La vita è tutta questione di basi

Capitolo 5 TRAINING (parte seconda)

Pov Elena

Iniziamo col riscaldamento, facciamo un po' di diagonali, verticali, capriole, scaldiamo bene braccia e gambe e terminiamo con dello stretching.

Saafa si siede accanto a me mentre facciamo allungamento: "Bella! Che vi siete detti tu e mio fratello? Eravate là che parlottavate tra voi, così vicini, penso di non avervi mai visto ridere insieme", mi dice con sguardo ammiccante, "Saafa ti sei fatta dei film, credimi, gli stavo solo facendo la fasciatura e poi lui l'ha fatta a me, stop, e poi è tuo fratello", "Guarda che per me non ci sono problemi eh" mi fa l'occhiolino per poi continuare "Anzi! Vuoi mettere! Diventeremo cognate! Sarebbe fantastico, da parte mia hai il via libera assolutamente e sei avessi bisogno di una spinta, sono qua io per dartela", "ti sei fatta dei film sul serio tu! Cognate!! ma nemmeno morta, e poi tuo fratello se le fa tutte, non sa nemmeno che vuol dire avere una storia seria con un'unica ragazza! Piuttosto dimmi chi è Jace" ammicco io questa volta, lei si fa subito rossa "Ok, ok, allora adesso quando passa te lo dico". Ci mettiamo così ad osservare i ragazzi che stanno correndo attorno al campo, vedo passare mio fratello vicino a Ric e Damon, quest'ultimo si accorge che lo sto guardando e mi soffia un bacio sorridendo, io divento bordeaux per la vergogna, ma sono subito pronta a rispondergli con una linguaccia, tutto ciò non passa inosservato agli occhi di Ric che ci guarda stranito e con aria interrogativa.

Saafa ovviamente non si accorge di niente, troppo presa a scansionare il gruppo di ragazzi che corre alla ricerca del "suo" Jace. "Ecco, ecco! E' lui! Quello con la maglietta rossa e i pantaloni neri, quello castano chiaro", individuo il tipo rapidamente e credo di averlo incrociato qualche volta a scuola gli altri anni, ma non ne sono troppo sicura, comunque è carino, starebbero bene lui e Saafa insieme, ovviamente mi baso sull'estetica, non avendoci mai parlato. "E' quello con le scarpe verdi?" mi accerto ulteriormente, anche se ormai non ci sono dubbi "Sì, sì proprio lui!" esclama voltandosi verso di me "Bene allora è meglio se ti volti verso di lui perchè sta guardando in qua per salutarti", lei ci mette tre buoni secondi a capire il signifato della mia frase, poi si gira verso di lui con sguardo sognante e rossa in viso, lui sorride, appena vede che lei si è girata verso di lui ed esclama "Ciao Saaf!", la mia amica riesce a riprendersi in tempo e tutta timida risponde "Ciao J", poi il ragazzo prosegue la sua corsa e lei continua a fissarlo, ok ora ho la certezza che ho una migliore amica proprio cotta a puntino.

Pov Damon

Mentre facciamo i soliti giri di corsa metto il pilota automatico e mi soffermo a pensare a prima, a Elena. Mi è piaciuto ridere con lei per la questione di Mendy, succede molto raramente, o forse non è proprio mai successo, ha un bel sorriso Elena, in verità è tutta bella.

Non sono riuscito a capire cosa avesse quando ho fatto quella stupida battuta sul sesso, è che di solito ce le facciamo sempre e lei con quella sua linguaccia avvelenata riesce sempre a rispondermi, tenermi testa come nessuno fa e a stupirmi, se ne inventa una nuova ogni volta, e mi piace quando ci stuzzichiamo così, ma prima qualcosa è andato storto, è rimasta zitta e un'ombra è scesa sui suoi occhi, mi sono sentito impotente, ed è una cosa che non mi succede quasi mai. Voglio dire sono abituato ad avere la situazione in mano, come sul campo da football, anche in tutte le situazioni della mia vita, decido io, punto, ma prima non sapevo che fare per farla stare meglio.

Mi rincuora il fatto che alla fine le è comunque tornato il sorriso, quello vero, e anche se lei non lo ammetterebbe mai, so che è merito mio se le è tornato, anche perchè è palese, non c'era nessuno con noi.

Da quando è tornata mi sento meglio, non che prima stessi male perchè lei non c'era, intendiamoci bene, però bho, è una strana sensazione che non riesco nemmeno a spiegare, ma strana in modo positivo e piacevole s'intende.