Capitolo 24

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La verità è che tu migliore non lo sarai mai. Per quanto tu ti sforzi a cambiare per non perdere le persone che ami, la base rimarrà sempre quella. Rimarrà sempre il tuo carattere di merda che rende impossibile la convivenza prolungata con altre persone. Se solo capissero che hai bisogno di calore. Se solo capissero che sei un pezzo di ghiaccio che ha bisogno semplicemente di essere riscaldato per sciogliersi. Ma pur capendo tutto ciò, non basterebbe tutto l'amore del mondo per farti felice. Hai bisogno di molto di più. Hai bisogno di molto più amore. Ecco perché sei alla ricerca di abbracci, abbracci che spezzano le costole per quanto sono forti. Abbracci che ti fanno dire: "sono a casa, non ho bisogno di niente più". E invece arrivi inesorabilmente ad una scontata conclusione: non hai una casa, non hai una dimora fissa. Perché sai, che l'univo posto che puoi definire veramente casa è il cuore delle persone. E tu, non sei presente in nessuno. E quelle poche volte che qualcuno ti spalanca le porte, addirittura ti ficca dentro, riesci con una facilità incredibile a fare di tutto per farti cacciare. Tu, destinato alla solitudine. Tu, destinato a vivere per sempre, perché addirittura la morte rifiuterebbe di starti accanto! Vorrei saper cantare o ballare. Vorrei saper scrivere o parlare. Vorrei saper disegnare o colorare. Vorrei saper cucinare o cucire. Vorrei saper fare le fotografie o le fotocopie. Vorrei saper truccare o fare i capelli. Vorrei saper giocare a tennis o pallavolo. Vorrei saper fare qualcosa. Invece niente, non so fare niente. Vorrei avere un qualche talento che in qualche modo mi renda unica ed orgogliosa di me stessa. Invece niente, sono una frana in tutto. So fare solo cavolate. Mi so solo lamentare e rendermi tutto difficile. Non mi fido di nessuno ormai. Nemmeno di me stessa, figuriamoci degli altri. Non capisco più cosa le persone pensano di me. Mi considerano una buona amica i miei amici? O pensano che sia un'amica così, con cui non vale nemmeno la pena parlare? Mille pensieri, poche risposte. Mille paranoie. Eh già, sono diventata paranoica, ma non una paranoica semplice, una di quelle impressionanti che se non gli scrivi un giorno si fa mille pensieri. Ed io sono proprio così. Volevo far vedere i miei tagli, volevo che mi parlassero, che mi dicessero 'non farlo più, ci siamo noi..'
'CI SONO IO', voglio quel 'ci sono io' che quando mi sveglio la mattina ritrovo il suo buongiorno, che durante il pomeriggio mi assilli con i 'come stai?' finché non mi lamento dell'ennesima giornata di merda che ho avuto, della litigata con mia mamma e di come abbia lasciato li il mio pasto, e te che mi ascolterai, e mi farai ridere, mi farai ridere attraverso i messaggi, mi terrai compagnia, mi farai distrarre da tutti i miei complessi e i miei problemi, mi farai sentire un'amica speciale, perché credevo che questo si facesse tra amici, o forse io lo faccio.
Io quando state male, vi cerco, vi 'consolo' , mi preoccupo, cerco la soluzione, vi tengo compagnia cercando di farvi sentire meno soli nonostante siamo lontani, e perché quando io sto male non ci siete? La legge universale dice che le persone che ami decideranno sempre di stare con degli stronzi che non meritano neanche una loro unghia. Queste prima ti faranno affezionare e ti diranno quanto siete importanti per loro, quanto siete meravigliosi, dolci ecc ecc . E poi spariranno. Ho imparato che il 'per sempre' non esiste. Ho imparato che le persone possono cambiare da un giorno all'altro, tutto può cambiare da un giorno all'altro! Ormai più cresco e più mi rendo conto che gli amici veri sono veramente pochi. Essere sinceri ormai è diventata una cosa senza importanza. Odio quelle amicizie basate su l apparenza e che dietro non ci si vuole neanche bene. Odio quelle amicizie che ti tirano pacco perché "non hanno guardato il cellulare" quando invece quando sono con te lo guardano sempre. Non c'è più spirito di amicizia. Non c'è più affetto. Ieri sera per colpa di una cretina che voleva fare i suoi comodi non sono neanche uscita. Questo però mi ha fatto riflettere sul nostro rapporto cioè prima eravamo due che si conoscevano e che facevano diverse cose insieme ma quando lei mi ha voltato le spalle io l ho salutata. Ora  però che è single mi è venuta a cercare questo fa riflettere. Lei aveva solamente bisogno di me per uscire qualche sera ma un amicizia non funziona così ecco perché per me lei può pure andarsene dalla mia vita. Paura di amare e di iniziare una nuova relazione. Di mettersi in gioco con una persona totalmente diversa da me. Dire che sono innamorato non è vero ma che sono felice che qualcuno rispetti le mie decisioni assolutamente si. Sono felice perché mi rispetta come persona e capisce che non sono una qualunque. Però mi blocca il fatto che lui abbia delle origini che la mia famiglia preferisce evitare ma a è proprio questo che mi blocca. Oggi è il dieci febbraio. Odio questo giorno con tutta me stessa, non importa con quante persone io sia, mi sento sempre infinitamente ed inesorabilmente sola. Ovviamente voi non potrete sapere a cosa mi stia riferendo, ma proverò a far velatamente trapelare la questione: causa litigi. E non solo. Ho anche il perenne presentimento di non essere abbastanza per gli altri, cosa che mi porta a mettermi costantemente in secondo piano. Parlo poco di me. Non scendo mai nello specifico. E sicuramente sbaglio. La cosa che mi dà fastidio in questa situazione è che sento sempre il bisogno di parlarne con qualcuno. E quando ne parlo inevitabilmente viene fuori una relazione che non era la nostra, un ragazzo che non era lui. Perché come li descrivi i momenti belli? Come descrivi le sensazioni che ti faceva provare? Quando ne parlo la parte positiva di tutto questo non esce, forse perché proprio io non voglio che esca, perché sono i miei momenti belli, i nostri momenti felici, non quelli degli altri e se li raccontassi agli altri perderebbero la magia che hanno dentro la mia mente. Così tutti hanno questa idea distorta di noi e di lui e io odio che qualcuno dica che lui non è quello giusto, che devo voltare pagina perché loro non sanno niente e io per lui farei qualsiasi cosa e loro non lo sanno, anche se magari non è quello giusto, anche se magari non lo amo davvero io prenderei il treno ora per andare da lui se me lo chiedesse. Eppure, ciò che mi rende più irascibile, furibondo di me stesso e ciò che odio specialmente di me è il fatto che ogni cazzo di volta che voglio dire o fare qualcosa mi blocco. Dio santo. Perché? E sono un ragazzone alto che a prima vista dovrebbe dare l'impressione di un tipo sicuro, audace e intraprendente. Invece no. Uno schifo. Per non parlare dell'amore.. Quanto cazzo mi odio. Non è possibile che dopo una misera storiella di merda andata a finire male, non riesca a fare un passo avanti con altre ragazze. Ma Dio, Perché?  Tutto questo mi sta rovinando, fa allontanare da me le persone a cui tengo e voglio bene, cosa che non voglio. Merda... Sono così grassa. Mi sento ingombrante. Troppo direi. Anche a colazione oggi mi sono abbuffata di tutto. Che schifo. Tutte quelle calorie. La gente lo vede che sono grassa. La gente lo dice. E io continuo a mangiare, solo a mangiare. Faccio schifo. Mi faccio schifo. Sono grassa, una balena. Mi odio. Oggi mi odio ancora, e più forte. Sono circondata da persone così stupide, assurde e prive di logica che mi chiedo se non sono stupida e chiusa mentalmente anch'io. In questo momento li odio tutti, uno ad uno, in tutto il loro squallore. Lo so che odiare non è la soluzione, ma in questo momento è l'unica cosa che riesco a fare.  Sono arrivata ad un buon punto di indifferenza ma quando sono costretta a sorbirmi certi discorsi emergono tutti i 16 anni di sopportazione. La prossima volta farò di tutto per non ascoltare nulla, davvero, di tutto perché il mio fisico non regge più tutta questa situazione. Al costo di diventare di marmo, di non riuscire a provare più nulla. Davvero basta, il limite di sopportazione è stato superato già da un pezzo. Perché? Perché ho mangiato? Perché? Dio mio, quanto sono stupida. Ingrasserò ancora di più. Mi faccio schifo. Sono grassa. Devo dimagrire, assolutamente. Da domani dieta. Per forza. Diventerò obesa se continuo così. Oggi era l'ultimo giorno in cui mi faccio convincere a mangiare. Da domani se ne vanno tutti affanculo. Mi odio. Li odio. Tutti. Mia madre, mio padre, la psicologa, la dottoressa... non voglio più mangiare. Da domani avrò finito di essere così grassa. Quando la dottoressa mi peserà alla fine del mese avrò perso. Almeno 3 chili. Devo dimagrire. Devo. Faccio troppo schifo. Da domani non più di 300 calorie. Febbraio sarà il mio mese. Giuro che peserò 38 chili per la fine della scuola. E 32 per luglio, quando andrò al mare. Non posso continuare a mangiare tutta sta roba. Da domani niente sgarri, assolutamente. Chissene frega se vogliono che non mi lamenti, io voglio dimagrire. Soffriranno, pazienza, sono troppo grassa per restare così, o peggio, ingrassare ancora. Da domani giuro che ce la faccio. Ce la devo fare. Devo farlo per il mio migliore amico, poverino, chissà che schifo quando mi tocca... tutto quel grasso sulle mie cosce, sulla pancia, sul sedere... un giorno o l'altro si romperà qualcosa prendendomi in braccio o sollevandomi. Da domani non cederò, non mi farò convincere a mangiare. Una sola mela in più mi renderà una botte. Niente colazione e niente spuntini. Tanto tè e tanta acqua. Niente frutta dopo i pasti, mangerò solo quello che sono obbligata a mangiare grazie a questa merda di piano alimentare che mi hanno piazzato. Da domani basta. Da domani diventerò uno scheletro. Ci riuscirò promesso. Io odio me stessa. Odio il fatto di essere brutta, grassa, incapace in tutto, antipatica, odiosa, sgradevole. Odio il fatto di essere troppo brutta per essere guardata anche solo per sbaglio da un ragazzo, di essere perennemente un'unità di misura per la bruttezza di un'altra persona. Odio il fatto che tutti si sentano più belli e sicuri di sé affianco a me e odio il fatto che io non proverò mai questa sensazione. Odio il fatto di essere tanto grassa da non potermi permettere belle gonne o pantaloni, da potermi mettere qualcosa di più carino. Odio il fatto di non essere brava in niente, di voler fare molte cose ma non riuscire a fare mai niente alla fine. Odio il fatto che siano tutti più di me. In tutto. Mi sono stancata di vivere così. Odio il fatto di essere sempre scontrosa, anche con le poche persone a cui voglio bene, per colpa di questo mio problema con la gente. Odio il fatto che nessuno mi capisca davvero, e mi sono stancata di indossare questa perenne etichetta di "ragazza strana".

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