Capitolo 3| Where were u? Friends?

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Il biondo non aveva mai visto dove abitavano tutti quei grifoni, rimase colpito dalla casa, era davvero molto bella. Capì che al primo piano cera solo la zona giorno, quindi cucina, soggiorno, libreria, sala da pranzo e il sottoscala. Il ragazzo salì le scale e notò delle targhette sulle porte; sulla prima cerano scritti due nomi, Harry e Severus, la seconda camera apparteneva ad Hermione e poi finalmente ecco il nome che stava tanto cercando, Emma.

Draco non ci penso due volte e aprì la porta e ciò che vide gli spezzò il cuore: la rossa stava dormendo, ma era palese che si era addormentata piangendo. Lui si sedette sul bordo del letto e dolcemente svegliò la rossa. Il tempo di aprire gli occhi e mettere a fuoco chi l'aveva svegliata che si tirò su.

«DRACO!» La ragazza diventò paonazza e la prima reazione che ebbe dopo l'urlo fu una sberla in pieno viso alla serpe, del tutto meritata.

«Ma che diamine!?Emma! Non ci sentiamo da mesi e la prima cosa che fai è tirarmi una sberla?!»

«Non ci sentiamo da una vita!? DRACO LUCIUS MALFOY! TI HO SCRITTO TUTTI I GIORNI PER CINQUE MESI! DUCENTOSETTANTASEI lettere, potevi rispondere almeno ad una..» Urlò Emma ancora più rossa e scoppiando a piangere dal nervoso.

«Non le ho mai ricevute..Emma guardami! Non ho mai ricevuto nessuna delle tue lettere.»

«Avresti comunque potuto scrivermi..»

«Beh su questo hai ragione, ma credevo che dopo essermene andato a metà guerra non mi avresti più voluto vedere»

Emma lo guardò ferita e gli tirò un'altra sberla.

«Ahia! Si può sapere perché mi hai tirato un'altra sberla!?» disse il biondo confuso e arrabbiato.

«Perché tu stupido idiota come hai solo potuto pensare una cosa del genere, io ci sono stata sempre! Persino quando mio fratello pensava che tu avessi aperto la camera dei segreti. Quando ho scoperto che sei diventato un mangiamorte non mi sembra di averti voltato le spalle! Quando hai fatto male a tutte quelle persone cercando di uccidere Silente, non riuscendoci, io c'ero. Io per te ci sono sempre stata. E mi delude e ferisce molto il fatto che tu abbia pensato una cosa del genere, sai benissimo che ti avrei aiutato per qualsiasi cosa. D'altronde sono o non sono l'unica che ha capito fin da subito che tipo sei?»

«Scusa Emma mi dispiace, non avrei dovuto pensare una cosa del genere e si, tu sei l'unica ad avermi capito subito e a differenza di tuo fratello hai scelto bene le tue amicizie da subito.» Il ragazzo la guardò, poi si avvicinò e la strinse tra le sue braccia.

«Se non sono arrivate a te le mie lettere dove sono?- emma ragionò molto velocemente-Oh no! Maledetto» La ragazza si alzò dal letto sul quale era seduta e si precipitò in cucina, più precisamente al sottoscala di Kreacher, spostò un po di cose e tirò fuori un malloppo di lettere. «Elfo del cazzo..» borbottò la rossa.

«Cavoli che finezza grifona..»

«Ehi! Io non sono cresciuta in un ambiente che richiedeva finezza, tu si»

«Mhh, questa te la abbono solo perché non ci sentiamo da mesi»

«Che sia chiaro, io ho ragione in ogni caso»

«Parliamone»

La rossa si girò a fulminarlo con lo sguardo e se uno sguardo potesse uccidere a quest'ora l'albero genealogico dei Malfoy non si sarebbe ingrandito.

I due silenziosamente risalirono in camera ed Emma fece come per buttare le lettere, ma Draco la fermò, lui voleva e doveva leggere quelle lettere. Doveva capire cosa aveva provato Emma in quei mesi. Ci mise mezzora a leggere tutte le lettere, mancava l'ultima, ma Emma la prese d'impulso. Improvvisamente ricordò cosa aveva scritto in quell'ultima lettera e Draco non doveva assolutamente sapere cosa provava lei.

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