Prologo

571 26 6
                                    

Il gran giorno è arrivato, niente sarà più come prima. Percorrerò l'aula magna con passo felino e disinvolto e prenderò tra le mani per la prima volta quel pezzo di carta tanto agognato, croce e delizia delle mie notti insonni e causa della formazione di due enormi borsoni neri sotto gli occhi.

Caro il mio diploma di laurea, nonostante tu abbia provato il mio corpo nella totalità della sua mole, sei riuscito a temprarmi nello spirito. Ciò che uscirà da quella stanza sarà una persona nuova e aperta al mondo, sempre positiva. Una fenice che risorge dalle sue stesse ceneri!

"Gabry! Ne hai ancora per molto lì dentro?"

Le mie fantasie sul futuro vengono interrotte bruscamente da una mano che bussa insistente alla porta.
"Ti ricordo che il bagno è di tutti! Non puoi occuparlo per tutto questo tempo!"

"Arrivo, Amy, arrivo!"

Mia sorella mi riporta alla realtà. A volte è persino più fastidiosa di una mosca che ronza senza pietà intorno alle orecchie.
Appena apro la porta trovo Amy in accappatoio con le mani ai fianchi.

"Ce ne hai messo ad uscire. Ma cosa ci fai lì dentro per tutto questo tempo, si può sapere?"

Alzo gli occhi al cielo.

"Amy, cosa fanno le persone dotate di un sistema digerente che funziona in modo impeccabile quando poggiano i propri glutei su quella superficie in ceramica così insolita da avere una voragine scavata al suo interno?"

Adesso è lei a buttare gli occhi al cielo.

"Risparmia le tue battute, lo so per certo che il cesso di casa nostra è il tuo pensatoio personale."

"E con questo?"

"Intendo dire che non ti fa bene pensare così tanto, Gabry."

Il tono di mia sorella è così costernato che quasi mi fa tenerezza.

"In effetti ho spesso delle forti emicranie..."

"Anche perché combini una stronzata dietro l'altra. Forse è il bagno ad ispirarti."

Quant'è odiosa quando si ci mette! Faccio una smorfia e corro in camera mia a prepararmi.
Tubino nero, uno chignon e un po' di rossetto rosso. Mi guardo allo specchio e sì, sono proprio io: una ragazza ansia e sapone!

New York, New York! #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora