13. Let's Try.

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Se non commentate alemno in 5 non vado avanti !!

Chapter 13

Let's Try.

-Dichiaro l’imputato Harold Edward Styles colpevole, per possesso di 500 grammi di cocaina. Condannato a 9 mesi di arresti domiciliari nei quali si impegnerà nei lavori pubblici, e 2 anni di condizionale, nei quali se il condannato commetterà ancora un reato, riceverà una pena con arresto immediato. La sentenza è chiusa.- Quel martelletto battuto su quella grande scrivania di legno ripetute volte, quel giudice serio vestito di nero, quella grande aula piena di gente. Infondo gli è andata bene, poteva finire dentro per spaccio.. ma le prove erano troppo poche perché accadesse, in mano aveva solo 500 gm di coca, che ha dichiarato essere di uso personale. Ora dovrà lavorare gratuitamente 9 mesi, stare in casa senza uscire 9 mesi, e per due anni non potrà fare nulla di quello che faceva, magari metterà la testa a posto.. che ne sarà di lui? E del gruppo? Un flusso di coscienza pervade la mia mente come non mai, Niall è nervosissimo gli altri sembrano più tranquilli. –Avevo poche prove Horan, mi basta poco e vi sbatto tutti dentro!- Quella tremenda voce risuona nelle mie orecchie sbattendo sui timpani e interrompendo i miei pensieri. E’ Lincol, Jhon Lincol.. commissario del dipartimento di polizia, da la caccia ai ragazzi da tempo ormai, ma ancora sono troppo poche le prove per far chiudere baracca e burattini ai ragazzi, che non ne hanno la minima intenzione. –Sogna Lincol, ti piacerebbe da morire!- Si alzai in piedi Niall, mettendosi all’altezza dell’uomo davanti a noi. –Tanto Harry è stupido, non è furbo come voi, ci cadrà questi due anni e lui finirà dentro, poi piano piano scoverò i punti deboli di ognuno di voi- Indica uno ad uno i ragazzi seduti accanto a me. –E vi chiuderò in una cella senza acqua ne luce.- Ringhia prima di girare i tacchi e andarsene, mi vengono i brividi, so che quello che fanno non è nulla di giusto.. ma non riesco a immaginare più la mia vita senza loro, e basterebbe un solo errore piccolo, un’insulsa prova per sbatterli dentro. Guardo Niall in cerca di rassicurazioni, ma non le vedo i suoi occhi sono ghiaccio gelido all’ombra, da quando è accaduto di Harry lo sento distante ora che ho più bisogno di lui. -Mi dispiace ragazzi, tranquilli 9 mesi e siamo di nuovo in pista, voi non abbassate la cresta mi raccomando!- Harry ha dieci minuti per salutarci, si avvicina a noi sforzando un sorriso, leggo negli occhi di tutti i ragazzi tristezza assoluta.. –Possiamo venirti a trovare?- Domando ingenuamente, e speranzosa. –Si, ma uno alla volta e non per più di tre ore al giorno!- L’avvocato di Harry si materializza dietro di lui. –Mi raccomando, non fate cazzate.. ho lottato per farvelo andare a trovare, ma non sgarate di una regola o saranno guai, niente droga dentro casa di Harry, non più di una persona..-

-Va bene Jared, grazie!- Niall stringe la mano all’avvocato che sorride debolmente. –Allora nessuno di voi mi saluta come si deve? Un abbraccio dal vostro Haz?!- Harry cerca di fare il simpatico, allarga le braccia e io mi ci fiondo dentro, stringendolo più forte che posso.. sono piccola e indifesa sotto le sue ali protettrici, quelle lunghe braccia piene di tatuaggi, il suo petto scolpito, il suo profumo inteso lo inspiro forte come per portarlo con me, prevedo 9 lunghi mesi.. anche se è poco che ci conosciamo si è fatto voler bene da subito, sono troppo affezionata a lui per essere tranquilla adesso, il solo pensiero di non trovarlo in giro a fra qualche guaio mi distrugge. Piango un po’ sulla sua camicia bianca, e dopo decido di lasciare spazio ai suoi amici, mi lascia un debole bacio sulla fronte e mi scanso. Louis anche viene avvolto tra le sue braccia, la loro differenza d’altezza è dolcissima, sono così carini. E’ il turno di Liam che gli scompiglia i ricci per poi abbracciarlo. –Sei un disastro l’ho sempre detto!- Mormora Zayn avvicinandosi all’amico con le lacrime agli occhi. Harry gli sorride, ma non uno dei suoi soliti sorrisi.. uno più profondo come se per un secondo quella frase lo portasse indietro nel tempo. –Non farti tatoo senza di me, aspettami ok?- Gli dice Harry prima di abbracciare il moro, che gli mormora nell’orecchio un si, per poi dargli un piccolo bacio sulla guancia. Niall guarda a terra, non alza gli occhi sul riccio che cerca insistentemente il suo sguardo, dondola sui talloni.. –Niall?- Il ragazzo dagli occhi verdi lo chiama. Quando Niall alza gli occhi sono contornati di rosso fuoco, sta piangendo. –Non mi saluti?- Sussurra quasi Harry avvicinandosi al biondino. –Non voglio salutarti..- Piagnucola Niall. –Ehy fratello ci vedremo lo stesso.. poco ma lo faremo!- Lo rassicura Harry ormai davanti a lui, poggiando una mano sulla sua spalla. –Passerai 9 mesi dove uscirai solo per lavorare, senza ricevere un fottuto stipendio, e prendere aria sul balcone di casa.. ci vedremo? Maledizione è tutta la mia vita che la passo con te, come posso accontentarmi di 3 ore al giorno, per turni oltretutto quindi saranno 3 merda di ore a settimana?- Niall è nervoso, e le lacrime ricoprono il suo viso involontariamente, tira su con il naso e Harry gli sorride debolmente prima di stringerlo forte e mormorargli un –Ti voglio bene.- Niall si aggrappa a lui come un Koala, un cucciolo indifeso al quale stanno togliendo la madre, sembra quasi che in quella situazione sia Harry ad essere più grande e a dover prendersi cura di lui. Mi si stringe il cuore nel vederli così.. –Perché non stai mai attento quando fai le cose, maledizione!- Gli dice Niall una volta staccato dal riccio, dandogli un debole colpetto sulla spalla, come rimprovero.. adesso la situazione si è ribaltata di nuovo, Niall è il grande che cerca di proteggere l’amico che si fa piccolo sotto quell’accusa. –Mi dispiace Niall, ti deludo sempre.. ma giuro che non vorrei farlo, io ci provo! Anche per Faith, non prendertela con lei.. anzi forse è grazie a lei che sono ancora vivo, davvero!- Niall mi lancia un’occhiata rapida, i suoi occhi bellissimo rovinati dalle lacrime, riporta lo sguardo a Harry e apre bocca per parlare.. –Ci vediamo presto!- Gli dice solamente, e aspettiamo che Harry venga portato via con la volante a casa sua.. lo vediamo salire e allontanarsi quasi in fretta, e un pezzo del puzzle si stacca.. ci dirigiamo nell’auto di Niall tutti silenziosi, ed è angosciante quell’assurda sensazione. Il mio cellulare squilla, guardo chi è, è lui ormai da una settimana, mio padre mi chiama insistentemente ma non voglio sentirlo.. cosa gli direi mai? Trecy gli avrà detto tutto. E’ meglio così, voglio sparire dalla sua vita, non voglio creargli danni. Accompagnamo i ragazzi ognuno alla propria casa, per poi dirigerci in quella di Niall, quel tragitto che sembra non finire mai.. una situazione imbarazzante e assurda, non mi parla, ne mi guarda, fa così ormai da giorni e questa situazione non la reggo più. –Chi è che continua a chiamarti insistentemente?- La sua dolce voce, roca per il pianto mi risveglia dai pensieri.. finalmente mi dice qualcosa, anche se non si è voltato a guardarmi nemmeno un secondo, ha gli occhi fissi sulla strada, una sola mano sul volante, spalle rigide aderite al sedile, occhiali scuri e labbra screpolate per il pianto. –E’ mio padre!- Mormoro girandomi per vederlo. –Perché non rispondi?-

Ti amo o ti ammazzo || n.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora