Eleven

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P. O. V Natsu

Stavo tranquillamente mangiando il Bento che Lucy mi aveva portato quando la sentii leccarsi rumorosamente le labbra.

Mi voltai per trovarmi una Lucy con degli occhi luminosi e che fissavano un punto della mia bocca.

Abbassai lo sguardo per notare che avevo del riso all'angolo della bocca, senti poi una sensazione di morbido sul lato della bocca.

Lucy mi era saltata addosso prendendomi di sorpresa, non avendo previsto questa sua mossa non feci in tempo a reagire e cademmo all'indietro.

Quella sensazione di morbido si spostò sulle mie labbra. Era una sensazione dolce e fantastica quella di avere le labbra della mia Lucy sulle mie.

Lei fece per alzarsi ma glielo impedì prendendola per la vita e rispondendo a quel casto bacio.

Ad un certo punto la porta si aprì mostrando le figure... Della Scarlett e della direttrice del giornalino scolastico con tanto mi macchinetta fotografica in mano.

"DRAGNEEL MA CHE STAI FACENDO ALL'INTERNO DEL EDIFICIO SCOLASTICO!!" Urlo la Scarlett con faccia sgomenta e arrabbiata mentre Peggy( la direttrice del giornalino scolastico) ci scatta delle foto.

"Che notizia bomba! Il bullo della scuola sorpreso a baciare una ragazza! Questo finisce in prima pagina!" Urlo tutta euforica.

"QUESTA NON VA DA NESSUNA PARTE! SEQUESTRATA! E TU DRAGNEEL FILA IN CLASSE O TI SOTTERRO VIVO!" Sbraito con la faccia tutta rossa strappando la macchina fotografica dalle mani di Peggy e guardandoci entrambi con sguardo assassino.

Annuimmo e ce ne andammo Peggy alla velocità della luce e io come se poco fa non fosse successo niente.

Non appena non fui più visto mi toccai le labbra e arrossì più dei capelli della rappresentante. Quella era davvero una bella sensazione.

P. O. V Lucy

Sono ancora confusa dalla piega che ha preso la cosa.

Natsu che mi bacia, Erza che assieme ad una ragazza con uno strano oggetto in mano ci sorprende ma si arrabbia solo con Natsu, e io che rimango sul tetto come uno stoccafisso a capire cosa è appena successo.

"Per fortuna stai bene. Sono felice." Mi dice Erza nascondendo la sua faccia tutta, stranamente, rossa.

"Accidenti! Hai visto che succede a lasciare da soli i piantagrane? " sembrava che lo stesse dicendo più a se stessa che a me. Ovviamente continuò a monologare da sola come ad autoconvincersi.

"Ma io non li temo! E lo sai perché?" Esclamò attirando la mia attenzione e distogliendomi dai miei pensieri. Le feci no con la testa incitandola a continuare anche se, non me ne importava granché.

"Perché io sono la femmina alfa!" La guardai stranita non capendo il senso del suo vocabolo

"In pratica l'alfa è quello che comanda tra un gruppo di persone che sia una coppia oppure un gruppo di amici. E io sono l'alfa della scuola!" Disse con orgoglio battendosi il pugno chiuso sul petto come se fosse fiera del suo autoproclamato ruolo.

Me ne andai da quella scuola e tornai a casa entrando dalla finestra, dato che non avevo le chiavi per entrare dalla porta. Andai in salotto accovacciandomi sul divano e cadendo in un sonno profondo.

Dopo, non so quanto tempo, la porta di casa si aprì e io riconobbi l'odore della persona entrata.

Come un fulmine corsi verso quella figura e gli saltai addosso facendoci cadere a terra mentre scodinzolavo piena di felicità.

"Bentornato a casa Natsu!" Lui arrossì come i capelli di Erza dato che eravamo faccia a faccia e distanti pochi centimetri.

"Ciao anche a te Lucy" disse sorridente per poi assumere un espressione di dolore quando provò ad alzare il braccio destro.

"Che succede? Non stai bene?" Scesi da lui e lo guardai con preoccupazione.

"Non ti preoccupare non è niente. Mi sono solo fatto male al polso mentre tornavo a casa" disse accarezzandomi la testa con l'altra mano. Non è capace di mentire.

P. O. V narratrice

Dopo aver rassicurato la gatta bionda Natsu andò in bagno per farsi un bel bagno caldo dopo tutti i guai successi oggi

"Ah, si sta davvero bene" sospirò il rosato sentendosi scivolare via,insieme all'acqua, ogni stanchezza.

Dietro alla porta del bagno però si nascondeva una certa biondina con la faccia più rossa di un pomodoro con addosso solo una maglia del rosato.

Prendendo un profondo respiro bussò alla porta e senza neanche aspettare un assenso ad entrare, aprì la porta e si fiondo nel bagno.

"Lucy! Che fai?! Ci sono io qui!" Gridò il rosato arrossendo e nascondendosi il più che poteva dietro ad uno striminzito asciugamano che aveva preso alzandosi dalla vasca

"Lo so che ci sei tu! Per questo sono entrata... Natsu" disse poi con occhi dolci e lucidi e con la faccia imporporata da un leggero rossore appoggiandosi ai bordi della vasca.

"Natsu concedimi di lavarti... Per favore" a tale dolcezza il rosato non seppe resistere e, anche se un po' imbarazzato, accetto la richiesta insolita e molto piccante, di Lucy.

Il rosato con grande autocontrollo usci dalla vasca e si andò a sedere sul piccolo sgabellino in un angolo del bagno tendendo in seguito a Lucy una spugna con sopra una gran quantità di sapone.

La bionda la prese e con una lentezza, quasi esasperante, cominciò a lavare la schiena del rosato che ce la stava mettendo tutta per non saltare addosso e, di conseguenza,spaventare la gattina bionda.

"Però sia chiaro. Il davanti me lo faccio da solo" disse il rosato con gli occhi chiusi e non guardando in faccia la sua interlocutrice spezzando il silenzio creatosi nella stanza.

Lucy puntò le guance gonfiandole e facendo una mossa che al rosato era impossibile da resistere. Passo al lato destro del ragazzo e gli prese il braccio dolente portandoselo in mezzo al seno, coperto dalla maglietta ormai bagnata, e mettendosi il dito indice del rosato in bocca.

Sentendo la calda sensazione intorno al dito il rosato apri di scatto gli occhi e si mise a fissare la bionda intenta a leccare il suo dito facendolo accaldare di più di quanto non era già.

"L-Lucy ti prego s-smettila" la implorò Natsu con voce impastata dal piacere che lei gli stava dando.

"Tu fammi lavare anche il davanti o io continuo" negozio Lucy

"N-no!" Alla sua risposta la gatta continuò la sua tortura mettendosi in bocca anche il dito medio e cominciando di nuovo a leccare le dita.

Il rosato cominciò ad ansimare per il troppo calore che stava provando. Non aveva scelta se la bionda avesse continuato con la sua tortura il rosato non avrebbe più avuto freno alle sue azioni poco caste.

"E va bene. Hai vinto tu." Si arrese Natsu con il volto completamente rosso. Lucy gridò dalla felicità e tornò alla sua postazione precedente per recuperare la spugna e spostarsi davanti.

Nel intento però non si accorse di una chiazza di acqua sul pavimento.

Ciao ragazzi. Si lo voglio concludere così questo capitolo perché sono cattiva >;).

Non so voi ma io mi sono sentita una grande pervertita scrivendo questo capitolo. Se comunque il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e una stellina. Byebye.

Gamer Chan

My neko girl |NALU | Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora