Tiro fuori per l'ennesima volta da quando sono tornata da quella visita, le lastre dell'ecografia.
Le guardo, le giro tra le mani come per cercare dei dettagli che prima mi sono sfuggiti, ma l'immagine è ormai impressa nella mia mente.
Osservo per l'ultima volta la piccola creatura in posizione fetale e ancora non riesco a realizzare che ciò si trova dentro di me.
Sento il campanello e bussare e le ripongo nell'apposita busta arancione con sopra il timbro e la firma del dottore.
La ripongo sul tavolino di fronte al divano e mi alzo per aprire la porta, ma so già di chi si tratta.
"Ehi, tutto bene?" Mi chiede entrando in casa con un espressione leggermente preoccupata.
"Certo. Perché non dovrebbe?" Chiudo la porta di casa alle nostre spalle e con un cenno della mano le indico il soggiorno.
"Quando mi hai chiamato poco fa sembrava che c'era qualcosa che non andava e per questo motivo sono venuta qui il più velocemente possibile, proprio per vedere come stavi."
"Tranquilla, va tutto bene." Sorrido per confermare ciò che ho appena detto e il suo viso assume in espressione più rilassata. "Tu piuttosto come stai?" Le chiedo appoggiando una mano sulla sua pancia.
Esattamente una settimana fa ha scoperto di essere incinta del suo primo figlio.
"Benissimo." Appoggia a sua volta la mano sulla pancia e la accarezza. "Ieri mattina sono andata dal ginecologo per la visita di controllo e mi ha detto che molto probabilmente sarà un maschietto."
La felicità nei suoi occhi è evidente come nel suo sorriso e non posso fare a meno di sorridere a mia volta.
"Lo hai già detto a Benjamin?"
Prendiamo posto sul divano e appoggio la schiena sul divano, girandomi nella sua direzione.
"Ancora no." Sospira sonoramente. "Volevo trovare il momento adatto ma ancora non si è presentato."
"Non si è ancora accorto di nulla?"
"No, ma ho intenzione di dirglielo questa sera quando torna dal suo turno serale al ristorante."
"Bene. Sono molto felice per voi." Le sorrido sinceramente.
Lei ricambia il sorriso, ma quando il mio sguardo ricade sulla busta precedentemente poggiata sul tavolino qui di fronte, mi decido a parlare.
"Devo dirti una cosa." Il mio tono diventato improvvisamente più serio.
"Cosa devi dirmi?"
Abbasso lo sguardo sulla mia pancia, per poi alzarlo e pronunciare le fatidiche parole.
"Aspetto un bambino."
Le sue mani finiscono sul suo viso, giungendole in segno di preghiera e un espressione di stupore si fa strada su di esso.
"Dio non ci credo!" Mi abbraccia calorosamente ma subito si stacca. "Scusami, me ne ero dimenticata." Si scusa riferendosi alla mia pancia.
"Oh, non ti preoccupare." Le sorrido.
"Quando lo hai saputo?"
"Questa mattina. Sono andata dal dottore per una visita di controllo, dato che la nausea andava avanti ormai da una settimana e dall'ecografia è uscito tutto ciò."
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You seth my heart on fire || Federico Rossi
Fanfiction-Sequel di Give me love like never before || Federico Rossi.- Sono passati due anni da quell'incidente, e le vite di entrambi sono completamente cambiate.