Capitolo 19

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Alzarsi la mattina, sistemarsi, andare a scuola, fare finti sorrisi a tutti, fingere di mangiare e ingrassare ugualmente, tornare a casa, studiare come una pazza per dei professori che ti odieranno comunque, andare a dormire, svegliarsi e ripetere la recita. Che senso ha? Ditemelo, perché io non lo trovo.  L'unica cosa che avrebbe senso sarebbe addormentarmi e non svegliarmi mai più. Questo sarebbe fantastico. Niente più preoccupazioni. Niente più pensieri. Niente di niente. Solo la fine. Fine. Parola strana, non trovate? È così bella e così drammatica per alcuni. È quello per cui lottiamo tutti i giorni: gli adulti lavorano per mettere da parte i soldi per la pensione, gli adolescenti studiano per la pagella... insomma: la fine ci perseguita ma non mi ero mai resa conto di quanto fosse antipatica, perché insomma, si fa attendere parecchio.  Non voglio passare per una di quelle adolescenti del cazzo che credono sia fico volersi suicidare e postano continuamente qualcosa che mandi questo messaggio: se davvero volessero morire sarebbero silenziose, solo dopo la loro morte avremmo sentito parlare di loro. Non con stupide poesie lette alle assemblee d'istituto con versi che dicono proprio " Ho voglia di morire". Io la penso così.  Questo è il social - network dei depressi. Eppure va di moda. Anche il nome fa tendenza: "Tumblr". Si è un bel nome anche se non so che vuol dire.  Ma comunque... Sono stanca, sono stanca di ogni cosa: sono stanca di dovermi nascondere perché per tutti sono solamente una nerd: ma che cazzo! Perché non si levano le fette di prosciutto dagli occhi?! Capirebbero moltissime cose... Sono stanca di recitare ogni singolo giorno: voglio essere me stessa, anche se vivo in una società che non me lo permette. Un esempio: l 'abbigliamento. Sono andata a scuola con un vestito l'altro giorno. Era nero, appena sopra il ginocchio e con lo scollo a barca, ma non era osceno, indossavo delle calze nere e gli anfibi (neri anche quelli, già è il mio colore preferito). Indovinate: tutti a chiedermi " perché a scuola con un vestito?" . E nessuno a dirmi che stavo bene o che ero carina solo perché a scuola non ci si veste in questo modo. Ma chi ha detto che bisogna indossare solo jeans? (Ad essere sinceri la mia migliore amica mi ha detto che stavo bene, ma lo avrà fatto solo perché si sarà accorta che sentivo i commenti degli altri - apprezzo comunque il suo gesto). Vorrei fregarmene ma non ci riesco. Sono piena di rabbia e odio. Odio. Odio. Odio. Non faccio discriminazioni: odio tutti. E sapete qual è la cosa peggiore? Il mondo odia me. Si, questo mi fa arrabbiare. Sono una sfigata, era questo che volevate sentire da me? Ci siete riusciti. Ma lasciate che vi chieda una cosa: che ho fatto di male per meritare questo inferno? Lo voglio sapere. Voglio sapere la causa della mia follia. Se sto male, se sto giù di morale o se voglio fare festa, non voglio che le persone vengano da me dopo aver letto o dopo aver sentito da me come va. Sarò strana, ma mi piace ricevere quelle attenzioni inaspettate come una semplice frase. No che se scrivo che sto di merda, subito dopo mi scrivono "Tesoro, come stai?"  Di merda! Lo hai appena letto che chiedi a fare? Ma se dovessi crollare cosa succederebbe? Cerco di non pensare più di tanto, evitare l'argomento e non analizzarlo, ma facendo così non risolvo nulla. Facendo così non realizzo a pieno quello che è successo. Facendo così resto in una specie di limbo con una sensazione strana. Facendo così tendo a dimenticare e non voglio dimenticare. Se lo affrontassi cercherei di trovare una soluzione e una causa, che non posso conoscere. Se lo affrontassi riuscirei a perdonare? Come lo affronto? Non so da dove cominciare, è come scrivere un tema, e io nei temi non sono brava. Posso provare a scrivere tutte le cose che mi vengono in mente... è già qualcosa e per lo meno non mi fa dimenticare. Sì ho paura di dimenticare. Quello che ho vissuto io l'ho vissuto solo io in quel modo, se lo dimenticassi non esisterebbe più. È questo il mio compito, ricordare per non perdere dei pezzi di me, delle persone. Il mio autore preferito diceva sempre: "La gente è strana: si infastidisce sempre per cose banali, e poi dei problemi gravi come il totale spreco della propria esistenza, sembra accorgersene a stento". Aveva proprio ragione Charles, la gente è davvero strana, eppure non so accorge delle cose di cui si dovrebbe interessare, però si accorge, invece di migliaia di stronzate! Oggi non c'è un'immagine. Oggi è stata una giornata strana. Oggi la testa ha lavorato parecchio tanto da essere riuscita a trovare una risposta ad una domanda che mi posi un anno e mezzo fa e che per diverso tempo mi ha tormentato. Sono contenta del percorso che ho fatto e di aver acquisito maggiore consapevolezza, ora non è più sfocato ora è limpido. Oggi ho finito la terapia iniziata a maggio del 2014. Brava a me stessa. mi sta crescendo il diavolo dentro, come un bambino, lo sento dentro di me ed è una sensazione strana. Sento tutta la pancia che tira come se mi stesse strappando l'intestino con le sue orribili mani. è una sofferenza, a volte dal nervoso non riesco ad alzarmi e resto bloccata perché non posso fare altro. Ma magari non devo dare la colpa ad un essere solo, ma a tutta la stirpe umana di falsi amici e conoscenti che si sono presi gioco di me, che ora mi parlano alle spalle, che pensano di guardarmi dall'alto.. si accorgeranno di aver sbagliato quando saranno col culo per terra. Il nervosismo mi divora dall'interno e devo trovare il modo di avvelenarlo. ho provato a stare lontana, ma si avvicina perché gli piaccio, sa che dentro di me può sviluppare lo schifo più assurdo e farmi arrivare a piangere e urlare contro le persone che più amo. sa che mi fa diventare cattiva, qualità che non mi si addice per niente. il mio demone sono le persone, e so che dovrò sconfiggerlo sola, ma non so come. anche se credo che questo sia solo un assaggio, il peggio deve arrivare, sicuramente non sarò pronta. Ho capito che la vita è troppo strana per avere delle idee certe. Che non c'è nulla per cui valga davvero la pena rischiare, ma che anche la cosa più infima e scema è degna del più grande sacrificio. Perché mettere delle idee al di sopra di tutto, al di sopra di noi? Perché metterci al di sotto di entità astratte, fredde, che reclamano lacrime e sangue? Siamo esseri umani, siamo solo e semplicemente esseri umani. La realtà non è all'altezza della fantasia, ma sapete quanto sarebbe fico poter dire che la fantasia non è all'altezza della realtà? Non voglio vivere in un mondo dove per essere felici bisogna sognare, ma voglio vivere in un mondo in cui si vive come ho sempre sognato. Ecco perché dobbiamo avere un sogno e dobbiamo portarlo avanti, perché senza i sogni il mondo non esisterebbe. Prendiamo per esempio Dio, lui quando ha creato il mondo lo ha immaginato, proprio come i sogni. Prima si immagina una cosa e poi si mette in atto. Ecco perché non dobbiamo smettere di sognare. Sono quella ragazza che non chiede mai aiuto perché vuole farcela da sola; quella ragazza che quando le fai un favore, non ringrazia mai e che quando lo fa, è per non risultare troppo maleducata. Sono quella ragazza troppo testarda delle proprie idee da non ammettere di aver torto; quella ragazza troppo timida da vergognarsi perfino di salutare i propri amici. Sono quella ragazza che quando si sente dire un 'Ti amo, mi manchi', fa tanto l'indifferente perché non riesce a capire in pieno il significato e l'importanza di parole che sembrano non significare nulla di chissà quanto importante; quella ragazza che non capisce il significato di quel battito accelerato quando si sta vicino ad una persona, perché ancora immatura sotto quel punto di vista. Sono quella ragazza che pensa, pensa, pensa...ma non parla quasi mai e quando lo fa, non la smette più. Sono quella ragazza che non fa molti complimenti e che quando ne vengono fatti a lei, non li accetta perché troppo pessimista da accettarli. Sono quella ragazza strana, a cui piace tutto ciò che è magia e che è cupo nonostante sia una fifona, con uno strano gusto nel vestire e uno strano modo di pensare e di ragionare. Sono quella ragazza strana che, infondo, è solo se stessa. Quando sono triste, giù di tono, o non mi sento bene, con me stessa o con il mondo, odio la felicità altrui. Mi da proprio fastidio. Non sopporto di vedere intorno a me sorrisi, baci, abbracci, gioia, happy hour, ecc. Non tollero la smancerie delle coppie - meno che mai quelle sposate. Odio tutti, indistintamente. Mi stanno sulle balle quelli che ti sbattono in faccia la loro gioia e sminuiscono il tuo dolore. Non auguro loro il mio malessere, non voglio avere sensi di colpa, ma nello stesso tempo ammetto che mi fa sentire meno sola sapere che c'è qualcuno nella mia stessa condizione. Ok amici. Spalancate pure le porte dell'Inferno, tanto per me non è una novità. Ci sono già stata. La gente mi chiede di aiutarli ed io mi ritrovo a fare la psicologa di turno a tutti e non nascondo che amo sentirmi "utile" per qualcuno. Tuttavia ci sono dei momenti in cui anch'io ho le mie debolezze, i miei problemi e ho notato che ancora nessuno ha fatto per me la metà di quello che io, nei miei limiti, ho fatto per gli altri. Ti sei mai sentito bloccato in un mondo che odi? stanco di tutti quelli che ti circondano? con i loro grandi falsi sorrisi e stupide bugie? mentre tu dentro nel profondo stai sanguinando? No non sai com'è, quando niente ti sembra a posto. No non sai com'è essere come me, nessuno ti ha mai mentito dritto in faccia e nessuno ti ha mai pugnalato alle spalle. Puoi pensare che io sia felice ma non sto bene. Mi fanno ridere le persone che fanno stati chilometrici copiati da Tumblr in cui fanno le finte moraliste, dicendo di non giudicare un libro dalla sua copertina o cose simili, e poi sono le prime che si comportano da persone infantili sparlandoti dietro. Io dico, siamo prossimi all'università e c'è ancora gente che si diverte a dare della "sfigata" alle persone? Ma che persone di merda ipocrite ed incoerenti. E a volte vorrei soltanto che il mondo la smettesse di essere così rumoroso, che tutti la smettessero di accalcarsi attorno a me e pretendere attenzioni. A me non interessa nulla, di tutti loro. Non sono arrabbiata con il mondo, ho solo bisogno di essere lasciata in pace. Oggi ho fatto davvero schifo, ho mangiato troppo. Solo a pensarci vorrei morire. Ora la mente mi distrugge, ma me lo merito. Da domani cercherò di riprendere il controllo, non posso andare avanti così. È inutile continuare a sognare un fisico perfetto se poi non so nemmeno controllarmi nel mangiare. Sarà un'altra Odio quando i miei capelli puzzano di fumo. Odio i cambi di programma ed il non avere un'idea più o meno precisa del mio futuro, che sia anche prossimo. Odio avere freddo e odio avere caldo, odio le persone cafone, quelle immature e quelle sulle quali non puoi mai contare che tanto ti dicono una cosa e poi stai a vedere come finisce. Odio la stanchezza e l'occasionale poca fiducia in me stessa. Odio sentirmi dire da chi non mi conosce e chi non sa niente di me, chi sono e cosa è giusto per me. Odio non avere voglia di leggere. Odio gli arroganti e gli stronzi ed i falsi.

LA MIA FAVOLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora