Vi prego di leggere l'angolo autore alla fine.
Ok, baciare Antoine è stato...bellissimo, stupendo, magnifico? L'unica cosa che so è che mi ha fatto stare veramente bene.
Ora ci siamo appena staccati e lui ha appoggiato la sua fronte sulla mia, sorridendo e facendo così sorridere anche me.
-Vieni con me- Dice.
-Emm...dove?- Chiedo sconcertata.
-Sorpresa...-
Sbuffo.
-Sai che non ho mai amato le sorprese?- Mi guarda sconvolto e io gli rido in faccia.
-Dai Mr Griezmann, mi conduca nel posto da lei prediletto- Dico con fare teatrale e lui risponde altrettanto teatralmente.
-Mi conceda la sua mano demoiselle- Mi allunga la sua mano e io prima di afferrarla faccio un inchino. Poi la intreccio con la sua.
Stiamo salendo una collinetta.
-Grizi, ascolta, in questi giorni non mi sono sentita con Torres perché temevo che mi convincesse a parlare con te. Domani posso venire all'allenamento con te e fargli una sorpresa? Si è rivelato un vero amico, mi è stato accanto quando avevo avuto le discussioni con te e non si merita il modo in cui l'ho trattato- Gli chiedo timidamente.
-Certo piccola, ma, sentiamo un po', cosa ti ha convinto a venire da me?- Sorride.
Io mi fermo in modo che anche lui si blocchi. Lui si gira e lo fisso intensamente negli occhi prima di iniziare a parlare.
-Il mio cuore. Solo ed esclusivamente il mio cuore. Quando Paul mi ha detto che per lui la Juve è stata come una vacanza perché lui sa quanto ci tengo a quella squadra, quanto gli ha dato. E' come se mi avesse detto che io ero un'amica occasionale; perché, si sa, molto spesso le amicizie estive sono destinate a rimanere solo estive. Ecco, dopo quelle parole sono uscita di casa e ho sentito il bisogno di starti accanto-
-Tu non sei un'amica occasionale, tu sei l'amica che tutto il mondo vorrebbe, quella che quando non c'è si sente la sua mancanza-
-Tesoro bello, sai cosa odio?- Chiedo avvicinandomi pericolosamente al suo viso.
-Mmmm...no, cosa?- Domanda con un sorrisetto malizioso avvicinandosi anche lui.
Sposto la mia bocca al suo orecchio sinistro e gli sussurro:
-Le frasi fatte- E sorridendo gli riprendo le mani e questa volta lo tiro io per il mio primo tratto della collinetta.
-Uhh, comunque ho seguito il tuo consiglio-
-Ovvero- Mi domanda.
-Ho pensato prima a me stessa-
-Brava la mia piccola- Mi da un bacio sulla guancia e riprende il comando.
Dopo circa 5 minuti siamo giunti in cima e...wow, non avevo mai visto così tante stelle in vita mia.
-Fammi indovinare: questo è il tuo posto segreto-
-Acuta la ragazza-
Gli sorrido, mi sdraio e torno a guardare il cielo. Lui fa la stessa cosa e si posiziona a fianco a me.
-Sai, quando ero piccola ho sempre sognato che qualcuno mi regalasse una stella; che una stella portasse il mio nome-
-Io invece è da quando sono diventato famoso che sogno che una ragazza mi guardi come si guardi una stella- Mi dice.
-In che senso?- Gli chiedo senza smettere di fissare il cielo.
-Nel senso che tutte le persone quando guardano le stelle sono più vere, più loro stesse e hanno uno strano luccichio negli occhi. Ormai ho imparato a riconoscere le persone false da quel luccichio; se non lo hanno è perché: o se ne fregano o mentano-
-Io invece faccio di tutto per credere alle persone e ovviamente poi mi ritrovo ad essere tradita: sia fisicamente che sentimentalmente- Penso alle sue parole e a tutte le volte che NON ho visto quel luccichio negli occhi.
-Ci speri ancora?-
-A cosa ti riferisci?-
-Speri ancora che qualcuno ti regali una stella?- Mi domanda.
Sospiro.
-Ormai ho smesso da tanti anni di sognare. Non ha senso-
-Tutto ha un senso, Francesca. Anche quando crediamo che qualcosa sia insensato, qualcosa sotto c'è. Perché hai smesso di sognare?-
-Io ho smesso di sognare perché l'unica cosa che sognavo era avere la mia famiglia ancora a lungo: invece se ne sono andati. Io ho smesso di sognare perché l'unica cosa che sognavo era avere qualcuno che mi amava per quello che ero: invece l'unica cosa che voleva era quello che avevo. Io ho smesso di sognare perché ho ormai paura che sogno voglia dire sofferenza-
Antoine si alza in piedi e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi e mi abbraccia. Mi stacco dal suo abbraccio e lo guardo negli occhi: ecco, ora lo vedo, quel luccichio di cui mi ha parlato prima, solo che non sta guardando le stelle, sta guardando me.
Si avvicina e mi bacia lentamente. Dopo qualche minuto si stacca e con la sua fronte attaccata alla mia e in un sussurro mi dice:
-Ti prego, torna a sognare con me. Ti prego, torna a sognare per me; ma soprattutto: ti prego, torna a sognare per te stessa-
ANOGOLO AUTORE
Sono tornata. Questo capitolo lo voglio dedicare a tutte le persone colpite dal terremoto; ai parenti delle vittime: non smettete di sognare, perché non è questo quello che la morte di amici o familiari voleva provocare. Loro vi vogliono vedere andare avanti, vogliono essere orgogliosi di vedervi inseguire e acciuffare i vostri sogni più nascosti: dovete farlo anche per loro. E a tutte voi, care lettrici, volevo dirvi di non dare nulla per scontato, di accettare quello che la vita ha voluto per voi: perché come questa vi ha dato tutto, sempre questa ve lo può togliere in un secondo.
Donare al 45500 non è un obbligo, ma un simbolo di fratellanza.
Francesca
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LA VITA E' UNA PAZZIA CONTINUA // Antoine Griezmann
FanfictionCosa non capisci della parola LEVATI?!? Sarò francese ma l'italiano lo parlo come fosse la mia lingua madre. Bene, allora levati. Ammisi esasperata dandogli le spalle. Lo sentii andarsene, ma prima mi sussurrò all'orecchio: Sicura vuoi che me ne v...