Capitolo 13

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Era passato un mese esatto da quel giorno e tutto stava andando a meraviglia,o quasi.

A scuola tutto okay;Luke era dolcissimo con me,uscivamo spesso e...semplicemente si comportava con me come fossi la sua principessa; io e Daniel avevamo ricominciato a vederci ed ora eravamo buoni amici...una vita perfetta si direbbe ma non per quanto riguarda Vivian.

Infatti, appena le dissi che io e Luke stavamo insieme, lei si arrabbiò talmente tanto che avevo paura prendesse fuoco da un momento all'altro.
Ricordavo ancora perfettamente le sue parole:-Cosa? Stai scherzando spero! Io mi confido con te, ti dico che mi piace Luke e tu cosa fai? Il giorno dopo vieni qui a dirmi che ti sei fidanzata con lui con quella faccia da santarellina! Che amica sei?

Io avevo cercato in tutti i modi di chiederle scusa,di spiegarle...ma era così piena di rabbia,anzi di gelosia.

Anche ora,purtroppo i nostri rapporti non erano migliorati:lei non mi parlava più,ogni volta che ci incontravamo mi guardava male e quando mi vedeva con Luke gli occhi le si infuocavano.

Avrei tanto voluto ritornare sua amica, ma non se l'era mai presa così con me quindi sapevo che non mi avrebbe perdonata. Okay Sasha aspetta...perché usi la parola "perdonata"? Lei era nel torto, io non le avevo fatto niente.

Sam invece c'era sempre, nonostante non approvasse il mio fidanzamento con Luke perché aveva paura che mi facesse soffrire.

Jennifer e Christian stavano insieme ed erano davvero tenerissimi...la mia coppia preferita, dopo me e Luke ovviamente.
A prima vista Christian sembrava il tipico bad-boy, freddo e insensibile...in realtà con Jennifer diventava zucchero filato.

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-Ciao piccola!-mi disse Luke stampandomi un bacio sulle labbra.-Sei pronta?

-Sì, prendo lo zaino e andiamo.

Eh già...Luke veniva a casa tutte le mattine e mi accompagnava a scuola. Anche a fine giornata facevamo la strada insieme.

Sinceramente non pensavo che essere fidanzati fosse così...all'inizio non credevo che il mio ragazzo sarebbe stato un cavaliere, più che altro non mi aspettavo che Luke fosse così serio.
Ma per la prima volta nella mia vita la realtà era migliore delle mie fantasie e delle mie aspettative.

Io e Luke entrammo a scuola mano nella mano, fortunatamente non sotto lo sguardo di tutti. Stavamo insieme da un mese esatto e ormai tutti si erano abituati a vederci insieme e non ci facevano quasi più caso. Tutti tranne Vivian, naturalmente. Ogni volta, appena io e lui oltrepassavamo l'ingresso sentivo il suo sguardo bucarmi la pelle. La cosa era davvero insopportabile...Ah! Credo di non averlo detto ma di irritante c'era anche Britney...esatto,avete capito bene. Quella vipera frequentava la nostra scuola e le sue occhiate non erano da meno a quelle di Vivian.

Ogni volta che Luke era da solo non perdeva l'occasione per avvicinarsi a lui...fortuna che il mio ragazzo la respingeva sempre.

Io andai verso il mio armadietto per prendere alcuni libri, mentre Luke si era fermato all'ingresso con alcuni suoi amici.

Appena mi avvicinai mi resi conto che sul mio armadietto c'era un cartello con su scritto "Apri, c'è una sorpresa per te". Esitai un po perché avevo paura che fosse uno scherzo di Vivian o Britney, ma decisi di aprire lo stesso.

Subito fui invasa da una pioggia di cuoricini di cartoncino e dentro c'era un foglio piegato per cercare di renderlo il più possibile simile a una lettera.

Lo aprii immediatamente,ero sulle spine. C'era scritto "Ciao piccola...da un mese sei la mia principessa. Auguri!". Stavo definitivamente sprizzando gioia da tutti i pori. Sotto c'era un disegno,un mio ritratto. Era davvero bellissimo, conoscevo la doti di Luke nel disegno ma non pensavo fosse così bravo.

Corsi da lui con il foglio ancora in mano e lo abbracciai stringendolo più forte possibile.

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Dopo le prime quattro ore, la preside entrò in classe e ci disse di andare in aula magna perché aveva alcuni avvisi da darci.
Fantastico! Avremmo saltato l'ora di matematica.

Nell'aula magna c'erano tutte le classi del primo anno.La preside iniziò a parlare, facendo un discorso anche abbastanza noioso.

-Ragazzi sono quasi tre mesi che siete in questa scuola, io spero che vi stiate trovando bene e che ciascuno di voi stia vivendo un'avventura migliore di come se l'aspettava. Spero che ognuno di voi si stia impegnando al meglio e riesca ad ottenere i risultati che desidera. La scuola non ha mai avuto molti fondi, questo è giusto che lo sappiate e non abbiamo avuto modo di organizzare delle attività extra-scolastiche. Sotto il suggerimento di una ragazza di cui scoprirete il nome fra poco,ho deciso che organizzare queste attività potrebbe interessare a molti di voi.-uffa, non poteva proprio evitare di interpellarmi?-In questo mese la scuola ha cercato di mettere da parte più soldi possibili e abbiamo potuto dare il via a due club:quello di italiano e quello di teatro...spero che possano piacervi. Cercheremo di aprire anche un club di matematica per soddisfare un po tutti, ci serve solo un po di tempo per raccogliere i fondi necessari.

Fece una breve pausa e riprese. Quanto parla quella donna?
Mi sarei già addormentata se non fosse che l'argomento mi interessava. E soprattutto la preside stava per fare il mio nome davanti a tutti e non sarebbe stato proprio il massimo farsi trovare addormentata.

-Inoltre ho pensato che sarebbe bello organizzare delle feste nelle occasioni speciali e ad occuparsi di questo dovete essere proprio voi. Io invito Sasha Wilkinson ad alzarsi e vorrei che lei, la ragazza che mi ha convinta, si occupi di formare un gruppo che la possa aiutare in questo compito. Se volete partecipare potete riferirlo ai professori che vi daranno anche maggiori informazioni sui club.

Non riuscivo a crederci...lo aveva fatto veramente. Aveva davvero fatto il mio nome davanti a tutti. Tutti si erano girati a guardarmi! Dio che imbarazzo. Non poteva stare un po zitta?

Nonostante tutto, dopo il suo mega discorso stile Presidente degli Stati Uniti andai da lei, la ringraziai e le dissi che mi sarebbe piaciuto molto organizzare degli eventi qui a scuola...insomma cose del genere.

Non mi dispiaceva affatto aver ricevuto un compito così, ma sapevo che sarebbe stato molto impegnativo.
Oggi però ero di buon umore e pensai che darmi un po da fare mi avrebbe resa ancora più attiva.

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