12. -HELP -

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Chapter 12

- HELP -

-Sapevi che Niall non riesce a guardarmi negli occhi quando lo facciamo, perché pensa a Cindy?- Sono stra fatta sul divano in pelle della stanza rossa, guardo un punto fisso nel vuoto dopo aver riso a lungo. –No..- La voce calda di Zayn si smorza dalle risate di qualche minuto prima e risponde quasi in un sussurro, ha lo sguardo fisso su di me, sdraio le mie gambe sulle sue e mi metto comoda, poggio la testa sullo schienale del sofà, e lo guardo intensamente. –Mi dispiace.- mormora ancora, tenendo gli occhi da cerbiatto nei miei, faccio spallucce. –E’.. e’ una sensazione bruttissima, io non so se prenderlo come complimento o no, il fatto che gli somigli!- Bisbiglio preoccupata. –Non le somigli, non dare retta a queste stronzate Faith, voi siete diverse!-

-Sei l’unico che lo ha detto!- Rispondo rassegnata. –Perché sono l’unico che ancora ci vede.. e Cindy ti somiglia si ma di poco.. nei modi di fare, ma era un’altra storia. Tu si te stessa e basta.- Mi consola, piego le labbra in un sorriso, non avrei mai creduto di affezionarmi così a Zayn. –Perché non ci parli con Niall, intendo di questo.. so che una volta te lo avrebbe detto, perché.. ecco.. non tornate quelli di un tempo?- Zayn sospira pesantemente e stavolta gira lo sguardo da un’altra parte prima di rispondere. –Mi manca sai..- mormora. –Mi manca davvero il nostro rapporto, ma lui è lontano, è da un’altra parte, non è il mio Niall.. quel piccolino biondo di un tempo. E’.. non so cos’è, è tutto confuso, e so che ha troppi problemi, non voglio essere un altro.- Si confessa davanti a me, e sembra disperato come se non avesse modo di fare qualcosa per cambiare la situazione. –Io invece penso che tu saresti un’ottima soluzione sai Zayn..- Apro bocca per parlare e scatta il viso verso il mio. Mi guarda perplesso. –Tu potresti davvero aiutarlo!- Annuisco sorridente, lui ricambia il sorriso. Mi alzo in piedi e gli schiocco un bacio sulla guancia per poi uscire di lì. Appena chiudo la porta dietro di me, una figura alta e imponente si para davanti ai miei occhi, sorride smagliante. –Harold!-

-Non chiamarmi così- Fa una smorfia. –Ok, Haz, dove vai?!- Domando.. –A fare qualche giro, vieni?!- Mi domanda sorridente, ricambio e annuisco, non ho nulla da fare.. ho bisogno di non pensare. Saliamo sul suo macchinone che sfreccia velocemente sulle autostrade della California, in una assurda mattina di Agosto, il caldo lancinante sulla palle, il sole brucia e filtra l’auto nera dove siamo dentro.. l’odore di sabbia e creme solare invade l’aria, sarebbe un giorno perfetto per stendersi sulle sabbie bianche di Malibù. Ci dirigiamo a Sud Della California in silenzio c’è solo una dolce canzone cantata da Ed Sheeran che ci culla, sono completamente abbandonata al sedile in pelle che sento aderire sotto le mie cosce nude, ma non mi interessa, il mio sguardo è volto fuori dal finestrino e un flusso di coscienza è nella mia mente. –Fai.. ?- Harry attira la mia attenzione, scatto lo sguardo su di lui che mi guarda velocemente e poi riporta lo sguardo sulla strada. –Cos’hai?- Mi domanda perplesso. –Perché?- Domando a mia volta, non staccando lo sguardo dalla sua figura eretta al volante. –Non sputi mai, oggi sei silenziosa.. la tua curiosità dov’è finita?- Sorride amorevolmente mentre mi prende in giro. –Se sai dirmi perché il mio ragazzo si comporta così.. allora risolvi il mio più grande dubbio.- Rispondo riportando lo sguardo sulla strada. –Faith.. Niall.. lui.. non fa per te!- Quelle parole provocano nel mio stomaco un senso di vuoto allucinante, quasi una morsa. –Che significa?- Domando incredula. –Che non vai bene, lui ha troppi problemi e trascinerà te con lui..- Risponde di getto, neanche mi guarda, imbocca l’uscita e entriamo in città, lo scruto attentamente.. 'Perché dice quelle cose, e perché fanno così male come se fossero vere?' –Harry, tu non sai niente.. non puoi parlare!- Dico rassegnata, lui non può capire. –Non posso parlare?! Sei tu qui quella che non sa niente, Niall è il mio migliore amico..-Lo interrompo bruscamente. –A me non sembra proprio!- Dico severa. –Non mi sembra che siete così amici visto come vi trattate, visto che nessuno di voi ha tentato di aiutarlo come si deve, a me non sembra perché non sei tu quello che ci scopa e non ti guarda neanche negli occhi, non sei tu quello che nel letto non incroci le sue dita alle tue, non sei tu quello che vorresti aiutarlo ma non sai minimamente dove cazzo iniziare, vorresti semplicemente baciarlo e dirgli che ci sei, sei tu con lui ma lui ogni volta che provi a fare questo ti scansa, e cambia, e diventa un diavolo, e alza un muro per circondarsi, per difendersi, ma non capisce che da solo non ce la fa. Ok non sei tu!- Grido isterica. –No non sono io, ma anche io ci ho provato, anche io lo so cosa significa ok?- Grida a sua volta, ma non segue il mio discorso. -No che non lo sai, perché tu non sei una donna..-

Ti amo o ti ammazzo || n.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora