Capitolo 3

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Tasto il lato destro del letto per trovare il calore del suo corpo, ma lo trovo freddo.

Apro gli occhi e mi giro completamente in quella direzione, ma la sua voce dall'altra stanza richiama la mia attenzione.

Scivolo fuori dal letto e cammino a piedi nudi sul parquet fino a quando non lo raggiungo.

Non mi ci vuole molto per notare l'apparecchio poggiato sul suo orecchio e anche meno per capire che la persona con cui sta parlando è il signor Brown.

"Certamente! Allora passerò questa mattina alle dieci per il pagamento."

La felicità sul suo viso è evidente e sembra quasi che si stia sforzando per arrivare fino alla fine della chiamata senza esultare come un bambino.

"Arrivederci."

Chiude la telefonata e racchiude tutta la felicità che prima aveva cercato di trattenere in un sorriso che fa sorridere anche me.

Si avvicina a me e mi prende per i fianchi, alzandomi da terra e avvicinandomi a lui.

Mi poggia delicatamente a terra, continuando a tenermi stretta a lui e senza smettere un attimo di sorridere.

"Era il signor Brown al telefono?"

"Sì, era lui. Mi ha chiesto di vederci stamattina, ha accettato la mia offerta e quindi riuscirò ad avere lo studio."

"Sono così contenta per te, non immagini nemmeno." Rispondo sorridendo sinceramente.

"Già, per questo motivo dobbiamo festeggiare." Mi stringe di più a lui e poggia la sua fronte sulla mia.

"Cosa vuoi fare?"

"Mh, non lo so..." Si stacca da me e si dirige verso il bagno in camera. "Che ne dici di far venire qui Benjamin e Giulia per pranzo?
La casa è ormai sistemata, mancano soltanto alcuni quadri da appendere è un paio di mobili da spostare.
Che ne dici?"

"Certo. Mi sembra un'ottima idea." Gli rispondo per poi tornare in camera e prendergli dal guardaroba un completo elegante e poggiarlo sul letto.

Aggiusto il letto con in sottofondo il rumore dell'acqua che scorre nella doccia e la sua voce canticchiare una canzone che non conosco.

Sprimaccio i cuscini e li metto al loro posto nel momento in cui entra nella camera con solo l'accappatoio addosso.
"Mi hai preparato i vestiti?" Mi chiede sorridendo indicando i vestiti appoggiati sul letto.

"Sì."

"Grazie amore." Mi dà un bacio leggero per poi prendere i vestiti e dirigersi verso il bagno.

Ritorna in camera poco dopo con un sorriso stampato sul volto.

"Che ne dici, farò colpo su di lui vestito in questo modo?"

Sorrido spontaneamente e mi avvicino a lui.

"Ne sono sicura." Gli aggiusto il colletto della camicia e lo bacio.

Lo accompagno fino alla porta e lo saluto, per poi ritornare in camera.

Tolgo il pigiama di cotone e indosso un semplice abito lungo con una stampa floreale, per poi acconciare i capelli in uno chignon disordinato.

Scendo al piano inferiore fino alla cucina dove preparo un caffè.

Aspetto il tempo necessario che sia pronto e prendo una tazzina dalla credenza, verso il liquido fumante e aggiungo un po' di zucchero.

You seth my heart on fire || Federico Rossi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora