Mancanza

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Avviso prima di cominciare: questo capitolo non sarà molto lungo e il narratore sarà esterno

P.S.: Nella foto c'è Luca Vettori; opposto della nazionale italiana e di Modena (interpreta il mio amico d'infanzia)

Appena vide il suo amico Francesca gli saltò addosso e lo abbracciò. Lei e Luca si conoscevano dai tempi delle elementari e non si erano più staccati. Quando stava per iniziare la prima superiore si dovettero dividere perché Luca poteva realizzare il suo sogno: giocare in una squadra professionista di pallavolo; quello sport era gran parte della sua vita, ma inizialmente soffrì molto la distanza dalla sua unica amica. Lei ogni qual volta poteva andava sempre a trovarlo e lui era sempre più felice; ci teneva a lei, era la sola che gli diceva le cose in faccia: se giocava da scazzato riceveva degli sguardi fulminanti, se giocava bene gli faceva i complimenti e se ce ne era bisogno dava anche qualche piccola sberla. Luca era felicissimo perché anche la sua amica aveva realizzato il suo sogno: entrare a far parte della Juventus. Ancora ricorda due martedì fa mentre stava guardando la semifinale di Champions con gli altri della nazionale. Appena l'ha vista fare il secondo di Allegri non è riuscito a reprimere un grande sorriso tant'è che molti lo guardavano stranito; fu a quel punto che Matteo gli chiese se era proprio Francesca, l'aveva vista tante di quelle volte che anche lui si era affezionato alla ragazza. Luca non rispose, fece solo un cenno con la testa mentre i suoi amici lo guardavano con faccia maliziosa. A fine partita tutti la volevano conoscere, soprattutto Giannelli che era ed è tuttora  tifoso della Juventus. Anche Francesca era emozionatissima di vederlo. Ormai erano passati 3 mesi dall'ultimo incontro per vari motivi: il primo dei quali gli esami di lei. Sciolse l'abbraccio solo per correre fuori dall'hotel e vedere se Grizi c'era ancora. Si sentiva uno schifo; lo aveva trattato malissimo e lui invece gli ha fatto l'unico regalo che desiderasse da tempo. Come faceva a sapere di Luca? Più di tanto non le importava; in quel momento voleva solo abbracciarlo, abbracciarlo forte e averlo vicino. Solo una volta Francesca provò questi sentimenti e finì male, per questo aveva molta paura, ma al momento voleva solo ringraziarlo. Si guardò attorno ma non vide nessuno, sorrise però, come se lui la stesse guardando e rientrò. Il fatto è che Antoine la stava realmente guardando: era nascosto nel buio dietro all'hotel e appena la vide voleva correre da lei, ma no, quello non era il momento, doveva godersi la serata con Luca, lui non doveva impicciarsi. Paul doveva raggiungerlo di lì a pochi minuti. Il centrocampista arrivò un minuto dopo e abbracciò subito il suo migliore amico, era da tanto tempo che non vedeva Francesca così felice e lui sapeva che gran parte della sua felicità non era dovuta all'arrivo di Luca ma bensì a Griezmann. Quando quel giorno le disse che aveva in mente qualcuno di cui si poteva innamorare stava parlando proprio del suo amico francese, infatti, nel momento in cui scoprì della scommessa ci rimase molto, forse troppo male, ma sapeva che avrebbe rimediato, lo conosceva troppo bene. Paul ,vedendo Antoine davanti a lui tutto sorridente, non potè fare a meno di pensare che aveva fatto la scelta giusto: quei due erano fatti l'uno per l'altra. In discoteca era rimasto nascosto per un'ora a guardarli e vedere come andava, quando notò che tutto procedeva come il dovuto andò a ballare con una ragazza conosciuta qualche minuto prima. Francesca e Antoine si completavano a vicenda. Quando si guardavano negli occhi non riuscivano a non sorridere, anche quando uno vedeva l'altro felice non potevano non sorridere alla scena. Erano come due calamite; Paul era pronto a scommettere che Francesca avrebbe provato ad allontanarsi per paura dei suoi sentimenti, ma era altrettanto sicuro che Antoine sarebbe andata a riprendersela perché ormai la felicità di uno dipende dalla vicinanza dell'altro e questo non sarebbe potuto cambiare. Ormai erano rinchiusi in una gabbia, potevano stare bene solo vicini. Questo preoccupava Paul perché in ogni caso abitavano in Stati diversi, non in città, ma proprio in Stati diversi ed entrambi avrebbero sofferto, ma qualcosa si sarebbero inventati. Il centrocampista prime di rientrare in hotel e lasciare l'attaccante libero lo ringraziò di nuovo e gli disse che era certo del fatto che Francesca si stesse innamorando di lui, ma doveva fargliela proprio quella domanda: chiese ad Antoine se a lui, lei piaceva. Il ragazzo rispose di no. Gli disse che a lui Francesca non piaceva, era invece convinto di essersene innamorato.

LA VITA E' UNA PAZZIA CONTINUA // Antoine GriezmannDove le storie prendono vita. Scoprilo ora