CAPITOLO 7-Cercando uscite

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(Stefano)

Sbatto le palpebre.

Appena le mie mani percepiscono il tessuto soffice su cui sto giacendo, il mio cervello fa due calcoli e ricordo di essere su una branda d'ospedale.

Ma... qualcosa è diverso.

Prima di tutto in me stesso. Anche se appena sveglio, mi sento molto più in forze. Addirittura, non sento più nulla che mi pizzichi la gola né quel precedente cerchio alla testa.

Quando poi le mie percezioni si raffinano, tornando ai livelli consueti, sento del bagnato sui miei vestiti. L'infermiera deve avermi dato una tachipirina, anche se non me lo ricordo.

Tuttavia, c'è qualcosa di diverso anche in questo posto.

Per prima cosa, le solite luci azzurrine hanno lasciato il posto ad un soffuso lume rosso. Non vedo però da dove provenga, finché non alzo gli occhi verso gli angoli tra pareti e soffitto. Non avevo notato ci fossero lampade lì (e logicamente, dato che sono lunghe e strette, come quelle d'emergenza).

Ma soprattutto, non c'è traccia dell'infermiera.

Per capire un po' cosa fare, scendo dalla branda.

La prima cosa che noto è una luce blu, che rompe questa monotonia rossa, molto vicina a me.

Girando la testa, vedo che uno schermo fluttua sul tavolino. Un computer. Riporta un menù a tendina, che sembra di un archivio di cartelle mediche. Probabilmente l'infermiera ha scordato di spegnerlo prima di andarsene.

Solo che questo ancora non spiega le luci rosse.

Avvicinandomi per guardare, scopro che viene proiettato da una piccola sferetta. Ad una prima occhiata mi sembra simile a quella di Magalie, ma osservandola meglio mi accorgo che non è così: è infatti più grande, variopinta, ed al tatto pare vetro. Sembra quasi una grossa biglia da spiaggia.

Meglio lasciarlo così per quando tornerà. Magari adesso posso uscire ad avvertire Claudia e gli altri.

Non so cosa penserà l'infermiera non trovandomi quando ritornerà. Così, per sicurezza, dallo stesso tavolino qui accanto, strappo un foglio da un blocchetto e con una penna blu proprio lì accanto scribacchio "Sono uscito. Mi trovi in segreteria." Se non altro quello è il primo posto in cui intendo passare.

Se non sbaglio, la mia branda è vicina alla porta.

Infatti, facendo soltanto qualche passo a sinistra, trovo una sagoma rettangolare con una maniglia. Bingo.

La abbasso.

Ma la porta non accenna ad aprirsi.

In quel momento, la mia attenzione viene catturata immediatamente da un altro schermo fluttuante, stavolta rosso.

Riporta solo la scritta "inserire codice" ed un tastierino numerico.

Non appena i miei occhi si posano sullo zero, fuori dalla sala romba il suono di un fucile.

Qualcuno sta sparando.

In questo momento non so come sentirmi.

Non so cosa fare. Cosa sta succedendo là fuori?

Allo scoppio di altri due colpi, avverto la netta sensazione che non dovrei uscire.

Eppure Claudia e Magalie sono là fuori. Devo raggiungerle. Ma chissà dove saranno? Non ricordo nulla di cosa è stato detto al colloquio, prima. Ero troppo debole persino per reggermi in piedi. Sarò costretto a cercarle.

Ho paura, ma devo farlo. Devo.

Torno verso il computer cercando qualcosa.

Devo sperare che l'infermiera sia abbastanza smemorata da aver appuntato il codice da qualche parte. Nascondo dunque tutte le schede, aprendo poi il bloc notes.

Data - Intrighi nei codiciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora