Mi sveglio con la bocca impastata dal sonno, la luce che filtra dalla grande vetrata nella stanza mi mostra che la giornata è meravigliosa fuori,mi stiraccio bene nel grande letto comodo che frequento da due giorni, mi guardo intorno notando di essere sola in quella grande stanza, sono solo coperta da un leggero lenzuolo bianco. Niall non c’è.. Mi metto seduta e non trovando i miei panni mi attorcino attorno al corpo il lenzuolo che avevo sopra. Mi guardo velocemente allo specchio e do una sistemata ai mie capelli scomposti. Decido di scendere per vedere se c’è traccia del biondino, a piedi scalzi e molto lentamente mi dirigo nel grande salone della villetta e mi si para davanti agli occhi lui, è sul davanzale della finestra poggiato con la schiena su un lato e fuma una sigaretta. –Buongiorno dormigliona!- Mi sorride dolcemente mentre si volta a guardarmi. Mi avvicino a lui. –Buongiorno, ma che ore sono?- Domando strizzando appena gli occhi, i miei occhi ancora non sopportano bene la luce. –Mmm.. le undici e mezzo!- Dice guardando l’orologio. –Ah! Perché non mi hai svegliato?- Gli domando, prende un tiro di sigaretta per poi sputare una nuvola di fumo fuori. –Perché dormivi così bene!- Fa spallucce. Spegne la cicca nel posacenere poggiato sul davanzale e scende chiudendo la finestra. E’ già vestito e sembra che sta per uscire. –Faith, io adesso ho da fare.. tu preparati, fa come fossi a casa tua, ti ho preso un completo pulito è sulla sedia della camera. Ci vediamo dopo ok?- Dice tutto d’un fiato arrivando all’ingresso di casa, dove prende le chiavi sul mobile e gli occhiali da sole che si infila. Lo guardo perplessa.-Un completo nuovo? Eh scusa ma dove vai?- Domando reggendomi saldamente il lenzuolo addosso, lui sorride evidentemente della mia faccia perplessa. –Si, sono uscito e te l’ho comprato, quello di ieri lo laverà Jane, poi te lo farò riavere.. Ah e ho comprato anche la colazione è dillà in cucina.- Poggia una mano sulla maniglia della porta e apre. ‘Ma chi è Jane?’ Lo fermo. –Niall!- Si volta, è stranamente felice, forse per il sesso della notte precedente. –Dove vai? Non mi hai risposto.- Improvvisamente diventa serio, e capisco subito. –Non puoi venire Faith! Passo dopo preparati, ho da fare delle commissioni.- Mi liquida al volo. –Ma io voglio venire!- Ribatto ferma sistemandomi bene il lenzuolo sopra il seno, sorride ancora, si avvicina un po’ a me e mi sussurra un –NO!- secco, poi mi da un bacio a stampo e se ne va chiudendo la porta bianca dietro di se. ‘Ha scartavetrato tre quarti di coglioni!’ Sbuffo sonoramente e mi volto per andare in cucina, ma una strana figura si è materializzata dietro di me. Una signorotta con un grembiulino nero e bianco, i capelli biondi e corti, avrà una cinquantina di anni. –Oddio!- Grido portandomi una mano sul cuore, lei sussulta dallo spavento. –Scusi signorina Faith! Non volevo spaventarlas ono Jane..- Mi tende la mano che afferro, mentre con l’altra tengo il lenzuolo saldo sul mio corpo nudo. –Sono la domestica del singorino Niall!- Mi sorride amabilmente.-Oh! Capito..-
-La colazione che le ha portato è sul tavolo della cucina, ben riscaldata!- Mi liquida con questa frase sparendo al piano di sopra. Mi dirigo in cucina.. dove la penisola centrale è ben apparecchiata, sembra per non si sa quante persone e invece solo io devo fare colazione, mi siedo su uno sgabello, e davanti a me ho cornetti di tutte le specialità, caffè e latte di Sturbucks, pancakes, succo di mango, e pane con burro d’arachidi. ‘Vogliono farmi venire il diabete?!’ mentre mangiucchio qua e la mi domando di Niall, è un vero mistero quel ragazzo, non avevo mai capito di Jane, questa villa poi? Si va bene spaccia, fa quello che fa.. e i genitori? Ci sono milioni di domande che mi tormentano e che sicuramente devo fare al biondino. Improvvisamente avvampo ripensando a Jane, non l’avevo mai vista e se invece è sempre stata qui? E ieri ha sentito tutto? Porca miseria. Mi passa la fame dopo aver mangiato un cornetto, bevuto il caffè e assaggiato i pancakes. Cosi decido di dirigermi in camera per sistemarmi e uscire, c’è una bella giornata.. ma mentre attraverso la casa, per metà solo da me conosciuta decido di fermarmi in qualche stanza, così per curiosare.. insomma c’erano stanze che avevo visto solo ed esclusivamente chiuse e non era capitata occasione per dare un’occhiata. La prima porta del secondo piano è un bagno, quello principale da me già visto, apro la secondo ed è una camera da letto, il colore che padroneggia la stanza è il verde, un verde scuro, è una stanza degli ospiti, è molto vuota e poco arredata, così la seconda dopo.. e quella ancora. Poi c’è quella di Niall, e la stanza armadio. Salgo al terzo piano, e ci sono altre stanze con mia grande sorpresa, ne apro una e mi si para davanti agli occhi una meravigliosa librerai.. ‘Da quando Niall legge?’ In effetti è mezza vuota, una parte di parete è coperta dalla libreria in legno, meravigliosa, sfioro con le dita ogni libro presente, annuso il profumo delle copertine.. amo leggere. Mi volto e l’altra parete è piena di dischi, dischi di tutti i generi, delle grandi band, solisti, cantautori che hanno fatto la storia della musica, al centro della sala c’è una specie di salotto in vimini per sedersi e il tavolino centrale. Musica e Lettura, le due cose più belle. Abbandono la stanza per dirigermi alla seguente che ancora una volta tratta di musica.. è enorme e dentro ci saranno almeno tre chitarre, giradischi, microfoni di tutte le generazioni, cuffie di tutti i modi, mixer e così via, deve essere una stanza insonorizzata. Ci sono strumenti musicali e qualunque cosa rimandi alla musica.. bella davvero, mi avvio alla terza ed ultima stanza che sembra in fase di lavoro.. non è completa, sembra un mega sgabuzzino. Richiudo subito. Mentre mi rigiro per tornare giù, noto una scala di legno. ‘Un quarto piano?’ i miei occhi non ci credono, decido di salire ancora, le scale sono strette e alte, sono ancora a piedi scalzi e il legno sotto di me è freddo e liscio. Apro la piccola porticina bianca davanti a me e mi si apre davanti un terrazzo mozzafiato.. non lo avevo notato. E’ grande pieno di fiori e alto, si può vedere il mare da lì, c’è un salottino in legno delle sdraie particolari.. una piccola fontanella in marmo. ‘impossibile!’ Questa casa non finisce mai.. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dal piacevole venticello che sbatte sul mio viso e sulle spalle nude.. il sole è caldo, la giornata meravigliosa, estate. Il profumo di fiori pervade le mie narici. –Sembri un angelo!- Quella voce alle mie spalle, mi giro di scatto e lui è lì davanti a me, ‘E io sembrerei un angelo?’ i raggi del sole lo illuminano, il vento scompiglia appena i suoi capelli, il suo sorriso risplende e gli occhi, bhè quelli fanno invidia anche al cielo, sembrano loro dargli colore.. –Già sei qui?- Domando.. –Si, ho fatto! Volevo passare del tempo con te, e comunque è passata un’ora.. –Mi sorride. –Sei tu quella che ancora non è pronta, perché si è messa a vagare per casa mia..-
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Ti amo o ti ammazzo || n.h
FanfictionSe il pericolo è droga, ne diventerò dipendente. Se la paura è adrenalina, ne sono scossa. Se la sfida è rischiare, ho poche probabilità. Se è follia, allora sono una folle. Se è essere matti, allora sono da rinchiudere. Perché sono uscita dalla mon...