22.-You're my person!-

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Chapter 22

-You're my person!-

Non posso non combattere più,

non posso abbandonare ciò che amo,

non posso permettere che il mondo, il mio mondo cada a pezzi.

Inutile, stupida, disastro.. ecco come mi sento. Tre giorni interi passati a letto a fissare il soffitto e trovare un senso alle stronzate che ho fatto. Eppure un senso non c’è. Mi sento così sola e vuota, che quel soffitto bianco sopra di me sembra essere più espressivo, che quelle lenzuola bianche che mi avvolgono sembrano essere più calde, che quella casa vuota sembra essere più piena perfino di me. Niall è andato da Liam per qualche giorno e Zayn lo ha seguito a ruota, così mi sono ritrovata in casa con Louis, in realtà non ci siamo visti per niente visto che io ho passato le ultime 72 ore sul letto.. nel letto dove dormivo con Niall, dove facevo l’amore con Niall.. ed ora mi sembra troppo grande e vuoto senza di lui. La notte ho quasi paura, il giorno non me la sento ad alzarmi, lui non mi vuole vedere ed io mi sento morire. Mio padre mi chiama da 2 giorni ma non gli rispondo, si starà preoccupando seriamente, Louis ogni tanto bussa ma io non gli rispondo così lo sento sospirare e andarsene. Sola.. ecco. Se mi prendessero a martellate probabilmente sentirei meno dolore, non riesco neanche più a versare lacrime. Non ne ho più a dirla tutta. L’unica cosa che non riesco più a fermare sono i pensieri, anzi un unico pensiero.. mi sono affibbiata un compito fin troppo grande per le mie doti. Credevo di farcela, credevo davvero di poterlo aiutare.. e invece era tutto ancora più complesso, ancora più grande di quanto immaginassi. Non sono all’altezza di preparare un caffè decente figuriamoci di rimettere in piedi una persona con dei problemi così grandi. Ma qua la colpa non è tutta mia.. e lo so! Di questo sono convinta.

#Niall Pov.

Ed ogni volta che ci provo, che cerco di fidarmi, che mi avvicino alle persone.. puntualmente loro mi deludono. So di non essere facile, so di essere strano, di avere problemi.. so cazzo di essere malato psicologicamente; Ma perché la gente si ostina a farmi del male ancora? Io sono cattivo, vado lasciato in pace.. e invece lei no, lei doveva per forza mettersi in mezzo con le sue mille idee per aiutarmi, quella maledetta testardaggine, quelle milioni di domande.. e doveva farmi riscoprire cos’è l’amore. Non aveva niente di meglio da fare che farmi innamorare dilei? Io avevo eliminato quel concetto dalla mia testa. Lo avevo immagazzinato, lasciato andare, eliminato, chiuso, ingabbiato e gettato in mare insieme alla chiave, avevo detto basta. E lei che fa? Lo riporta alla luce, fa bruciare quella fiamma ormai spenta, la alimenta e la fa rinascere.. c’ho provato davvero a non innamorami e ci sono riuscito, finchè lei non è apparsa nella mia vita stravolgendola. L’avevo avvertita di starmi lontano, perché non mi ascoltato? Perché mi ha ferito così? E lui che era il mio migliore amico perché mi ha fatto questo?

*BumBumBum*

Il mio flusso di coscienza viene interrotto, alzo appena la testa dal cuscino e fisso la porta per poi sbuffare sonoramente. –No Zayn, ora non ho voglia di vedere nessuno. Tra un po’ vengo!- Dico per poi rigettare la testa su morbido cuscino della stanza del mio amico e tornare a fissare il soffitto, cercando di riprendere i miei pensieri. Tutto inutile visto che la persona dietro la porta decide –senza nessun invito a farlo- di entrare. Rialzo di nuovo la testa deciso a mandare un’occhiataccia di fuco a quel testardo di Zayn, la porta si apre e la persona che fa ingresso nella stanza è tutt’altro che il mio amico. Ha gli occhi contornari dalle occhiaie, i capelli scompigliati e una tuta mal messa, nel guardarlo penso che se lui sta così, io di sicuro sto peggio. Si chiude la porta alle spalle e non dice nulla, semplicemente mi guarda.. rigetto di nuovo la testa sul cuscino sotto di me e torno a immergermi nel bianco del contro soffitto, fa il giro della stanza e viene a sdraiarsi accanto a me senza proferire parola. Appena prende posizione, cosa che gli è sempre rimasta difficile da sempre, e ha finito di muoversi volto la testa verso destra incrociando il suo sguardo, ormai scuro, presumo da giorni. Ha tirato il lenzuolo su fino ai nostri nasi.. –Era tanto tempo che non lo facevamo!- Borbotta dopo il mio lungo, e immagino, straziante silenzio. –Già..- Mormoro. Quando litigavamo da piccoli poi dopo ci mettevamo in quella posizione sul letto, che sia stato mio o che sia stato suo dipende da dove ci trovavamo a rimuginare, accanto, vicini.. e rimanevamo così coperti per ore a volte senza dire nulla a fissare il vuoto, fin quando i nostri nervi non si fossero sbolliti per poi tornare e giocare. –Mi manca un po’..- Continua rigirando la testa verso l’alto e fissando non so cosa, noto i suoi occhi inumidirsi. –A me manca un po’ tutto..- Rispondo imitandolo. –Mi manchi tu.- Afferma sicuro senza guardarmi mantenendo il contatto visivo con il soffitto, lo guardo per qualche secondo e poi anche io posiziono gli occhi verso l’alto.. il silenzio torna a regnare ancora.

Ti amo o ti ammazzo || n.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora