale. Arrivò al Ministero giusto in tempo, nella sala d'aspetto c'erano solo tre persone che aveva visto qualche volta agli allenamenti.
«Ciao Harry, pronto per l'esame finale?» disse il ragazzo seduto di fronte a lui. Era alto, capelli ricci e color caramello e due occhi azzurri da far invidia a chiunque, indossava la divisa che tutti i novizi avevano: pantaloni, maglia e una specie di giacca con lo stemma del Ministero.
«Ciao Daniel, si certamente, non mi sono allenato duramente per poi fare la figura dello sciocco! Buona Fortuna!»
«Anche a te!»
Gli altri due si misero a guardare la scena, quello sulla destra era alto quanto Harry, ma era l'opposto, capelli biondi e occhi nocciola e la ragazza a fianco a lui era visibilmente più giovane: occhi di un colore stranissimo, viola, e capelli biondo Malfoy.
«Harry James Potter» Chiamò una donna.
Il ragazzo si alzò ed entrò nella grande sala, di fronte a lui c'erano Kingsley, e altri due Auror
«Bene ragazzo devi produrre un incanto maggiore, una fattura, un incantesimo curativo e devi saperti mimetizzare e proteggere un luogo, poi dovrai fare un duello e un'ultima prova; quando vuoi comincia»
«Expecto Patronum» Il grande cervo uscì dalla mia bacchetta, corse in tutta la sala per poi svanire.
E l'incanto maggiore è andato.
«Exulcero» fatturò il povero auror che era lì da cavia, grazie al cielo c'era un medimago pronto.
Fattura fatta.
«Multicorfors» Disse Harry puntando la bacchetta sui suoi capelli che divennero di un rosso Weasley.
Poi schianto sempre lo stesso ragazzo di prima che svenne, il medi mago stava per mettersi all'opera quando Harry lo fermò.
«Reinnerva» e il ragazzo si riprese all'istante.
Fianto Duri
Harry scagliò l'incantesimo sul ragazzo e poi disse «Beh se qualcuno mi fa il piacere di attaccarlo..»
Kingsley colpi con uno schiantesimo il ragazzo, ma questo non si mosse di un millimetro.
«Fianto Duri, Harry?»
«Esattamente Signore»
«Ora ragazzo se non ti spiace ti sfiderò a duello»
«Non mi spiace, Signore»
Il duello durò una mezz'ora buona prima che il Ministro venne schiantato da Harry che poverino si prese uno spavento e corse subito a vedere come stava.
«Ottimo Harry e ora Imperio»
Per due secondi Harry sentì il suo cervello svuotarsi, ma ne riprese subito il controllo.
«Ci ha provato Signore, ma con me non funziona.»
«Harry, Congratulazioni! Sei ufficialmente un Auror, puoi andare.»Dopo l'esame andò direttamente a Villa Potter per pulirla e mettere a posto dei mobili rotti, ne avrebbe avuto per un mese probabilmente e oggi per la prima volta si sarebbe spostato al piano di sopra. Villa Potter ere enorme: una cucina immensa dove Ginny e mamma Weasley si sarebbero divertite a cucinare, accanto, passando sotto un arco si entrava nella sala da pranzo che era grande più o meno quanto la cucina.
Un grande tavolo in legno al centro della stanza dominava la scena, ma purtroppo gran parte delle sedie erano rotte; al muro erano appesi due quadri, uno ritraeva Hogwarts e l'altro una coppia con un bambino che somigliava molto a Harry: dovevano essere i suoi nonni e il padre, James.
Uscendo si andava in un largo e lungo corridoio che portava al soggiorno, decisamente più grande della cucina, molto più grande. Accanto una stanza piena di libri, a Hermione sarebbe piaciuta moltissimo. Alla fine del corridoio c'era una scala che portava al piano di sopra dove c'erano le camere da letto, uno studio, e una graziosa stanzetta situata proprio sopra la libreria, le quali erano collegate da una scala a chiocciola.
Entrando nella stanza alla fine del corridoio Harry notò una scaletta che portava ad un piano superiore, il ragazzo non ci pensò due volte e salì, era una gran bella mansarda e si notava benissimo che era stata usata dai Malandrini: qua e là erano appesi stendardi di Grifondoro, una bacheca piena di foto e ritagli di giornale vari tavoli pieni di libri, pezzi di pergamene e penne per scrivere. Di fronte un enorme divano con sopra varie coperte, lasciate li come se tutti si fossero alzati di fretta e furia. Pensandoci quella stanza sembrava essere stata abbandonata così, di punto in bianco.
Hanno smesso di venirci all'improvviso, ma perché?
Harry si materiallizzò a Grimmauld Place per chiedere subito delle spiegazioni a Sirius.
«Ehi Sir» salutò Harry trovandolo in cucina a bere.
«Ciao ragazzo, com'è andata la giornata?»
«Bene, ho superato l'esame finale e sono ufficialmente un Auror. Inoltre dopo l'esame sono andato a Villa Potter, te la ricordi?»
«Come dimenticarla, ho vissuto lì dal sesto anno assieme a tuo padre ed ai tuoi adorabili nonni Fleamont ed Euphemia»
«Oggi sono stato nella mansarda, perché l'avete lasciata all'improvviso?»
«Oh..era una notte di Luglio di molti anni fa,quella dopo l'ultimo anno di Hogwarts. C'eravamo io, Remus, James, Lily, Peter, tu che avevi quasi un anno e Marl»
«Cosa accadde?»
«I mangiamorte ci trovarono e quella notte, il tre luglio 1981, lei morì; dato che non era più un posto sicuro per te decidemmo di non tornarci più, Peter divenne il custode segreto e il resto della storia già la sai»
«Chi era la ragazza di cui stai parlando?»
«A quei tempi era la ragazza che stavo per sposare e che aspettava nostra figlia, ma era anche molto testarda e coraggiosa e questo l'ha uccisa, le ha uccise.»
«Mi dispiace Sir- Harry penso un'attimo- Ecco perché hai quella "M" tatuata è l'iniziale del suo nome, vero?»
«Non preoccuparti ormai sono passati anni. Come fai a sapere di quel tatuaggio?»
«Ehm sai quella cosa che si può definire camicia che ti avevano dato ad Azkaban? Non copriva molto ed ho una memoria fotografica pazzesca..»«Si chiamava Marlene..»
-McKinnon!
-Come lo sai?
-Era scritto sulla foto dell'ordine, quella che mi avevi dato al quarto anno
-ah..beh è ora di andare a dormire ragazzo, buonanotte.
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Una Nuova Storia
FanficDopo la devastante guerra Harry, Ron, Hermione e tutti i sopravvissuti (Sirius è vivo! Passare oltre quel velo al ministero l'ha solo portato indietro, è poco più grande del suo figlioccio) continuano le loro vite tra famiglia, lavoro, segreti, liti...