Ehm...ehi. Dove caspita sono finita in questi giorni? Ah, non lo so io. Mi è mancata totalmente l'ispirazione e non riuscivo a scrivere due righe, sono veramente dispiaciuta. Vi prometto che non finirà come tutta colpa di quell'obbligo e cercherò di essere sempre costante negli aggiornamenti, vi assicuro al 99% che mi impegnerò per non farvi mancare più nessun capitolo per tanto tempo, davvero, vi prego di perdonarmi❤Lasciate una stellina comunque?❤
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Il giorno prima non si era fatto vedere.
Ma ora era lì, vicino a lei, segno che andava tutto bene.
La madre non era in casa, loro erano chiusi in camera, seduti sul letto, le mani intrecciate.
-Perché ieri non sei venuto?- chiese, dopo lunghissimi attimi di silenzio.
Dopo la domanda, quest'ultimo riscese nella stanza e riprese a regnare.
Non ricevette risposta, per un tempo che le parve infinito.
Il cuore le batteva forte, forse per le loro mani intrecciate, forse per la paura che la madre tornasse da un momento all'altro.
-Avevo da fare...- alla fine Stefano si decise a rispondere, balbettando un poco.
Lei gli rivolse un'occhiata interrogativa, che ricevette come risposta un timido sorriso. Decise di non indagare oltre.
-Sì, c'entri anche tu nel mio "avevo da fare".-rispose, come se le avesse letto nel pensiero con un semplice scontro di sguardi.
Lui incatenò di nuovo il suo oro nella giada degli occhi di lei, perdendocisi per minuti e minuti, o almeno a lui sembrava così. Sarebbe stato a guardarla per l'eternità, non si sarebbe mai stancato.
-Cosa significa?-mormorò lei, esitando un po'.
-Non te lo posso dire...-rispose lui in modo evasivo.
Poi calò di nuovo il silenzio.
Gli piaceva, il silenzio.
Potevano ammirarsi l'un l'altra senza essere disturbati.
Perché sì, erano perdutamente innamorati, l'uno dell'altra, senza rendersene conto.
