Parte 21

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Magnus aprì la porta del suo loft con uno spintone.
Quando sbatté rumorosamente contro il muro non si preoccupò neanche di vedere se avesse fatto danni.
Voleva solo le labbra di Alec incollate alle sue e fu proprio quello che ottenne.
Prese il ragazzo per la maglietta e lo sbatté contro il muro tirando un calcio alla porta per richiuderla.
Non servirono parole in quel momento.
Ci furono soltanto i rumori dei loro baci, delle loro lingue che si rincorrevano e delle loro mani che accarezzavano il corpo dell'altro.
Alec strinse tra le mani i capelli di Magnus tirandoli un po'.
Lo voleva più vicino.
Voleva il suo corpo a contatto con quello dell'altro.
Aveva sognato talmente tanto quel momento, ma nessuna delle sue fantasie era all'altezza di tutto ciò.
Alec si staccò per fissare quei fantastici occhi dorati.
Li aveva sempre amati, erano una caratteristica unica che solo Magnus possedeva e ad Alec erano sempre sembrati come scintillanti, un po' come il suo viso rigorosamente cosparso di glitter.
-Alec...ma sei truccato?- chiese Magnus risvegliandolo dai suoi pensieri.
-cosa? No perché?- chiese andando nel panico quando si ricordò che, sotto quel leggero strato di colore, si nascondevano lividi violacei.
-sembri ricoperto di fondotinta...-
-....forse mi sono messo per sbaglio la crema colorata di Izzy.- cercò di mentire.
Per evitare altre possibili domande si fiondò nuovamente sulle sue labbra.
Erano morbide da far paura.
Gli mordicchiò leggermente il labbro inferiore godendo del piccolo gemito di sorpresa che uscì dalle labbra dell'attore.
Lo volle ancora più vicino a se, così lo prese per i passanti dei jeans e se lo tirò vicino portando le loro anche e i loro petti a sbattere l'uno contro l'altro.
Fu allora che lo sentì.
Un dolore fortissimo all'anca.
In realtà lo sentiva ovunque sul suo corpo coperto di lividi.
Gemette di dolore allontanandosi di qualche centimetro dal corpo dell'altro.
Erano peggio di quello che credeva per fargli così male...
-ti ho fatto male?- chiese Magnus preoccupato.
-no....no tranquillo-
Ripresero a baciarsi e Magnus iniziò ad esplorare il corpo dell'altro.
Sentiva Alec farsi rigido al suo tocco.
Si disse che era solo l'agitazione e l'emozione di quel momento, ma poi, quando infilò le mani sotto la sua maglietta, Alec trasalì.
Provò a sfilargliela, cercando di convincersi che fosse solo frutto della sua immaginazione, ma Alec si allontanò riabbassandosi la maglietta.
Sembrava che Alec stesse provando dolore più che vergogna per quello che stavano facendo.
A Magnus venne un brutto presentimento: il trucco, i gemiti di dolore...
-Alec...- disse piano.
L'altro non rispose.
-Alec che succede?- il regista non fece altro che stringersi nelle spalle cercando di nascondersi e, a quel movimento, la maglietta si tirò rivelando un punto sulla clavicola in cui la pelle era violacea.
A quel punto Magnus non ci vide più.
Afferrò il lembo della maglietta di Alec e, ignorando le sue proteste, gliela sfilò.
Quello che vide fu uno spettacolo orribile.
Il suo corpo, il suo bellissimo corpo, era cosparso di lividi: sulle anche, sulla clavicola, sullo sterno.
Corse in bagno e, afferrando una salviettina struccante, tornò dove aveva lasciato Alec.
Si avvicinò a lui e, con estrema delicatezza, iniziò a pulirgli il viso dagli strati di trucco.
Piano piano il suo viso tornò ad essere del suo pallore naturale, si naturale se non fosse stato per le macchiette viola che si ritrovava sulla tempia, sulla mandibola e sulla fronte.
-Alec cosa ti è successo?- chiese Magnus con gli occhi pieni d'orrore.
Il ragazzo si limitò ad abbassare lo sguardo senza rispondere.
-cazzo dimmi cosa ti è successo!- Magnus gli prese la mano e lo trascinò fino al divano facendolo accomodare sulla morbida poltrona.
Neanche il formidabile corpo di Alexander riuscì a distrarre l'attore dal suo intento di scoprire cosa fosse successo al suo ormai non più solo amico.
Temeva di sapere già la causa di tutto ciò, ma voleva una conferma, ne aveva bisogno per poter spaccare la faccia a quel coglione.
-Alec...- disse addolcendo il tono di voce.
Gli prese le mani e gliele strinse iniziando a disegnare cerchi immaginari sul dorso della sua mano.
-ecco...- iniziò il regista -ieri sera sono andato da Andrew per rompere con lui, ma ecco... Diciamo che aveva altri piani. Quando gli ho detto che era finita ha iniziato a picchiarmi, ma sono riuscito a scappare e mi sono nascosto a casa di Izzy...-
-io gli spacco la faccia a quel bastardo!- Magnus si alzò dal divano e si diresse verso la porta con l'intento di andare a picchiare Andrew.
Se solo conoscessi l'indirizzo... Pensò lui.
-Magnus fermo!- Alec lo prese per un polso tirandoselo vicino.
Non sapeva che altro fare, non voleva che andasse da Andrew perché, nonostante Magnus fosse alto quanto lui, non lo avrebbe mai battuto, così fece l'unica cosa che gli venne in mente: lo baciò.
Premette le sue labbra su quelle dell'altro stringendolo a se e ignorando il dolore che provava a causa dei suoi svariati lividi.
-no... Non vale così...- disse Magnus allontanandosi leggermente.
Alec lo tirò nuovamente a se iniziando a baciargli dolcemente il collo.
Succhiava e mordeva nel tentativo di lasciarci una piccola macchietta rossa, mentre godeva dei gemiti che uscivano dalle labbra dell'altro.
Magnus lo sollevò e Alec avvolse le gambe intorno al busto del regista.
Si trascinarono fino al divano, ma non lo utilizzarono molto dato che, un attimo dopo, si trovarono avvinghiati a terra.
Alec si dimenticò del dolore mentre baciava le labbra del ragazzo che, contemporaneamente, gli stava accarezzando gli addominali ben definiti.
Ma porca troia pensò Magnus notando un livido sulla mandibola di Alec.
Non doveva andare così...
Andrew non aveva alcun diritto di picchiarlo.
Lui era suo e nessuno doveva fargli del male.
-Alec basta.- disse Magnus spingendolo dolcemente via da se.
-cosa c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?-
-no... Ma non pensare di cavartela così.-
Alexander si sedette sul pavimento accanto a lui e si prese la testa fra le mani.
-non puoi andare... Ti farà a pezzi lo capisci?-
-non sono debole quanto credi tu..- disse di rimando l'altro.
-non credo che tu sia debole... Credo che Andrew sia più forte di te...-
-Alec, lui ti ha preso a pugni, ti ha picchiato... La pagherà per questo.-
-no!-
Magnus lo guardò e pensò che, nonostante la situazione, fosse sempre bellissimo.
Gli mise un braccio intorno alle spalle e se lo tirò vicino.
-non credere che mi farai cambiare idea.-
Alexander si appoggiò lui e sussurrò: -lo so.-
Quando Magnus lo strinse di più a se sentì tutto il corpo dell'altro irrigidirsi, segno che gli aveva fatto male.
Non poteva andare avanti così.
In un certo senso soffriva insieme a lui ogni volta.
Lui era il suo Alec.
E Magnus proteggeva le sue cose.
-basta!- disse alzandosi e mollando l'altro sul pavimento.
Corse verso la porta e uscì di casa.

Malec || You are mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora