Parte 4

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-certo che siete proprio due idioti!- disse Izzy porgendo due buste di ghiaccio a Alec e Magnus. -dovevate proprio andare a menare uno come Andrew?-
-Si sì okay, ma tu stai urlando!- ribatté il regista infastidito.

Dopo essere caduti svenuti in mezzo alla pista da ballo Simon e Jace li avevano tirati su e trasportati fino all'appartamento di Alec.
Si erano svegliati sdraiati sul divano di quest'ultimo, con, appoggiate sul tavolino davanti a loro, due tazze enormi di caffè e con Izzy che aspettava il loro risveglio solo per potergli urlare dietro.

-oh accidenti, finite quel caffè così vi passa la sbornia!- disse gesticolando. -ragazzi domani iniziano le riprese... Per te Alec non succede nulla, ma Magnus deve andare in scena!-
-beh.. Tu sei un genio con i trucchi... Non puoi tipo mettergli qualcosa per coprirgli il livido?-
-più che altro fa un male cane... Caspita fiorellino hai proprio una testa dura!-
-già... In tutti i sensi!- disse Izzy strappando le tazze di caffè, ormai vuote, dalle mani dei due e posandole nel lavandino della cucina -Alec, per te i problemi verranno di sera, ceniamo con mamma e papà, non puoi presentarti così...-
-potrei non presentarmi affatto.-
-senti, alla mamma manchi! Lascia perdere nostro padre... Fallo per lei.-

Alec non tornava a casa da quando, 3 settimane prima, suo padre gli aveva urlato che era il disonore della famiglia.
Effettivamente gli mancava sua madre, lei non aveva fatto nulla di male.
Era rimasta zitta fissando il marito con uno sguardo ferito.

-sei un disonore!- gli aveva urlato il padre -vai, vai dall'estetista a farti mettere lo smalto e a parlare di ragazzi!-

-ci vediamo domani mattina... - Izzy afferrò le chiavi della macchina e uscì lasciando soli i due ragazzi.

-problemi familiari?- chiese, rompendo il silenzio, Magnus.
-oh... Non me ne parlare!-
Come risposta, l'attore, gli poggiò una mano sulla spalla. Un gesto semplice, ma pieno di significato e comprensione.
-senti...- iniziò Alec -volevo ringraziarti per quello che hai fatto questa sera.-
-cioè?-
-si, beh... Anche se il pugno non ha fatto molto effetto era comunque un pugno.-
Magnus gettò la testa indietro e scoppiò in una fragorosa risata. -è stato un piacere- disse calmando il respiro e tornando a fissare Alec negli occhi.

Restarono così per parecchi istanti.
Non avevano bisogno di riempire i silenzi, gli bastava guardarsi negli occhi per riempirli.
Magnus si perse in quel blu intenso e luminoso e quasi non si accorse che la sua mano era rimasta stratta sulla spalla del regista.
Anche lui lo fissava, forse con un po' meno malizia e con le guance leggermente arrossate, però lo fissava.
Lo fissava con la stessa intensità.

-forse è meglio che vada- disse Magnus alzandosi di malavoglia dal divano.
-oh...beh, è tardi, se vuoi puoi rimanere qui... Questo divano si trasforma in un letto se vuoi.-
-sarei tentato, dato che mi devi uno spogliarello... Ma non credo sia il caso.-
-certo... Hai ragione.-
-bene... Allora buona notte!-

Magnus afferrò la sua giacca e uscì dall'appartamento di Alec.


-no.. Questi vanno laggiù!- disse il regista indicando ai due operai il punto corretto. -deve mettere più tensione questo posto... Deve rendere più l'idea di essere diroccato e abbandonato da tempo, non potete sistemare tutto in modo così perfetto...-
-come sta andando?- chiese il direttore ad Alec.
-bene.. Devono sistemare due o tre cose e poi possiamo partire.-
-perfetto... Che scena state per girare? Ho così tante cose per la testa che mi perdo i pezzi per strada.-
-allora: la migliore amica di Will è appena morta e lui e Cristina stanno scappando da Irina e si nascondono in questa... Casa.-
-okay... Perfetto- il direttore tirò una pacca sulla spalla ad Alec prima di andare a sedersi vicino al cameraman.
-siamo pronti a girare!- Annunciò una voce femminile: era Emma, che urlava agli attori di prepararsi.

Alec si mise fuori dalla scena in una posizione pensata apposta per fargli avere una visuale perfetta su tutta la sala.
Vide Magnus, che interpretava Will, e un'altra attrice, di cui non si ricordava il nome, prepararsi davanti all'entrata.

-azione!- urlò il cameraman

"Will e Cristina corsero all'interno della casetta diroccata che avevano trovato in cima alla collina.
I respiri irregolari riecheggiavano nell'aria e, la ragazza, si schiacciò una mano sulla bocca per cercare di soffocare il rumore.
-snguini...- bisbigliò lei a Will.
-sono un vampiro... Guarisco in fretta.-
-stai bene?-
-tranquilla... Non sento dolore, davvero.-
-non intendevo per quello.-
-oh.. No, no non sto bene. Io e Cristina ci conoscevamo da... Da quando ne ho memoria. E... E ora lei se n'è andata, se n'è andata per sempre!-
-no, non è vero! Finché ci sono l'amore è il ricordo non ci sono vere perdite (cit. Cassandra Clare)-
Una lacrima passò sul viso di Will e poi un'altra e un'altra ancora...
Lui non piangeva... Non piangeva mai, eppure, la morte di Cristina lo stava distruggendo in modo indelebile.
Cristina lo prese per le spalle e lo trascinò verso di se abbracciandolo."

Alec provò una fitta di gelosia e, anche se non riusciva a rendersi conto del motivo, fermò le riprese con una banale scusa.

-scusa....ehm... Ella...- iniziò ricordandosi il nome della ragazza -Forse, quando lo abbracci, dovresti essere un po' più esitante, okay? Prova una volta per vedere.-

Ella si voltò verso Magnus e, proprio come gli aveva detto di fare Alec, lo riabbracciò in modo più esitante stringendolo fra le braccia in modo rassicurante.
Era una brava attrice, Alec doveva ammetterlo, ma sentiva sempre quella voglia di entrare nella scena e strappare Magnus dalla sua stretta.

-mah... Non so. Forse non dovresti proprio abbracciarlo. Voglio dire: Cristina lo ha appena conosciuto, non avrebbe molto senso.- disse invece.
-secondo me ci sta bene.- ribatté il direttore. -va beh.. Andiamo avanti, poi decideremo.-

Alec approfittò dei 10 minuti di pausa per dirigersi in bagno e rinfrescarsi le idee.
Ma che diamine sto combinando? Pensò.
Durante le riprese aveva cercato in tutti i modi di separare Ella da Magnus.
Ogni minima scena in cui c'era un loro contatto fisico cercava di cancellarla tirando fuori argomentazioni assurde.

-Raziel, sto impazzendo!-

"Sono d'accordo con te"

"Fantastico, ci mancava solo lui"

"Sei tu che continui ad evocarmi!"

"Ma non puoi evitare di presentarti? Tanto oramai sai che non ti chiamo davvero!"

"E metti che un giorno ti serva seriamente il mio aiuto?"

"In quel caso dirò: Raziel mi serve davvero il tuo aiuto! E poi tanto non me lo daresti comunque. Quindi... AVE ATQUE VALE!"

"Caspita... Sei informato, inizi a piacermi..."

"Sai cosa vuol dire? Vuol dire: salute e addio. Quindi ora sparisci."

"Che palle"

Ha detto davvero "che palle"? Pensò divertito.

-fiorellino?- disse una voce familiare alle sue spalle.

Lui si voltò e scrutò attentamente il viso di Magnus reso latteo, con non poche difficoltà, da Izzy.
Notò gli occhi dell'attore intenerirsi e, guardando con la coda dell'occhio lo specchio, capì perché.

-mi piaci quando arrossisci.- disse Magnus -comunque... Sbaglio o stavi cercando di separare me e Ella durante le riprese?-
-cosa? Io? Naaah.-
-sei geloso?-
-perché dovrei?-
-mmmh... Bo. Beh, Ella è una bella ragazza ti pare?-
-non è esattamente il mio genere...- disse Alec rimanendo sul vago.
-beh, farei prima ad andare a dirlo a lei. O c'è qualcosa che vorresti dirmi?-
-no no. Vai pure a confessare il tuo amore.-

Magnus sorrise e scosse la testa girandosi e dirigendosi verso la porta.

-se proprio devi- senti sussurrare dal regista.

Si fermò per un istante, quasi impercettibile, e, il suo sorriso, divenne dolce e malizioso allo stesso tempo.

Malec || You are mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora