La matematica non è un opinione

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Era il giorno dopo il suo ventunesimo compleanno e già si sentiva soffocare.

Era stata organizzata dal Gran consiglio del Galles una riunione d'emergenza dove l'argomento principale era il regno o per lo meglio dire lei. 

Uno vecchio Lord ingobbito, dalla folta barba rossiccia, si massaggiava quest'ultima compiaciuto aspettando che i reali si sistemassero. 

-Vostre maestà e miei signori e signore siamo oggi riuniti per una questione di estrema importanza, ovvero la successione per il futuro regnante del nostro regno.

La ragazza era già consapevole di questa riunione ma sentirlo dire dal vecchio lord la fece tremare, la madre vedendola in difficoltà le prese la mano e solo allora la giovane ebbe il coraggio di poter vedere che tutti i trecento uomini presenti  che si erano girati verso di lei e allora si sentì ancora più a disagio.

-E quindi cosa vorreste Lord Joaneseff ? Chiese il re visibilmente a disagio.

-Il Gran consiglio si è riunito alcune settimane fa e abbiamo constatato che oramai voi siete troppo vecchio per poter far diventare l'Inghilterra la grande nazione che era ai tempi dei Whitman.      Ci fu un consenso generale in tutta la sala.

Allora il re si alzò indignato dal suo posto sbattendo il pugno sulla tavolo e disse al Mikail Joanesseff :<< State attento a come parlate e cosa insinuate perché per vostra informazione sono ancora il re di questa nazione. E poi cosa volevate ditemi miei Lords? Che dopo un periodo di cent'anni di guerre, da appena neanche pochi mesi di pace vi portassi ancora ad allargare il regno? E poi signori allargandolo come? Le Americhe sono oramai terre aride all'sud e ghiacciai al nord miei signori, ed invece l'Africa e oramai un laboratorio chimico, le sue acque sono state al novanta percento contaminate  dai gas tossici delle bombe lanciate durante la Grande Guerra e poi gli abitanti sono tutti mutanti con varie disfunzioni fisiche, ciò che rimane intatto è solo la zona dell'ormai estinta foce del Nilo. Volete forse andare a prendervi quella prego signori nessuno vi ferma>>. Urlo con voce dura il sovrano indicando la porta della sala.

-Vi porgo le mie scuse non intendevo offendervi. Disse inchinandosi come un vero leccapiedi.

-Continuando... sappiamo tutti che ormai la principessa, vostra figlia, Charlotte, ieri ha compiuto ventun'anni, ovvero l'età massima per sposarsi. Nonostante questo sia un buon regno noi pensiamo che visto che la principessa se non è riuscita a trovarsi un marito in tutti questi anni come ogni sua coetanea vuol dire che non ne troverà uno tanto presto. Comunque sia non intendo recarvi alcun offesa vostra grazia... perciò visto che neanche vostra moglie è più in grado di darvi eredi noi vi diamo due mesi per trovarvi un marito altrimenti il Galles e l'Irlanda diventeranno un regno a se. 

Sapevano tutti bene che se quei dieci vecchi ambasciatori comandavano l'economia del regno ovvero erano coloro che regolavano le tasse e il resto e di certo lei non voleva essere la persona che toglieva il poco pane quotidiano rimasto ai contadini che erano appena usciti da un disastroso e gelido inverno.                                                                                                                                 Charlotte non aveva mai odiato nessuno come odiò il vecchio uomo in quel momento stava per alzarsi e andarsene, desiderava solo piangere chiusa nella sua stanza sotto alle calde lenzuola ma una conosciuta voce la fermò:<<Noi proponiamo di fare un torneo così si farà prima... sapete no via il dente via il dolore>>. Era stato il Nicolai Crajdensen a parlare e quella voce e quelle parole le fecero salire una speranza nel torneo avrebbe potuto partecipare anche suo figlio, il suo amato Jeremahja e con un pizzico di fortuna avrebbe potuto anche vincere e questa questione si sarebbe conclusa bene. 

-Mia cara cosa ne pensi? Le chiese dolcemente il padre. 

La ragazza fece un piccolo sorriso e annui lentamente.

Il re allora disse:<<E quali genere di uomini potranno parteciparvi?>>.

Allora Crajdensen continuò:<<Vi potranno partecipare uomini di età trai i venticinque e i trentacinque anni, di famiglia benestante preferibilmente di sangue nobile, e dovranno essere istruiti. Il torneo sarà svolto sia in ambito fisico che culturale, in modo da non avere un re che non sa contare come successe con Re Felipe lo Stolto che quando vi erano i trattati poiché non sapeva scrivere firmava con una goccia del suo sangue>>. L'uomo riuscì a catturare una generale risata dagli anziani presenti ma lei non riuscì a muoversi non poteva crederci che avevano messo quell'obbligo di età, si sentì morire per un solo dannato anno il suo amato non avrebbe potuto iscriversi al torneo, non ci poteva credere era persa nel vuoto mentre continuova ad osservare quegli uomini sghignazzare come se fosse stata appena fatta la battuta del secolo finchè suo padre non si alzò dalla sedia rialzata, per sottolineare il suo potere, e parlò a gran voce:<< E allora torneo sia!!!>>. 

Non resse più le salate lacrime e le lasciò scorrere alzandosi di scatto appena il padre finì di parlare, si sentì chiamare varie volte a gran voce da  tutti ma lei voleva solo stare sola e piangere fino a svuotarsi completamente.


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Salve a tutti. 

Questo è solo un capitolo di passaggio dal prossimi ci sarà da divertirsi. 

Il prossimo lo preferite su Charlotte o su Grace?

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Comunque... Io ho già iniziato scuola e voi?

Ci hanno già riempito di compiti uffa, dov'è il tasto reset per le vacanze?

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