Tra discorsi e parle...

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-Ti vuoi calmare!? Ti ricordo che io posso sentire gli odori degli stati d'animo, compresi i tuoi- disse Derek sbuffando stizzito, -Scusa tanto se sono preoccupato per mio padre Mr. Cuore di Ghiaccio!- ribatté Stiles riducendo gli occhi a due fessure guardandolo male. Derek, che non voleva farlo arrabbiare vista la sua ansia e la situazione, decise a modo suo, visto che non era il suo forte, di chiedergli scusa e rassicurarlo -Hai sentito cosa ha detto il dottore no?  Non è in grave pericolo quindi non hai motivo di agitarti così- disse infatti cercando di fargli anche un sorriso rassicurante. Stiles rimase un attimo sorpreso da quel sorriso e quel suo modo di scusarsi, che lo trovò quasi tenero... 

Aspetta, aspetta Stiles che vai a pensare!? Tenero Derek Hale!?  Ma stiamo scherzando!? Per fortuna che non può leggere anche nella mente altrimenti sarei già con la gola tra le sue fauci.

Stiles rabbrividì al pensiero guadagnandosi un'occhiata stranita dal Lupo, che decise saggiamente di lasciar perdere e non indagare oltre su ciò che frullava nella mente di quel ragazzino logorroico.

                                                                                              ***

Decretando quel silenzio asfissiante, Stiles decise di dare aria alla sua bocca, sentendo solo in quel momento la stanchezza accumulatasi dopo tutto quello che era successo.

Theo arriva nel posto indicatogli da Stiles dopo che ha visto Parrish portare via il corpo dell'ennesima chimera morta. Quando vede Stiles dice: -Tuo padre ti stava cercando, Stiles invece ha trovato me.- -Dov'è?- Ignorando ciò che dice Stiles, Theo continua a parlare... -Ti ho coperto io. Avevo sistemato tutto, se Melissa non l'avesse trovato all'ospedale.- mostra la tessera della biblioteca di Stiles. -Immagino che anche il figlio di un poliziotto possa sbagliare.-

Stiles si sente mancare per un attimo il respiro al pensiero di suo padre solo contro una chimera. -Gli hai fatto del male?-

Theo sembra evitare nuovamente la domanda del ragazzo -Non ho mai mentito sul perché sono venuto a Beacon Hills.  Sono venuto per il branco. Sono venuto per il coyote mannaro... il cui primo istinto è di uccidere. Sono venuto per la Banshee,  la ragazza circondata dalla morte. Per la Kitsune,  per il Beta con problemi di rabbia. Sono venuto per lo Stiles oscuro. È questo il branco che voglio. Purtroppo,  Scott non ne fa parte.- Stiles si riempie di rabbia ad ogni parola pronunciata da Theo. -Il tuo battito sta aumentando,  Stiles.  Non perché hai paura.  Il Nogitsune se n'è andato. Ma hai le mani sporche di sangue più di tutti noi.- dice ghignando Theo.

Stiles risponde stranamente con estrema calma. -Sto per sporcarle ancora di più.- C'è una pausa e poi Theo riprende a parlare. -Ti dirò dov'è tuo padre se mi prometti di non dire niente a Scott.-

Stiles dopo quella sparata, da parte di Theo, gli tira un pugno... come se lui avesse potuto fare una cosa del genere al suo migliore amico. Nonostante avessero litigato non avrebbe mai appoggiato il pazzo piano del moro, che dopo essersi ripreso dal pugno urla: -Ora sì! È questo lo Stiles Oscuro. Ti è piaciuto vero?- Stiles tira un altro pugno a Theo per sfogarsi ancora un po'.

Theo sorride in modo quasi malato e dice: -Non lo diremo a Scott. Non puoi perdere il tuo migliore amico giusto?  Anche se non hai bisogno di lui.  Ora mi odi ma prima o poi capirai. È questa la parte difficile, non puoi aiutare Scott e salvare tuo padre.  Sei ancora in tempo Stiles. Sei ancora in tempo Stiles.- Il giovane Stilinski tira ancora qualche colpo a Theo per poi correre da suo padre.

-Credo di aver bisogno di dormire un po'... ho un sonno tremendo- disse sbadigliando e guardando Derek negli occhi, notando solo in quel momento quanto fossero verdi perdendocisi quasi dentro. Derek, che non sopportava avere quelle due gemme d'ambra addosso per troppo tempo, distolse lo sguardo e alzandosi in piedi disse -Avanti, ti accompagno a casa tua, in queste condizioni è meglio se non guidi, ci manca solo che fai un incidente-. Stiles rimasto sorpreso da tanta gentilezza da parte sua accettò l'invito quasi subito per  paura che il Lupo potesse ripensarci, infondo era così stanco che non se la sentiva di mettersi al volante.

Un sorprendente ritorno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora