Incontri...

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Melissa, dopo aver informato Stiles che il padre fosse già sotto intervento, entrò anche lei lasciando uno Stiles in ansia e un Derek in apprensione verso il ragazzo.

-Stiles stai tranquillo, andrà tutto bene- Derek sentiva tutto quello che Stiles provava, oltre al fatto che era chiaro anche da come si stava tenendo le mani sul viso.

-Ora non posso stare tranquillo, lo sarò solo quando uscirà dalla sala operatoria-

Derek rimase a guardare i lineamenti delicati di Stiles per un po' quando ad un certo punto la sua attenzione venne attirata da un odore famigliare, qualche istante dopo infatti vide arrivare Scott. 

-Ciao- Salutò Scott incerto. Non sembrava molto sicuro di aver fatto la cosa giusta ad andare in ospedale dopo aver saputo da sua madre che vi erano Stiles e Derek, sapeva che Stiles era ancora arrabbiato con lui, ma voleva rimediare. Era il suo migliore amico fin da quando erano piccoli, non poteva stare troppo tempo senza parlargli, non dopo il madornale errore che aveva fatto fidandosi di Theo e non di lui.

-Ciao Scott- disse Derek guardando negli occhi il Vero Alfa.

Stiles alzò lo sguardo e fece un cenno con il capo poi tornò alla posizione di prima volendolo ignorare.

-Stiles, possiamo parlare?- disse Scott tutto d'un fiato con tono quasi supplichevole.

Derek, senza aspettare la risposta di Stiles volendo accellerare i temi di riapucificazione tra i due, si alzò dicendo -Io vado a prendere qualcosa da bere-.

L'ex Alfa si allontanò tanto da non farsi vedere ma non troppo da non sentire monitorando i loro battiti cardiaci.

Scott si sedette affianco a Stiles, rimase lì in silenzio per qualche minuto poi iniziò a parlare.

-Stiles, volevo parlare di quello che è successo con Donovan...-

-Adesso vuoi parlare!? Dopo tutto questo tempo, in cui avevo bisogno di qualcuno, vuoi parlare?!- Esplose Stiles.

-Stiles, ti prego...- Scott si sentiva ancora più in colpa -... Va bene... C'era... un perno. C'era un... piccolo perno di metallo infilato nell'impalcatura. Lui stava cercando di farmi cadere-

-Stava cercando di ucciderti-

-Si, quindi ho tirato via il perno. E tutti quei... tubi di metallo sono caduti e... uno... l'ha trafitto-

Dopo una piccola pausa, di totale silenzio, Scott rispose -Perché pensavi di non potermelo dire?-

-Per il modo in cui mi guardavi quella sera. Cioè, eri li con una chiave inglese in mano, e mi... guardavi come l'avessi appena usata per darti un colpo in testa. Cioè, come se avessi infranto le tue leggi sacre e... basta non si torna indietro-

-So qual'è la differenza-

-Di cosa?-

-So cos'è la legittima difesa-

La conversazione si concluse con l'arrivo di Melissa e dal ritorno di Derek, che nel frattempo aveva sentito tutto nonostante avesse ricevuto una chiamata da Braeden che gli chiedeva dove fosse finito e che lei si sarebbe trasferita da Malia per aiutarla con le ricerche su sua madre. 

-Stiles, è andato tutto bene e tuo padre si riprenderà presto- Disse Melissa
-Grazie- Rispose Stiles
-È il nostro lavoro- disse lei con un sorriso rassicurante, poi continuò      -Però quello che dovresti ringraziare è Scott, senza di lui non avremmo mai capito qual era la causa dei suoi problemi. Ora io torno al lavoro, tu puoi andare a casa e prendere qualcosa per tuo padre così quando torni lo potrai vedere- Stiles alle parole di Melissa guardò Scott e per un attimo vide che il suo migliore amico non era per niente cambiato... Scott si era sbagliato, okay, ma in fondo chi non sbaglia?!

-Davvero sei stato tu?- Chiese incredulo Stiles
-Si, dovevo fare qualcosa. Se ti avessi dato retta lui probabilmente non sarebbe qui- Rispose il Vero Alpha
-Non è colpa tua, ti sei solo fidato della persona sbagliata. Perché tu cerchi semore di vedere il buono nelle persone-

Stiles passò lo sguardo da Scott a Derek, ricordandosi dell'altra sera quando anche Derek aveva affermato le stesse cose.

Poi il ragazzino tornò con lo sguardo sul suo migliore amico e dopo una piccola pacca sulla spalla i due si scambiarono uno dei loro tipici sorrisini, segno che avevano fatto pace.
Derek non lo dava a vedere ma era contento che Stiles e Scott fossero tornati a parlarsi.

***

I tre si diressero a casa Stilinski per prendere alcuni effetti personali dello Sheriffo.
Una volta arrivati ed entrarti in casa, andarono in cucina e vista l'ora decisero di mangiare qualcosa.

Durante il pranzo rimasero quasi tutto il tempo in silenzio, Scott ogni tanto guardava Stiles e poi Derek senza farsi vedere da quest'ultimo, nel suo sguardo c'era la domanda che tormentava anche Stiles...

Dov'era stato tutto questo tempo Derek?!

Nonostante tutta la sua voglia di sapere,Scott, non azzardò a chiederlo apertamente. 

-Okay... voi se volete altro prendetelo pure, io vado di sopra a prendere qualcosa per mio padre- Esordì Stiles 
-Va bene- rispose Scott, invece Derek si limitò a rispondere con un cenno della testa. L'Ex-Alpha con lo sguardo seguì per una manciata di secondi Stiles poi si girò verso Scott che stava ancora finendo di mangiare.
-Quindi... questo Theo voleva portati via il branco?!- Derek con questa domanda ruppe il silenzio.
-Si, ci ha provato, iniziando con il far litigare me e Stiles. Lui, non si è mai fidato di Theo ma io purtroppo si. Volevo dargli una possibilità...-
-Lo so, è quello che fai sempre. L'hai fatto con me, con questo Theo e lo rifarai ancora, però la prossima volta cerca di stare più attendo e magari ascolta Stiles-
-Si forse è meglio- disse in fine Scott con il sorrisino ingenuo che faceva ormai da una vita.

***

Nel frattempo Stiles era entrato nella stanza del padre, aveva preso un borsone e aveva cominciato a mettere dentro i vestiti necessari che sarebbero serviti al padre nei giorni in cui sarebbe rimasto in ospedale.

Anche se adesso era fuori pericolo Stiles era ancora un po' agitato e non vedeva l'ora di verificare con i suoi stesso occhi che stesse bene e riportalo a casa. Gli scappò un sorriso, perché, sapeva che non appena si fosse ripreso lo Sceriffo sarebbe tornato al lavoro perché, proprio come lui, non sapeva stare fermo senza fare niente.
Finito di preparare il borsone Stiles scese le scale e fermandosi davanti alla porta d'ingresso dato che qualcuno aveva appena bussato.

Aprì la porta e si ritrovò davanti la persona che aveva causato tutto quel casino e dolore, Theo Raeken. 

Theo senza dare il tempo a Stiles di dire o fare qualcosa fece un passo in avanti ed entrò in casa.

-Che cavolo ci fai tu qui!?- Disse il giovane Stilinski
-Volevo sapere come stava tuo padre... Come stavi te...-
-Sta meglio, ma non grazie a te-
-Non doveva andare così, avevo in mente un'altra cosa-
-Però è andata così e lui ha rischiato la vita-
-Mi dispiace Stiles, ma se noi due fossimo dalla stessa parte e collaborassimo potremmo fare grandi cose- Disse Theo avvicinandosi pericolosamente troppo a Stiles
-Io non sarò mai dalla tua parte e allontanati subito da me!!! -

Intano Scott e Derek si erano accorti di un altro odore oltre ai loro e a quello di Stiles che stava mutando rapidamente per via delle emozioni che stava provando, un misto tra rabbia e nervoso.

Nello stesso tempo i due si alzarono e decisero di raggiungere il ragazzo per accertarsi che stesse bene.
Arrivati si trovarono davanti, oltre al proprietario di casa, Theo.

Per la prima volta da giorni Derek vide finalmente il ragazzo che aveva creato tanto scompiglio nel gruppo, avendolo riconosciuto grazie alle descrizioni di Stiles e Scott, troppo vicino a Stiles per i suoi gusti. La cosa gli dette fastidio anche se non ne capiva il motivo.

Theo prima di quel momento non aveva sentito niente, né Derek né Scott, era troppo preso da Stiles per accorgersi che vi erano altre due persone in quella casa.

Ora la stanza sembrava quasi affollata e si poteva sentire la tensione che c'era nell'aria, in particolare tra Derek e Theo.

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