Capitolo 13

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"Allora, come è andata l'altra sera con Benjamin?" Le chiedo mentre verso un po' di caffè in una tazzina.

"È andata bene. Ci sono state delle incomprensioni ma per fortuna si è risolto tutto nel migliore dei modi."

"Che tipo di incomprensioni?"

Dalla zuccheriera prendo due cucchiaini di zucchero e li verso nella tazza, mescolando.

"Come già sai da circa una settimana le cose tra di noi non procedevano nel migliore dei modi.
Non so esattamente a cosa era dovuto tutto ciò ma l'altro giorno le cose erano peggiorate molto. Quella sera è andato a una festa in un locale e quando è ritornato a casa mi ha chiesto di perdonarlo e a quel punto gli ho detto di essere incinta."

"L'ha presa bene, no?"

"Certo! L'ha presa molto bene." Prende un sorso di caffè dalla sua tazzina.

"Mi fa davvero piacere per voi." Sorrido sinceramente, ma dalla sua espressione capisco che c'è sotto qualche altra cosa. "Sei proprio sicura di avermi raccontato tutto?"

"Beh, in realtà non ti ho raccontato proprio tutto."

"Allora cosa aspetti a farlo?" Prendo un altro sorso di caffè.

"Benjamin mi ha chiesto di sposarlo." Confessa con un grande sorriso e uno strano luccichio negli occhi.

Rimango ad osservarla con la tazza sospesa davanti alle labbra e in espressione di stupore che si è impossessata del mio viso.

"Ti ha davvero chiesto di sposarlo?" Chiedo con incredulità.

"Sì. All'inizio pensavo quasi che fosse uno scherzo e invece... È tutto vero!"

La gioia sul suo volto è evidente e in poco tempo mi ritrovo a sorriderle e augurarle tutto il bene di questo mondo.

Con un'ultima specchiata, aggiusto i capelli e applico un leggero strato di rossetto, togliendo l'eccesso con una velina e finalmente sono pronta.

Liscio l'abito che indosso con le mani mentre cerco di respirare profondamente, nella speranza di scacciare via un po' di nervosismo, ma con scarsi risultati.

Nonostante sia scuro e poco aderente, sono certa che questo vestito non terrà lontano le mani che quasi come una calamita mi toccheranno la pancia e si congratuleranno con me, o almeno non dopo che avremo dato a tutti la grande notizia.

Allaccio la cinghia delle scarpe con il tacco che già iniziano a essere doloranti e scendo al piano di sotto, dove trovo Federico sul divano intento a sfogliare la posta arrivata questa mattina.

"Possibile che anche alla vigilia di Natale arriva tutta questa posta?" Esclama con un sospiro esasperato.

Butta le lettere che ha tra le mani sul tavolino di fianco a lui e si avvicina a me con uno sguardo di ammirazione.

"Sei bellissima." I suoi occhi sono fissi nei miei e ancora mi stupisco dell'effetto che possono avere su di me.

Mi limito a ringraziarlo con un sorriso, le parole che improvvisamente sono fisse in gola, ma ciò che lui non sa è che penso le stesse cose di lui, semplice ma allo stesso tempo spettacolare, vestito con una semplice camicia blu arrotolata alle maniche e un pantalone che mette in risalto la sua vita.

"Credo che sia arrivato il momento." Si allontana da me e si dirige verso l'albero poco distante da noi.

"Quale momento?" Chiedo confusa.

You seth my heart on fire || Federico Rossi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora