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Era passato qualche minuto dalla chiamata con Nicoletta, che arriva Michael.
Saluta tutti e si siede accanto a me, poggiando poi la custodia della sua chitarra tra la schiena e il muro.
«con chi parlavi?» mi chiede curioso con un leggero sorriso in volto.
«una mia amica, si chiama Nicoletta» sorseggia un po' di Monster dalla lattina che teneva in mano.

«uh, è carina?» ammicca il...blu?
Guardo stupita i suoi capelli, cambia colore come cambia le mutande.
«ti sei ritinto?» corruga la fronte per il mio cambio di argomento.
«a quanto pare...ma il blu è veramente forte! Non credi?» mi chiede, entusiasta dal cambiamento di colore. Io annuisco velocemente cercando di stare al passo con il suo entusiasmo.
«e comunque questa mia amica arriva tra poco, se è carina o meno lo lascio dire a te» Avvicina le labbra alla lattina e prima di bere afferma un «interessante» e prende a fissare chissà quale punto indefinito del museo.

«sapete cosa?» chiede Lorenzo alzando la voce per farsi sentire da tutti. Una volta attirata l'attenzione che voleva, continua con la sua riflessione.
«dovremmo passare più tempo insieme, quindi ne approfitto ora che ne ho l'occasione» si schiarisce la gola «ho casa libera il prossimo fine settimana, vi va di venire e farE BORDELLO?»

«sono invitato anche io?» chiede Tancredi mentre prende posto, porgendo un largo sorriso al gruppo.
O almeno fino a quando non nota la mia presenza: cambia totalmente espressione, il sorriso se ne va e diventa serio.
Della felpa ancora non sa nulla, che gli succede?

«Sempre se non sei occupato a scarabocchiare, Giotto»
«Giotto può dare sfogo alla sua vena artistica anche in compagnia dei suoi amici»
«e allora va bene, sei invitato anche tu» Lorenzo scuote i capelli «ma devi disegnarmi, come nel Titanic»
Tancredi lo guarda cercando di non ridere e reggergli il gioco, ma fallisce miseramente. E come biasimarlo.
«Va bene, Rose» Mette la mano sulla bocca dell'amico e si uniscono in un "bacio" appassionato.

Si continua a parlare del fine settimana a casa Flenghi, facendo il giro per dire se si avevano impegni o se personalmente volevamo andare.
Arrivato il mio turno, biascico un «si dai»
E a quel punto Tanc si alza, allontanandosi da noi.
Io faccio lo stesso, e con la scusa della felpa cerco di attaccare bottone.

«ehm..ciao» abbozzo sorriso.
«ciao» freddo e inespressivo.
Devo dire che oggi è particolarmente simpatico; bello parlare con lei, Galli.
Visto che era già di cattivo umore, la mia paura e incertezza nel restituirgli la felpa diventa sempre più grande.
Sembrava capace di scaraventarmi nel Tevere.

Dopo un profondo respiro gliela porgo, lui la prende e non dice nulla.
«senti scusami lo so, sono pessima. È che per sbaglio ci ho fatto cadere il latte e per lavarla si è ristretta ti prego non uccidermi» dico tutto d'un fiato.
Lui mi guarda e ridacchia.
«tranquilla, non è niente»

«VANESSA.»
Sono tentata dall'urlare i peggio insulti.
Mi volto verso la voce che mi ha appena chiamato e vedo Nicoletta, che mi sta cercando.
Scuoto la mano per farmi notare e la richiamo più e più volte, fino a quando non mi raggiunge e abbraccia.
Mi rivolto verso Tancredi per una veloce presentazione, ma lui se n'è andato.

«Ragazzi, lei è Nicoletta» saluta e si siede, ascoltando attentamente i nomi di tutti.
Mi sporgo verso Michael, che la fissava da quando ha messo piede nel gruppo.
«carina?» Si morde il labbro e, senza neanche accennare a distogliere lo sguardo, mi risponde con un sussurro.
«carina»

Mh, mi sa che mi è venuta in mente un'idea.
«Clifford, non è che ci faresti un favore?»
Lui mi squadra con sguardo spaventato.
Mi avvicino di più a lui, gli spiego la situazione della mia amica e del suo fidanzato.
«e io cosa c'entro in tutto ciò?»
«non è che potresti farlo ingelosire..?»
Lo vedo titubante nel rispondermi, ma alla fine accetta.

Picchietto il mio indice sulla spalla di Nicoletta per parlarle della mia idea, ricevendo poi qualche suo mugugno per farmi capire che acconsentiva.
«domani, io e Andrea ci facciamo accompagnare qua da lui. Una volta arrivati BOOM, vedrà la sua fidanzata scherzare in modo animato con un ragazzo»
I due si guardano e, subito dopo, Michael prende parola.

«nel frattempo potremmo conoscerci un po' meglio però. Sai, saremmo più credibili.» ammicca.
«Michael!» gli do un pugno sulla spalla «devi aiutarci a sistemare la situazione, non peggiorarla.»

Bubble Gum ;; tg (sospesa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora