Capitolo 13| Memories of Two Girls

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Quando si risvegliò la prima cosa che Charlie vide fu il faccino angelico di Alya china su di lui che passava del cotone imbevuto di disinfettante sulla sua fronte.
È proprio in quel momento si rese conto di quanto bruciasse, non quanto le scottature da fuoco di drago ovviamente, ma bruciava parecchio. -Ahia!-
-E tu lavori con i draghi?- le chiese sarcasticamente la bionda.

-Si. E quindi? Un taglio fa comunque male- rispose acido il rosso.

La ragazza aveva le guance rosse, aveva visibilmente caldo, infatti si tolse la felpa e questo rivelò un altro marchio, meno conosciuto del marchio nero.

Si trattava di antica magia, praticata da pochi, solo i druidi la praticano ancora: sopra al gomito Alya aveva tatuato la runa del legame. In pratica oltre i suoi ricordi custodiva anche quelli dell'avo più vicino a lei, quindi per via diretta, sua madre o suo padre.

-Alya..E questa?- chiese il rosso prendendo il braccio di Alya e indicando la runa.

-è una voglia che ho da quando sono nata, perché?

-Perché chiunque te l'ha detto ti ha mentito. Quella è una magia che ho studiato molto bene viaggiando. Si tratta di una runa celtica, è magia antica. Antichissima.

-Va al sodo Charlie!- disse la ragazza in panico guardandosi la runa.

-Si tratta della runa del legame. Per farla breve non conservi solo i tuoi ricordi, ma anche quelli di uno dei tuoi genitori e dato che mi hai detto chi è tuo padre mi sembra improbabile che abbia legato i suoi ricordi ai tuoi. Credo che tu custodisca i ricordi di tua madre- sputò tutto d'un fiato il rosso.

-Mia madre? Io non l'ho mai conosciuta..- disse Alya mentre i suoi occhi luccicavano.

-Lo immaginavo.. Posso attivare quella runa se vuoi

-Lo voglio, voglio sapere lei chi è o chi era..

-Oracle na beatha. Cruthaitheoir de shaol agus draíochta ar arís na focail den am atá caite-Charlie ripeté le parole come una nenia, finché entrambi non furono catapultati nei ricordi della madre di Alya.

Era di spalle, una bambina di sette anni seduta su un letto a leggere tranquilla. Era bionda, ma di un biondo raro, i capelli che le arrivavano a metà schiena. Poi all'improvviso nella camera della piccola entrarono altre due bambine. «Vieni a giocare sorellina?» disse la più piccola delle due. La bambina nel rispondere alzò gli occhi dal libro che stava leggendo  e rivelò due occhioni azzurri -Non posso, la mamma ha detto che devo finire di leggere questo e che dopo mi porterà a conoscere delle persone.

Il ricordo mutò, la bambina era cresciuta e teneva in mano il suo primo biglietto per Hogwarts, già in divisa e davanti all'Hogwarts Express, quando un ragazzo correndo la spinse. L'ormai ragazza si appuntò mentalmente il volto di quel ragazzo. Gliel'avrebbe fatta pagare in qualche modo. Nel frattempo salutò i suoi genitori e prese posto in un vagone con le sorelle, poco dopo entrarono tre ragazzi e guarda caso uno di quelli era il ragazzo che l'aveva fatta cadere.

-Tu mi hai fatta cadere prima.- disse la biondina guardando male il ragazzo.

-E con ciò? Guarda dove vai- le rispose il ragazzo dai capelli neri.

-Hai idea di chi siamo?- gli chiese la sorella maggiore

-E tu sai chi sono io?- disse con arroganza il ragazzo

-Certo che so chi sei, Dolohov-  

Il ricordo mutò ancora: lo smistamento. Chiamarono varie persone, di cui Charlie ne conosceva la metà. Thorfin Rowle, Molly Prewett, Amycus Carrow, Acleto Carrow, Berta Jorkins..e finalmente giunse il nome della biondina: Narcissa Black.

-Bene bene, allora sei una di noi, piacere Antonin Dolohov, sono al secondo anno

-Suvvia Antonin, smettila di importunare Cissy-  lo richiamò Lucius

-Non la sto importunando Lucius

Il ricordo si dissolse, fece un balzo di anni. C'erano Narcissa e Andromeda che chiacchieravano con Lucius e Antonin, quando li raggiunsero Lestrange ed una Bellatrix furiosa nei giardini del castello.

-Andromeda Black! Perché diavolo hai una lettera il cui mittente è Ted Tonks!?-  urlò lei mostrando una lettera.

-Ci stiamo frequentando. 

-Un BABBANO! 

-Confundus- disse Cissy puntando la bacchetta contro la sorella che si dimenticò ciò che stava dicendo e se ne andò via confusa con Rodolphus.

-Voi non direte nulla, è una cosa che sbrigheremo noi Black.

-Va bene Cissy.

Il ricordo fece un altro balzo. Narcissa doveva sposare Lucius, anche se non voleva. Lei in quegli anni a scuola si era legata indissolubilmente ad Antonin. Si incontravano di nascosto, ogni giorno. Persino quando lei si sposò con Lucius questo legame non si spezzò. Infatti.. Un altro balzo, probabilmente l'ultimo. Narcissa incinta, quasi al termine che parlava con Dolohov.

-Quindi è mio figlio..

-Sono. Sono i tuoi figli. 

-Sono due? Cavolo è incredibile-

-Lucius non lo sa..lui sa solo che aspetto suo figlio- ci fu un balzo, la nascita dei bambini.

Narcissa non volle nessuno dentro, non che Lucius ci sarebbe entrato. Bè, questo è quello che raccontò agli altri, in verità l'unica persona che voleva lì presente era Antonin. Nacquero un maschio ed una femmina. Il medimago lì presente che stava compilando il certificato di nascita segnò il maschietto come Draco Lucius Malfoy e la femminuccia come Alya Zahra Dolohov. Quel giorno fu l'ultima volta che i due e i gemellini si videro. Troncarono tutto.

La  piccola Dolohov crebbe col padre e non andò mai ad Hogwarts, mentre il piccolo Malfoy, per sua fortuna, crebbe come un principino. Il resto della storia già lo sappiamo..


Angolo Autore:

Traduzione della formula: Oracolo della vita. Creatore di mondi e magia riaccendi le parole del passato

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