Amori e dispiaceri giovanili

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Erano passati ormai sette mesi dall'ultima volta che Charlotte non vedeva piovere. Desiderava così tanto togliersi quelle strette scarpette e l'ingombrante vestito e andare a ballare sotto la pioggia, ma lei non poteva e lo sapeva bene. Altrimenti come diceva la sua balia avrebbe fatto la figura solo della pazza. Allora riflettendo decise che era meglio guardare ed osservare, come sempre ormai, il cadenzante rumore, mentre quella strega le faceva un acconciatura impossibile tirando i suoi capelli a più non posso, così facendo si sentiva la pelle pallida tirata così tanto che penso che se avesse anche solo mosso un muscolo le si sarebbe lentamente lacerata. Di quanto poco era delicata quella donna. ''Calmati Lotti, calmati, tu sei una principessa e tutto questo è normale''. Dopo essersi auto tranquillizzata decise che una volta salita al trono d'Inghilterra la prima legge che avrebbe emanato sarebbe stata quella di abolire tutto ciò che era scomodo in un modo così assurdo come l'abbigliamento e quelle dannate acconciature.

Quella sera sarebbero venuti a cenare una delle famiglie massoniche più importanti di Londra, i Crajdensen. Sua nonna le aveva raccontato che non prediligevano affatto i valori vitali di un massone e che pensavano solo al loro bene. Aveva avuto il piacere di conoscere il secondo dei figli di ser Nicolaj, Jeremijah. Non si era dimenticata di quell'incantevole, educato e dolce ragazzo. Sperava così tanto che non lo avesse fatto perché lei era la principessa. Era il primo ragazzo che la trattava in quel modo così premuroso, era difficile che un bel duca o u conte si avvicinassero a lei, erano tutti con la puzza sotto il naso. Nessuno dei reali che si consideravano puri si sarebbe mai avvicinavano a lei perché pensavano che fosse un essere inferiore come lo pensavano per la madre, la quale di origini nobili non ne aveva ma di cuore si, di sicuro più di tutti quei schizzati pensava la giovane mentre scendeva le interminabili scale. Lei amava la madre e non la considerava come loro, la odiavano così tanto perché il re aveva rifiutato molte donne nobili e aveva preso in sposa un schiava dell'estremo nord durante un conquista territoriale. Tutti le davano della sgualdrina scalatrice ma da quando suo padre lo era venuto a sapere aveva fatto torturare ognuno di quei nobili succhia sangue facendoli frustare per mezz'ora al giorno finché non avessero chiesto perdono alla regina che era così dolce e di colpe non ne aveva. Provarono a resistere per una settimana un paio, i più accecati dall'odio, un uomo ed una giovane donna, ma tutti si inchinarono alla regina Najla. Gli sguardi da molti ancora persistevano ma nessuno osava più parlare.

Non vi era nessuno alla sala adibita per la cena con gli Crajdensen così andò alla finestra e vide arrivare un'auto nera e scendere un uomo ed una donna di mezza età e tre giovani, due maschi e una femmina. Tra loro riuscì a scorgere anche Jeremijah, si sentì improvvisamente agitata e inizio a sistemarsi velocemente il vestito, togliendo le inesistenti pieghe e diede un'occhiata veloce al suo riflesso, voleva solo sparire, si sentiva così agitata, ma al contempo desiderava fermamente incontrarlo per vedere se anche lui si sentiva così.

Passarono un paio di minuti in cui lei continuò a sistemarsi in modo maniacale finché la porta della sala non si apri e le scattò in piedi come una molla. Vi erano il re,suo padre, la regina e gli ospiti. Si avvicinò e salutò educatamente, cercando di non focalizzarsi solo su di lui ma anche sul resto della sua famiglia. Vide che il ragazzo la osservava attentamente come se volesse catturare ogni singolo dettagli.

Era proprio quello che stava facendo, il ragazzo non vedeva l'ora di parlarle da solo e fu felice che non ci fossero altri pretendenti, lui non si era dichiarato come pretendente ma era come felice che fosse l'unico vero uomo a dedicarle attenzioni. Era veramente incantevole nel suo abito color ambra.

I due ragazzi si inchinarono, ma il fratello non fece solo quello le baciò anche la pelle della candida mano. In quel momento desiderò ucciderlo più di tutte le altre volte, come osava ne avevano già parlato. La principessa lo guardò con un dolce sguardo di scuse e allora riacquistò la sua calma.

A tavola la si sedettero uno a destra e l'altro a sinistre poiché lei stava a capotavola come si deve ben composta.

Charlotte era rimasta disgustata dalla madre del ragazza la quale sembrava tutt'altro che una ricca ed educata duchessa nel suo super stretto abito che le strizzava il prosperoso seno fino in gola, la giovane si chiese se riuscisse a vedersi le punte dei piedi con tutto quell'ammasso, per non parlare del generoso trucco, decise di non darci troppo peso alla fine solo perché aveva dato alla luce il ragazzo alla sua destra che non faceva altro che sorriderle ogni volta.

Il padre e il fratello di Jeremaijah le sembrarono solo due subdoli e freddi manipolatori. Invece la sorellina era di una bellezza sfacciatamente rara ma triste sembrava che tutto questo non la toccasse minimamente.

Un cena veramente tranquilla e deliziosa fino a quando il maggiore dei Crajdensen, Lennard , non aprì bocca.

-Principessa posso avere l'onore di portarvi a cavalcare domani, ho sentito dire che amate gli animali. Il fratello lo guardò malissimo continuando a mandargli frecciatine.

Il giovane vide la ragazza deglutire annuire e poi acconsentire debolmente. Sapeva che non doveva essere arrabbiato con lei perché la colta era solo di quell'esibizionista di suo fratello maggiore.

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#Spaziome

Salve a tutti spero vi piacciano, pubblicherò i prossimi due capitoli quando entrambi questi avranno 3 stelline e saremo arrivati a 5 visualizzazioni. 

Dal punto di vista di chi lo desiderate il prossimo capitolo?

Ciao e grazie dell'attenzione.

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