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Rimango seduta all'interno dell'auto di Eyghan mentre lui recupera i finimenti dal portabagagli.

Durante il tragitto mi ha chiesto più di una volta se volessi tornare a casa per poter prendere la mia roba ma ho rifiutato. Non riesco a capire cosa sto provando o cosa dovrei provare, ansia? Felicità? Non lo so.

Eyghan sbuca dal retro della macchina e mi aiuta a scendere, non toglie la mano dal mio gomito fino a quando non superiamo il cancello.

La struttura è cambiata molto dall'ultima volta che sono entrata qua dentro, la scuderia è completamente nuova e il campo da lavoro più pulito, qua è la si avverte qualche sbuffo mentre alcuni cavalli si affacciano dai loro box. Per un attimo temo che possa esserci anche Gavriel e mi irrigidisco involontariamente.

- Tutto okay? - chiede il ragazzo vicino a me. Annuisco flebilmente con il capo. - Mi piacerebbe rivedere Elisir. - aggiungo, appena nomino il suo cavallo gli occhi di Eyghan brillano.
- Di qua. - dice indicandomi la sua destra.

Mentre raggiungiamo l'ultima fila di box incrociano numerose persone di cui riconosco la maggior parte, tutti mi guardano senza aggiungere niente.
Persone con cui ho condiviso anni interi che riescono solo a lanciarmi occhiate impietosite.

Mi nascondo dietro alla spalla di Eyghan e aspetto che mi indichi il box del suo cavallo, basta un suo fischio e la testa del baio irrompe fuori dalla finestrella prendendomi alla sprovvista.

- Woh gigante. - esclamo facendo un balzo indietro, mi ero dimenticata di quanto fosse alto. Inizio ad accarezzargli la fronte mentre lui sbuffa piano, Elisir è sempre stato affettuoso e riesce a calmare chiunque, lentamente sento i muscoli rilassarsi e la morsa che mi stringeva lo stomaco sciogliersi, mentre Eyghan, appoggiato alla parete del box poco distante, sorride soddisfatto.

Potrei continuare così per molto tempo ma un colpo improvviso fa tremare le pareti della stalla, Elisir si ritira all'interno del box mentre io balzo indietro.

- Cosa diamine è stato? - sibilo verso Eyghan che sposta lo sguardo oltre di me per poi portarlo sul pavimento, il sorriso che aleggiava sul suo viso è scomparso.
Mi volto e noto un box con la finestrella chiusa, si sentono altri colpi e un nitrito stridulo. Sento ogni muscolo immobilizzarsi mentre riconosco quel suono.

- Gavriel? - ma non ho bisogno di voltarmi verso il ragazzo che mi ha portata qui per capire la risposta.

That imperfect horse. (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora