25.Lo scontro finale?!

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Chapter 25

Lo scontro finale?!

#Niall Pov.

 

Quando Faith alza i calzoncini di Zayn, il mio mondo crolla ancora. Quelli che vedo sono buchi, buchi di siringa, buchi di chi si fa di merda, buchi di chi si sta uccidendo. Non credevo di dover essere io un giorno quello che doveva salvare Zayn.. era sempre stato lui quello con la testa sulle spalle, quello che mi fermava, quello che mi conteneva e mi diceva dove sbagliavo. Lui era la parte razionale, lui era la ragione. E adesso? Perché? Cosa c’era di così

sbagliato? –Zayn..- Mormoro ancora sconvolto fissando quei piccoli fori, porto lo sguardo fino al suo viso ormai scavato, le mani e la gambe magre gli occhi grandi e contornati dalle occhiaie. – Fatevi i cazzi vostri!- Sbraita improvvisamente dando una spinta a Faith. –Giù le mani Zayn!- Ringhio a mia volta disgustato, andandogli vicino e puntandogli l’indice in viso. –Lasciami stare, non venire qui a farmi la paternale. Faccio quello che cazzo voglio e se mi voglio fare di merda mi ci faccio. Tanto tutto è una merda!-

-No, ma se vuoi ucciderti fa pure.. fa come vuoi. Non starò qui a pregarti di smettere, tanto tu sei un testone e farai comunque come vuoi. Ma allora esci da casa mia.- Grido disperato, sono arrabbiato e deluso da lui. Sgrana gli occhi, è la prima volta che gli dico di andarsene, nonostante tutto le volte l’ho accolto stavolta non lascerò che si uccida nella mia casa. Non glielo permetterò. Mi guarda offeso, cerco di non perdere il contatto visivo nemmeno per un secondo voglio fargli vedere quanto sono arrabbiato. –Ok, me ne vado. Fanculo!- Abbaia prima di uscire dalla cucina e scomparire da lì dentro, lasciando me e la mia ragazza soli. –Non dovevi cacciarlo..- Mormora lei.. –E cosa dovrei fare? Dimmelo tu no?- Sbraito ancora, non voglio prendermela con lei. Ma non so più cosa fare. –Non lo so, ma non questo.- Mi risponde prima di allontanarsi anche lei da me. Rimango solo in cucina così mi getto a peso morto seduto sulla sedia del tavolo e mi porto le mani alla testa. Sono in confusione, il mio gruppo si sta distruggendo ed io non so proprio più che fare. Devo risolvere tutto questo ma da dove inizio? Il bussare alla mia porta mi fa sobbalzare. Mi alzo disinvolto e di malavoglia arrivando all’entrata, quando apro la porta rimango sorpreso nel trovarmi Liam tutto sorridente davanti. –Ciao Compagno!- Scodinzola quasi nell’entrare in casa senza permesso. Lo guardo attentamente nei movimenti, non è lo stesso Liam. Da dove salta fuori tutta questa vivacità? –Che c’è Lee?- Domando mettendo le braccia conserte mentre lui comodamente si siede sul divano in pelle, come stessa a casa sua. –Allora quando il prossimo attacco?-

-Che intendi? Non ho nessuna mira..-

-Pensavo volessi farla pagare ai Russi. Quei bastardi!- Finge di essere arrabbiato con loro, pensa davvero di darmela a bere? Bravo come attore, sembra quasi reale, gli occhi scuriti per la rabbia, la fronte corrugata, i pugni chiusi quel filo di rabbia nella voce.. quasi quasi ci cascavo! –Sai che ci devo lavorare su, tranquillo la vendetta va servita fredda!- Mi siedo sulla poltrona davanti al mio amico, se lo posso definire così e cerco di capire a che gioco sta giocando. –Bhè ho delle informazioni. Sabato vogliono venire al tuo locale!- Si sporge appena in avanti poggiando i gomiti sulle ginocchia. –Come lo sai?- Domando imitandolo. –Lo so, lo so.. tranquillo! Che pensi di fare?- Domanda ancora, il suo sguardo luccica. Tu che pensi di fare bastardo? Il doppio gioco? Bene, non sai contro chi ti sei messo. –Penso che metterò molta sicurezza armata. E la prima cosa che va male, zompano tutti quei figli di puttana.- Rimango vago sul piano, che di certo non è questo.. troppo banale. –Io dico di farli zompare e basta, perché con una scusa non li portiamo dentro la stanza rossa o in cantina meglio..- Sembra davvero interessato alla cosa, sembra determinato. Bene, lo hai voluto tu Liam James Payne. –No, ti dico io cosa facciamo. Adesso li chiami, tu davanti a me e gli dici che vogliamo fare affari di nuovo. Gli dici che quei 30 milioni ci fanno gola e quindi gli diamo il doppio della robba al solito prezzo. Sabato. Al locale! Poi li trasciniamo in cantina dove c’è quello che vogliono.. una volta arrivati giù con te al seguito che li accoglierai, noi quattro staremo giù pronti con le armi e Bum, bum bum!- Piano inventato sul momento, sarà diverso questo è poco ma sicuro. –Mh. Potrebbe andare!- Si massaggia il mento mentre riflette. –Ovviamente in cantina solo io mi farò vedere, gli altri li assaliranno da dietro.- Sono bravo anche io a mentire vero? –Ci sto!- Mi fa l’occhiolino e tira fuori il suo cellulare. -Assicurati che portino i soldi con loro. Altrimenti mi incazzo, e fai la loro stessa fine!- Dico mentre mi tiro in piedi gettandogli un’occhiata minacciosa. Lo sento quasi tremare. –Certo! Mi servono quei soldi, mia madre ha un’altra cura il prossimo mese..- Mormora componendo il numero sul cellulare mentre io mi dirigo alla vetrina a prendere qualcosa di forte da bere. –Vaffanculo..- Sento gridare mentre sono sul punto di prendere l’alchool, mi volto verso le scale e quello che vedo è Zayn con la sua sacca che scende rapidamente seguito da Faith che tenta di fermarlo. –Zayn ragioni un attimo?- Grida improvvisamente lei afferrandolo per un braccio. Guerriera la mia donna, mi scappa un sorriso. Non teme più nulla, Zayn la guarda in cagnesco ma lei lo affronta da vera leonessa ormai. –No, tu e il tuo ragazzo fottetevi. Smettila con questa manie di salvataggio Faith.- Mi gusto la scena mentre sorseggio dal mio bicchiere di vetro del Wiscky. –Va via, bravo. Sei un codardo. Non ammetti che sei un tossico di merda senza palle. Dicevi tanto di Niall, ma tu sei peggio.- Gli sputa in faccia sentenze senza pudore. Mentre lui si scandalizza. –Troietta di merda. Credi di essere la Madonna? Maria Teresa di Calcutta? Credi che tutto sia facile nella vita? E’?- Gli grida in faccia lui. –E certo, che ne sai tu che la vita è una merda.. mica tuo padre e tuo fratello abusavano di te. Mica hai vissuto tu per anni dentro uno sgabuzzino abbandonato che puzzava, e abitato da topi. Mica eri tu quella che doveva spacciare per vivere. Mica sei tu quella che non abbraccia più le sue sorelle, non sa che fine ha fatto la madre. Mica tu sei stata qui tutti questi anni a vedere Niall rompersi passo dopo passo.. e non riuscire a fare niente! Mica tuo padre si è ripresentato ora dopo anni a dirti che tua madre ha un fottuto cancro e che probabilmente morirà, che tua sorella è diventata una zoccola, che tuo fratello sta dentro e è venuto a chiederti se gli dai dei soldi perché lui non sa come vivere, ah dimenticavo è un ubriacone di merda tuo padre vero? Allora se permetti voglio per un secondo, per qualche ora sentirmi bene e lo faccio. Perché quella robba è l’unica cosa che mi fa stare bene in questo momento.- Quelle confessioni, sono quelle che ci lasciato tutti basiti in silenzio. Perfino Liam che fino ad ora era occupato al telefono dopo aver attaccato si è gustato la scena, e è rimasto immobile vicino la finestra. Perché? Io quelle cose non le sapevo.. nessuno probabilmente le sapeva. Faith deglutisce faticosamente non sapendo cosa dire, ed io mi sento impotente. –Perché non mi hai detto niente?- Domando improvvisamente avvicinandomi. –Che cazzo vuoi che ti dicevo? Non sono io quello che ti doveva salvare, non sono io quello serio? Ciao Niall, sai che ora ho dei problemi anche io? Anzi li ho sempre avuti.. a dimenticavo quel cane di mio padre si è ripresentato.-

Ti amo o ti ammazzo || n.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora