10 anni dopo...
Come vola il tempo... Sono passati 15 anni dall'ultima volta che ho parlato normalmente con Gabe.
Si, ci siamo lasciati.
Non ci sto poi così male, anche perché sono passati 15 anni. Ma in fondo in fondo, so di amarlo ancora. Scaccio questi pensieri e penso ai miei bambini.
Ormai Brook ha 12 anni ed è una bellissima ragazza.Adam, invece ne ha 10, anche lui bellissimo. Uguale al padre. Sono identici in tutto e per tutto.
Poi c'è Alex. Lui ha 9 anni.È il mio terzo figlio; alla fine sono rimasta incinta di nuovo.
Alexa è ancora in manicomio. È migliorata, credo ma non la faranno uscire. Meglio così.
Matt ha trovato una brava ragazza come madre di suo figlio, ma non vuole sposarsi.
Mia madre e Stephen, si sono sposati. Per mia grande gioia non hanno avuto figli.
Io non frequento nessuno. Ci sono state delle storielle ma niente di che...
Io e Sarah, la massaggiatrice, siamo diventate ottime amiche, ci confidiamo a vicenda e con mia grande gioia, si è sposata qualche anno fa con Jack, ma per il momento non vogliono avere figli.
Tornando ai miei bambini...
Oggi andranno con il padre da qualche parte e l'ho invitato a cena qui. Non ci vediamo da un paio d'anni. I bambini uscivano dalla porta ed entravano in macchina, quindi noi non abbiamo mai avuto nessun tipo di contatto se non i messaggi per accordarci.
Sono solo le 16.23 quindi ho tutto il tempo di andare a fare la spesa e tornare per fare la doccia.Quando torno a casa, sono solo le 18. Non so di preciso cosa cucinare, anche perchè non è che io sia una cuoca decente, anzi...
Alla fine, decido di fare l'unica cosa che mi viene abbastanza bene, ovvero spaghetti con il sugo.
Prendo una pentola e metto a bollire l'acqua, poi preparo il soffritto con carota, cipolla, sedano e gli taglio in pezzetti quasi invisibili, poi li metto in un'altra pentola insieme al sugo.
-Ragazzi! Scendete. Forza!- urlo
-Mamma, c'è bisogno di urlare?- chiede Brook
-Brook, tesoro, tu e i tuoi fratelli mascalzoni, non mi sentite mai, o meglio, non volete ascoltarmi. Quindi si, c'è bisogno di urlare. Proprio uguale a tua madre-
-È un bene allora. Lo sai che ti voglio bene, ma adesso sbrigati a dirmi cosa volevi che devo parlare con il mio ragazzo- dice
-Okay, okay. Apparecchia la tavola. Tuo padre lo sa del fidanzato?- chiedo
-Ehm..- tentenna. Okay, non lo sa
-Va bene, manterrò il segreto.-
-Grazie- dice per poi affrettarsi ad apparecchiare
Suona il campanello.
-Adam! Vai ad aprire!- urlo ad Adam, il secondogenito che ovviamente, all'età di 10 anni, è a giocare alla Playstation. Tutto suo padre.
Vado alla porta e la apro, rimanendo a bocca aperta.
Vestito come quand'era ragazzino. Jeans stretti neri e maglia nera a maniche corte, con le scarpe dalla suola rossa, uguali alle mie. È veramente un gran figo. Non è cambiato per niente.
-Nan.. Ehm, Crystal. Posso entrare?- chiede imbarazzato. Oddio. Credo che sia la seconda volta che lo vedo così in tutta la mia vita
-Eh? Uhm, si. Prego-
Spalanco la porta per farlo entrare e poi mi ricordo del sugo
-Cazzo! Cazzo! Il sugo!-
Corro in cucina per salvare il sugo, ma con la solita sfiga che ho, si è bruciato.
-Vaffanculo.- dico rivolta al sugo
-Sempre la solita ahahahah- ride lui.
-Ma certo, prendimi pure per il culo. Peccato che si sia bruciato la cena.- dico sconsolata
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SE AVESSI SAPUTO CHE...
RomansaSequel di E SE TI DICESSI CHE... Crystal e Gabriel, sono cresciuti e si stanno per sposare, hanno una bambina di 1 anno e sono felici. Da sposati, avranno meno difficoltà? Riusciranno a superare tutti gli ostacoli e quindi rimanere uniti o sono dest...