Finalmente, i due, dopo tutto il viaggio in silenzio, arrivarono a casa Stilinski.
Entrati in casa Stiles cercò di non guardare Derek negli occhi per paura che gli chiedesse di raccontargli una volta per tutte quello che era successo tra lui e Scott, sicuro che in ospedale avesse percepito il suo astio nei confronti del neo Alpha, dunque si diresse verso le scale per andare in camera sua. -Vieni o rimani lì come una statua?- disse il ragazzo al Lupo. Derek sorpreso da quella richiesta, rimase un attimo interdetto non sapendo che rispondere, dopo essersi ripreso decise di accettare la sua offerta e salì anche lui.
Arrivati in camera Stiles andò verso la cassettiera e prese dei vestiti. Era solo una vecchia tuta, di solito Stiles la metteva per stare comodo in casa oppure quando si allenava a lacrosse con Scott. Derek entrò nella stanza subito dopo Stiles, guardandosi in torno. Era passato un bel po' di tempo dall'ultima volta che era stato lì, alcune cose erano cambiate come la lavagna trasparente, sulla quale comparivano delle scritte bianche, che prima non c'era... lo spostamento di alcuni mobili e la finestra solitamente aperta era chiusa. Per il resto era come se la ricordava piena di caos riflettendo il carattere del suo proprietario che era pieno di vita. Il mannaro decise di rimanere in piedi, non sapendo che fare. Stiles una volta presa la tuta si avviò verso la porta della camera e prima di uscire disse -Vado a farmi una doccia veloce, tu prendi un libro... o fai quello che vuoi. Torno subito-. Quando l'umano uscì dalla porta il Lupo si sedette sul letto.
Poco dopo venne attirato da quella specie di lavagna le cui scritte bianche si rivelarono dei nomi. Si alzò e andò più vicino per vedere meglio. Tra tutti quei nomi c'era quello di Theo, uno dei responsabili dei disastri successi ultimamente a Beacon Hills, da quanto era venuto a sapere da Braeden. Derek riconobbe quel nome ma un altro ne attirò la sua attenzione...era quello di Donovan con accanto una parola, ma era praticamente cancellata e quello che ne rimaneva era illeggibile. Era rimasto incuriosito dal quel nome, era una delle chimere scomparse, ma quando capì che era veramente impossibile capire la frase che lo seguiva tornò a sedere sul letto.
Qualche minuto dopo rientrò dalla porta Stiles, con la tuta indosso e i capelli ancora umidi e Derek rimase a guardarlo per circa un minuto, nemmeno lui sapeva il perché... ma quella visone aveva attirato la sua attenzione inconsapevolmente, attirato forse dal dolce odore che Stiles emanava per via del doccia schiuma che aveva usato mescolandosi con quello naturale del ragazzo. Stiles parve non accorgersene, appoggiando sulla sedia della scrivania l'asciugamano che aveva usato nel mentre per asciugarsi i capelli.
Derek chiese a Stiles -Cosa significano quei nomi sulla lavagna?-. Stiles si girò verso di essa e vide scritto il nome di Donovan, lo guardò con stupore perché non capiva per quale motivo non lo avesse cancellato visto quello che gli provocava.
Rompeva il silenzio della notte l'urlo di Stiles, che veniva ferito alle spalle da Donovan, appena trasformato in chimera dai 'Dread Doctors'.
Stiles dopo essersi liberato dalla morsa di Donovan, dopo averlo colpito con una testata e recuperata la chiave inglese che stava usando sulla Jeep, corse all'interno della scuola nascondendosi tra gli scaffali della biblioteca.
Nonostante le provocazioni della chimera, Stiles rimane nascosto cercando di stare calmo. Dopo qualche attimo di silenzio in cui Stiles era intento a individuare la posizione di Donovan, venne preso alle spalle dal ragazzo. Durante la lotta per liberarsi Stiles colpì Donovan con la chiave inglese, arrampicandosi poi su un'impalcatura che si trovava nella stanza, venendo raggiunto subito dopo da Donovan. Stiles si sentì afferrare una gamba venendo minacciato dalla chimera, Stiles preso dal panico afferrò un perno poco più in alto di lui che aveva notato poco prima, causando involontariamente la caduta di tubi e spranghe che trafissero Donovan. Stiles sceso ormai dall'impalcatura cercò di aiutare il ragazzo inutilmente, essendo troppo tardi. Stiles scioccato da quello che era appena successo e forse un po' pentito tornò di corsa alla Jeep, diretto a casa...Intanto la polizia, che lui stesso aveva chiamato, stava arrivando.
Non era certo fiero di quello che aveva fatto ma non aveva avuto scelta, Donovan gli avrebbe fatto del male o peggio e poi avrebbe ucciso suo padre e questo non poteva permetterlo. Non tutti hanno i poteri per difendersi come quelli che ha un lupo mannaro o in quel caso una chimera. -Erano un promemoria mentre cercavo notizie su Theo e quello che è successo da quando lui è arrivato qui-. -E quel nome? Quello scritto lontano dagli altri, con una parola illeggibile che lo segue? Anche quello fa parte delle cose che cercavi su Theo?- Stiles posò un'ultima volta lo sguardo sul nome di Donovan e poi rispose velocemente con un freddo -Si-. Derek, ovviamente percepì qualcosa, qualcosa che turbava Stiles, ma il ragazzo era talmente schivo che non riuscì a capire bene cos'era. Stiles era già fuori dalla camera quando Derek si alzò e lo seguì.
Arrivati di sotto Stiles disse a Derek che poteva sedersi dove voleva e che intanto lui prendeva qualcosa da mangiare e bere. -Vuoi qualcosa?- disse Stiles, -No, grazie- rispose Derek.
Il ragazzo tornato dalla cucina si sedette al tavolo e appoggiò il piatto con sopra un panino e il bicchiere d'acqua. Derek spostò un sedia e si sedette anche lui al tavolo, nel posto di fronte a quello di Stiles. Rimasero per qualche minuto in silenzio, Derek si guardò un po' intorno, era stranamente curioso, ma infondo era la prima volta che vedeva la cucina di casa Stilinski, visto che l'unica stanza a lui conosciuta era la camera di Stiles.
Dopo aver abbandonato quei pensieri il mannaro ruppe il silenzio e disse, guardando il viso di Stiles, -Allora, adesso mi puoi spiegare che cosa è successo con Scott?- a quel punto, Stiles, sapendo di non poter più evitare il discorso, alzò lo sguardo dal tavolino a Derek e iniziò dicendo -Beh, da dove inizio?... Non mi ha creduto quando dicevo che Theo non era affidabile e che voleva qualcosa. Ma, sai, lui vede sempre il bene nelle altre persone, quasi in tutte, si fida di tutti... il che non è del tutto un male ma a volte non bisogna fidarsi e proprio in questo caso non doveva farlo, doveva solo fidarsi del suo migliore amico... ma ovviamente non lo ha fatto e questo ha portato a tutte queste conseguenze e come se non bastasse ora mio padre è in ospedale-. Derek, mentre Stiles parlava, stava fisso con lo sguardo su di lui ed ascoltava ogni singola parola, monitorando il battito cardiaco del ragazzo. Appena Stiles si fermò per riprendere fiato disse -Si, Scott cerca di vedere sempre il bene nelle persone e magari questa volta non ti ha ascoltato ma...- Stiles non fece finire di parlare Derek che disse -Ma niente! Non si è fidato di me! Quando avevo bisogno di lui non c'era... dovrebbe stare dalla mia parte e ascoltare quello che ho da dire e non ascoltare un ragazzo che conosce solo da poco tempo che si spaccia per un nostro vecchio amico delle elementari! Un tipo tra l'latro molto strano-. Derek percepì tutte le emozioni che Stiles stava provando in quel momento, era un misto tra rabbia, tristezza e frustrazione.
Il ragazzo era arrabbiato con il suo migliore amico, davvero tanto ma era anche triste, dopo tutto si conoscevano da una vita. -Okay. Si, doveva ascoltarti, e a quanto pare come sempre avevi ragione. Ma è meglio per tutti se voi due vi parlate... Prima o poi dovrete farlo-. -Si, prima o poi capiterà ma sicuramente non adesso. Quello che voglio ora è che mio padre esca dall'ospedale e torni a casa-. Stiles non aspettò una risposta di Derek, si alzò andando in cucina, posando il piatto e il bicchiere, poi tornò di là da Derek. Il lupo non poté non notare la frustrazione che aveva in viso Stiles. Era frustrato perché non poteva fare niente per aiutare suo padre e anche se si era comportato da idiota non poteva fare a meno di pensare che in quel caso avere il suo migliore amico al suo fianco sarebbe stato più facile. Quello che il Lupo però non capì era che Stiles era meno preoccupato di quello che sarebbe successo con Theo, perché adesso c'era Derek, e anche se non lo avrebbe mai ammesso sapeva benissimo che in queste situazioni disperate il mannaro ex Alpha se la sapeva cavare bene. Derek si alzò in piedi e disse in modo stranamente calmo e rassicurante, cosa strana da parte di Derek che di solito era fermo e deciso -Stai tranquillo Stiles, tuo padre starà bene e tornerà a casa presto-. Stiles, un po' stranito dalla comprensione che ricevette da Derek, fece un lieve accenno con la testa come per dire "Si" e poi dopo qualche secondo disse -Sono stanchissimo, forse dovrei dormire qualche ora e poi tornare da mio padre-. L'ex Alpha dopo aver annuito in assenso aggiunse un semplice -Meglio di si-.
STAI LEGGENDO
Un sorprendente ritorno
FanficScusate in anticipo se troverete qualche errore nel leggerla ma è la nostra prima Fic. Questo è solo l'inizio ma speriamo che vi piaccia. Grazie in anticipo se leggerete e se lascerete una recensione, ci farebbe piacere sapere cosa ne pensate. Ques...