Megan Chauvette, un nome una garanzia

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Passammo il viaggio fino ala sera a non rivolgerci la parola ma solo qualche occhiata furtiva.

Era ormai sera inoltrata e avevamo deciso di fermarci in una locanda.
Un soldato ci si avvicinò e disse sotto voce:<<Abbiamo detto stiamo accompagnando i nostri signori in un lungo viaggio e perciò abbiamo fatto ordinare una camera matrimoniale , spero non vi dispiaccia>>.
-Grazie mille, va bene così. Disse Christoffer.
-E voi? Tu e i tuoi compagni avrete un tetto sulla testa. Chiesi preoccupata per quei poveretti.   C'è un abitacolo apposito per guardie ed inservienti dietro alla locanda.                                                  -Allora buonanotte.                                                                                                                                                              -Grazie anche a voi miei signori.

Nel primo piano c'era un gran casino, vicino al bancone era pieno di vecchi ubriaconi. 

Christoffer andò a ritirare la chiave . Intanto mi se detti su una sedia ad aspettarlo quando ad un certo punto mi si avvicinò un uomo di mezza età e mi disse biascicando :<<Hey tesoro ti va di farti un giro>>.                                                                                                                                                                       - Su andiamo, non fare la preziosa. Afferrò il mio braccio e iniziò a strattonarmi.                                   -Lasciami, lasciami. Continuai a dimenarmi ma lui ormai aveva afferrato entrambi i miei polsi , improvvisamente però mi sentii libera , l'uomo si era scansato poiché aveva appena ricevuto un pugno. 

Era stato Chris!

                                                                                                                                                                                                  Poi afferrò l'uomo e lo alzò per il colletto:<< Hai sentito cosa ti ha detto mia moglie? >>.                   -Allora vecchio?

Si era radunata una piccola folla intorno a noi. Ed io l'unica cosa a cui pensavo era che mi aveva chiamata 'sua moglie' e suonava così bene.

- Di lasciarla andare.
-Quindi non osare toccarla. Disse infurato con la voce roca.
-Andiamo Chris su non è successo niente. Toccai delicatamente il suo braccio muscoloso con la mia manina, lui sembrò tornare da un altro mondo e la guardò, ma poi si rabbuio.
-Andiamo ? Gli chiesi. - Si.
Lasciò andare di botto l'uomo e la 'folla' ci aprì un varco per poter passare.
Arrivati nella stanza mi prese per i fianchi e mi fece sedere sul letto , prese i miei polsi e li accarezzò.
-Guardate cosa vi ha fatto .
Solo allora mi accorsi che i miei polsi erano pieni di segni rossi.
Lo vidi prendere dalla sua borsa una astuccio , lo aprì e ci estrasse una pomata ne prese un po' e la spalmò sui miei polsi .
Aveva ancora e sopracciglia agrottate, perciò sarà meglio farlo calmare.
-Entro domani ritorneranno come nuovi. Disse stendendomela davanti, e massaggiando i polsi.
La ripose nell'astuccio e poi mi guardò di nuovo i polsi.
Presi coraggio e mi alzai andandogli a un centimetro dal naso per poterlo guardare dovevo azlare il collo , era veramente troppo alto.
-Grazie mille se non fosse stato per te non so cosa sarebbe potuto succedere. Mi misi sulle punte mi sporsi e gli diedi un veloce bacio sulla guancia. Per un momento mi parve di vederlo sorridere , ma di sicuro mi sbagliavo .
-Vado a farmi la doccia. Disse mentre prendeva i suoi vestiti.
-Ok. Mi girai per ammirare la stanza , era veramente piccola e con pochi mobili : un armadio  due comodini ai lati del letto e sul letto ci era una sola leggera coperta , pensano sul serio che si possa passare una notte in Russia con una coperta così leggera , spero che ce ne sia qualcuna nell'armadio, controllai ma non c'era niente se non polvere e qualche ragnatela.
Presi in mio pigiama che consisteva in un leggera canottiera e dei pantaloni color viola presi l'intimo e chiusi la borsa aspettai qualche minuto e la porta del bagno si aprì.
Vi uscì Christoffer con solo i pantaloni del pigiama e con i capelli gocciolanti.
-Ci tengo a precisare che a casa io dormo nudo e di certo solo perché ci sarete anche voi non cambierò per niente al modo le mie abitudini solo perché ci toccherà condividere lo stesso letto, solo che qui fa dannatamente freddo e sono costretto a stare così, non dirmi che dovremo tenerci caldo solo con quella di coperta ? Disse guardando sdegnato la leggera coperta mentre si infilava la maglia e in seguito si strofinava i capelli con un telo.
-C'é solo quella. Appena risposi alla sua domanda mi dileguai in fretta in bagno.

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