Cosa ne pensate come inizio? Aspetto con ansia vostri pareri.
Bene ora vi lascio alla nostra Erika, alla quale ne capiteranno di cotte e di crude.
Buona letturaCome dire, per svegliarmi la mattina non basterebbe l' eruzione di un vulcano a tre metri da me...ma quando sei in un letto caldo a metà settembre a Seattle, la voglia di alzarsi si riduce alla possibilità della distanza del cielo fino al nucleo della terra.
Tutto procede bene, fino a quando quello strumento del male, chiamato più comunemente sveglia non inizia con il suo suono fastidioso...
"altri cinque o trenta minuti..."
Allungo un mio braccio nel vuoto per trovarla e quando l'ho fatto, questa cade a terra.
Le mie preghiere in egiziano non sono bastate per farla rompere, quel oggetto del male è ANCORA funzionante, maledizione!
Dopo aver perso le speranze di un miracoloso fulmine sulla sveglia, rotolo con il sedere per terra e cammino a occhi chiusi fino al bagno che c'è nella mia stanza, sbattendo con la testa contro la porta.
"santissima porta...chi l'ha chiusa a questa?!"
Ora parlo anche con le porte...brava Erika complimenti, la tua sanità si sta scavando la fossa da sola.
Mi tolgo la maglietta fregata a mio padre che mi arriva fino a sotto il sedere, dato che io sono una nana e senza guardarmi allo specchio per evitare eventuali infarti, entro nel box doccia.
Peccato che sia daltonica di prima mattina e scambio il blu per il rosso e il contatto con l' acqua gelata mi fa scattare sull'attenti...si può sapere perché il karma c'è l'ha tanto con me? Eppure non mi sembra che io sia stata crudele fino ad oggi.
Dopo la mia "rilassante" doccia, torno in camera, sentendo un dolce profumo venire dal piano di sotto...devo muovermi se voglio battere mio padre!
Indosso un paio di pantaloni neri che risultano un po' troppo larghi, ma sono pur sempre comodi, una maglietta bianca a maniche corte della monster e una felpa imbottita con cappuccio.
Asciugo velocemente i miei capelli, ormai lunghi fino al sedere e li sistemo in un tuppo disordinato per il momento.
Le mie vans sempre nere e via per la montagna di crepes che mia madre sta preparando.
Apro la porta e in quel momento mio padre è uscito dalla sua stanza con il suo completo elegante anche se privo di giacca prima di andare a lavoro. Sento solo io la musica wester di quando due tipi si stanno per sparare?
"figlia..."
"padre..."
"Le crepes saranno tutte mie!!!"
"scordatelo vecchietto!"
Adesso essere nana non è tanto male, visto che riesco ad infilarmi prima di lui per scendere le scale, peccato che debba fare più passi di mister irlandese!
Alla fine arriviamo a tavola insieme, ma con uno sgambetto vedo che cade a rallentatore gridando "nooo" ad un passo dalla Torre di crepes.
"Buongiorno i miei bambinoni"
"giorno mamma!"
"giorno moglie..."
"rotto qualcosa Patrick?"
"solo il mio orgoglio per aver perso contro mia figlia"
Che nel frattempo questo soggetto si è appropriato della torre di crepes, mentre papà mi guarda con gli occhi da cucciolo...maledetto!
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Innamorata del mio peggior nemico (In revisione)
RomanceLei, Erika McCarthy, dopo lunghi anni di prese in giro, si trasferisce in un'altra città con la sua famiglia. Vuole dimenticare il suo periodo oscuro e cacciare gli artigli dopo molto, anche se preferisce rimanere nell' ombra e non attirare attenzio...