Parte 17

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-Alec!- Maryse entrò correndo nella stanza d'ospedale del figlio. -Alec stai bene??- chiese buttandogli le braccia al collo.
-si, mamma- Alec strinse forte la presa.
-sei un idiota!- disse la donna affondando la faccia nel collo del regista.
-perché tutti continuano a ripetermelo??-
Lei sospirò -Izzy mi ha raccontato tutto quello che è successo... Dov'è Magnus?-
Nel sentire quel nome il suo cuore saltò un battito, sapeva che non avrebbe mai potuto averlo, ma continuava a sperare.
-perché lo vuoi sapere?- chiese cautamente.
-per ringraziarlo- rispose lei sciogliendo l'abbraccio e guardandolo negli occhi. -grazie al l'angelo hai un fidanzato in gamba-
-lui non è il mio fidanzato- disse arrossendo.
-ah no?- lei lo osservò incredula.
-puoi smetterla di guardarmi così mamma? Mi sembri Izzy.-
La donna sorrise. -ah tieni- disse tirando fuori dalla borsa un paio di jeans e un maglione pesante.
-vestiti, tra poco partiamo...-

Magnus era seduto, sulla scomoda poltrona della sala d'attesa, ormai da ore.
Non se ne sarebbe andato, lui voleva aspettare Alec.
Voleva essere certo che stesse bene.
Aveva lasciato la sua valigia a Izzy sapendo che l'avrebbe sicuramente sistemata in modo adeguato in macchina.
Fissava la porta della camera del regista continuando a girare il caffè nel bicchiere che aveva in mano.
Ormai era diventato freddo, ma lui non aveva fisicamente voglia di alzarsi per andarlo a buttare.
Qualche minuto prima gli aveva scritto Catarina, diceva che sarebbe andata in ospedale il prima possibile.
Quella mattina era andata a visitare un museo e aveva avuto notizia di Alec solo quando gli altri erano andati a preparare le valige.
-aiuto a sistemare e arrivo- diceva il messaggio
-ciao!- disse una ragazza andandogli incontro
-ciao...Tessa giusto?-
-si...-
-come mai qui?- chiese solo per fare conversazione.
-sono venuta a trovare il mio ragazzo e ho pensato di passare a vedere come sta...ehm...-
-Alec?-
-si...-
-bene direi...-
-portagli i miei saluti... ti lascio perché senò Will si preoccupa... Lui è un tipo abbastanza paranoico...- la ragazza sorrise e fece un cenno con la mano come saluto.

Quando Magnus vide uscire Maryse dalla camera di Alec si alzò appoggiando il bicchiere sulla sedia per poi dirigersi verso la donna.
-salve...- disse porgendole la mano. -sono Magnus. Magnus Bane.-
Lei lo guardò prima di avvicinarsi e abbracciarlo stringendolo con una presa forte.
Lui, un po' sorpreso e imbarazzato, ricambiò l'abbraccio pensando fosse per l'ansia di quella mattinata.
-grazie...- disse la donna staccandosi. -se non ci fossi stato tu Alec sarebbe potuto....-
-non lo dica... È qui e sta bene-
Lei sorrise. -vado a prendere un caffè, ne vuoi uno?-
-no, grazie... Sono a posto.-
-okay- fece prima di andarsene.
Lui la guardò camminare pensando che, tra lei e Alec, ci fosse ben poca somiglianza oltre ai capelli corvini.
Lei camminava in modo fiero, con la testa alta e le spalle dritte, Alec invece camminava leggermente ricurvo, come per nascondersi, e spesso fissava le sue scarpe piuttosto che le altre persone.
-wow... Sei proprio un genio, conquisti la madre per poi conquistare lui.- Catarina gli arrivò alle spalle distogliendolo dai suoi pensieri.
Magnus si girò e la fissò per qualche secondo, le guance e il naso erano leggermente arrossate per il freddo, i capelli spettinati e il sorriso luminoso.
Lui si lanciò tra le sue braccia e solo allora, quando fu tra le braccia della ragazza che gli era sempre stata vicina, si lasciò andare completamente.
Permise alla tensione di scivolare lungo il suo maglione colorato liberandolo dal peso che si era portato dentro per tutto quel tempo.
-hei... Lui sta bene, non preoccuparti.- lo rassicurò lei.
La ragazza poteva sentire il battito cardiaco dell'altro rallentare e il respiro calmarsi.
-si...- mormorò lui.

Alec si sistemò il maglione, rigorosamente nero, e infilò le scarpe allacciandole come capitava.
Si sentiva leggermente indolenzito, ma, nonostante questo, si alzò dal letto e uscì dalla stanza.
Fuori dalla porta vide Magnus abbracciare Catarina è un irrazionale scossa di gelosia lo avvolse.
Oh basta... Pensò.
Si avvicinò a loro e vide Catarina sorridergli.
-Alec, come stai?- disse la donna staccandosi dall'attore e avvicinandosi al ragazzo. -mi dispiace per questa mattina, ma l'ho saputo da poco...-
-non preoccuparti.- Alec gli sorrise e poi guardò Magnus.
Lui ricambiò lo sguardo senza proferire parola.
-posso... Posso parlarti un secondo?- chiese Alec a un certo punto.
-certo..-
Alec si incamminò lungo il corridoio seguito da Magnus, in realtà non sapeva bene cosa voleva dirgli e non sapeva neanche dove.
Vide con la coda dell'occhio uno sgabuzzino e aprì la porta.
-ci metteremo un secondo.- disse all'inserviente che stava passando.
-potete restarci quanto volete, basta che non fate sesso-
Alec arrossì -no, non si preoccupi.-
Si infilò dentro e chiuse la porta..
Era buio, ma abbastanza luminoso per riuscire a distinguere i contorni degli oggetti.
Alec vide Magnus che lo stava fissando sorridendo e cercò di ignorare tutta quella bellezza concentrandosi su quello che aveva da dirgli.
-ecco...- iniziò -in realtà non so bene cosa dirti. Volevo solo ringraziarti per quello che hai fatto, voglio dire: non è mica da tutti.
Alcuni avrebbero avuto paura e non avrebbero neanche osato avvicinarsi la ghiaccio e...
Quando ti ho visto li.. Non avresti dovuto. Te ne sono grato, non fraintendermi, ma non avresti dovuto... Se tu fossi caduto, nel tentativo di salvarmi...-
-non ti avrei mai lasciato morire...Mai. Soprattutto non in un modo così orribile. Avrei rischiato tutto per te okay? È questo che si fa per le persone a cui si tiene e caschi il mondo se ci sarà una volta in cui io non cercherò di aiutarti. Tu sei importante per me e non aspettarti che...-
Magnus venne messo a tacere dalle labbra di Alec.
In meno di un secondo si ritrovò premuto contro la porta dello sgabuzzino.
Alec non era riuscito a trattenersi, si era lanciato sulle sue labbra, con una certa urgenza, stringendogli il viso tra le mani.
Magnus, dopo essersi riscosso dalla sorpresa, rispose al bacio stringendo per i fianchi Alec e tirandoselo più vicino.
Era un sogno che si avverava, un sogno ancora migliore rispetto alle sue fantasie.
Alec gli strinse i capelli tra le dita e iniziò a mordicchiare il labbro inferiore dell'altro.
I suoi baci erano una droga..
Se ne era reso conto la prima volta al Pandemonium e anche la seconda al lago.
Ma, nonostante si sentisse così maledettamente felice, il senso di colpa continuava ad invaderlo.
Cosa stava facendo?
Stava tradendo Andrew?
Io non sono così... Pensò.
Si staccò controvoglia e si allontanò.
-scusa... Non avrei dovuto farlo.-
Vide la luce negli occhi di Magnus spegnersi insieme al sorriso.
-io...noi non possiamo.- disse piegando la testa.

Ciao, scusatemi, so che questo capitolo non è esattamente il migliore, ma in questi giorni non riesco a scrivere in modo decente...(non chiedetemi perché)
Avrei bisogno di un consiglio per qualche storia malec da leggere, quindi commentate se ne conoscete qualcuna carina...
Intanto vorrei consigliarvene qualcuna io tra quelle che mi piacciono di più e che, secondo me, si meritano più like.

1- "Aku cinta kamu" di HiMyNameIsL

2- "occhi azzurri e glitter" di SofyZanfa .

3- "Step Onto My Balcony" tradotta da resistoperniall .

4- "The Neighbour||Malec" di SorridimiMarco .

Malec || You are mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora