Capitolo 6 LAKE

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Pov Elena

Dio che labbra morbide, sono così calde, vogliamo parlare del sapore poi? Bacia benissimo e le nostre lingue si stanno proprio divertendo ad inseguirsi per poi prendersi e intrecciarsi.

Le sue mani poi, sono così calde, bruciano quasi, al contatto con la pelle dei miei fianchi, sono così lisce, strano per un maschio, le sue dita affusolate mi accarezzano facendomi venire la pelle d'oca e i brividi lungo la schiena. Le mie mani sono invece intrecciate tra i suoi capelli, così ribelli, ma morbidi e corvini. Un attimo! Corvini?

Mi succhia il labbro inferiore e poi ci fa scivolare sopra la lingua, mmmhh non riesco a formulare un pensiero razionale e di senso compiuto, non posso fare altro che mordergli in risposta il labbro e provocargli un basso e roco gemito che riesce ad eccitarmi ancora di più.

Vogliamo parlare del suo profumo? Sa di sapone fresco misto ad un'altra fragranza che non riesco ad individuare, eppure ho già sentito questo odore, solo che non mi ricordo dove, cerco di pensarci ma mi sfugge, e sinceramente, al momento è l'ultimo dei miei pensieri, rimarrei così per sempre.

Un altro gemito esce dalla sua bocca, ma questa volta non è per niente eccitante, anzi oserei dire che assomiglia di più ad una doccia fredda: "Dio Macbeth, quanto mi ecciti!".

Non faccio in tempo a realizzare che l'apocalisse si scatena su di me, qualcosa mi è caduto addosso urlando "Buongiornoooo carotinaaaa!!!! sveglia che oggi andiamo al lagoooooo!!!!"

spalanco gli occhi immediatamente, capendo di stare sognando, ma si sa che la mattina impiego un po' a carburare infatti grido "Damon!", pentendomi subito di quello che ho detto, stupidi lapsus e stupido Freud, solo perchè stavo sognando Damon o anche detto il suo nome ad alta voce, mi viene da piangere.

Ovviamente tutto ciò non è sfuggito a mio fratello che è venuto a svegliarmi interrompendo il mio sogno, o meglio incubo, già si è trasformato in incubo quando ho capito di chi fossero quelle labbra perfette... ma che cazzo sto dicendo, devo riprendermi ho bisogno di una bella doccia fredda.

Mio fratello, mentre io straparlo nella mia testa, mi guarda basito, mi tocca la fronte, e dopo un po' fa: "Liam, mi chiamo Liam, che c'entra Damon? Elena ma stai bene? Mi sembri un po' pallida", cazzo che bel casino che ho fatto, vediamo di rimediare: "Damon? Guarda che non ho assolutamente detto Damon, ma come ti viene in mente? Ho detto "dannato" riferendomi a te e ai tuoi modi bruschi di risvegliarmi!", Liam è ovviamente poco convinto e io devo proprio andare ad un corso per recitazione, "Sì e io sono una femmina! Ele non sparare cazzate con me!", "davvero! Sei una femmina!? Ecco perchè impieghi sempre così tanto tempo per prepararti", continuo imperterrita, negare sempre, anche davanti all'evidenza! Sarà questo il mio nuovo motto preferito.

"Avanti Ele! Perchè hai detto Damon?", io faccio finta di chiudere la mia bocca con una chiave immaginaria e poi buttarla via, si lo so, molto infantile, ma voi non avete idea di quante volte mi ha salvato il culo.

Purtroppo questa non è una di quelle, Liam infatti mette su uno strano e inquietante sorrisetto: "Ah si! Bene allora se non me lo vuoi dire con le buone, passiamo alle cattive" inizia a farmi il solletico e, ragazzi io non so resistere al solletico, inizio a ridere e dimenarmi con le lacrime agli occhi, supplicandolo di smettere, non riesco praticamente a respirare dal ridere e sto quasi diventando cianotica, "Basta mi arrendo! Ma ti prego smettila, non ne posso più" riesco ad ansimare, "Allora di al tuo amato fratellone perchè hai detto Damon", "E va bene, va bene, ho solo avuto un incubo e tra i vari personaggi c'era anche lui, sul serio, è andata proprio così" scelgo di dirgli una mezza verità, così magari mi crederà e mi lascerà in pace, forse il mio cervello ha iniziato a carburare, incrociamo le dita.

La vita è tutta questione di basiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora