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Dopo una decina di minuti di camminata, io e Andrea siamo arrivate a destinazione.
Il freddo ormai si è preso il possesso del mio corpo facendolo tremare, al contrario della mia amica che invece si avvicina tranquillamente al citofono per farci aprire.

Nessuna risposta.
Calum non apre e non aveva avvertito la sorella, cosa che la fa arrabbiare
«guarda te sto finto cinese come deve ridurci...» dice sottovoce.

In questo mese la madre dei fratelli Hood è partita per questioni di lavoro, lasciandoli nelle mani del maggiore e in situazioni di difficoltà anche della vicina, una donna sulla settantina che li aveva visti crescere e trattati come fossero suoi nipoti.
Andrea suona quindi a lei, unica speranza di "salvezza" in quel momento.
Il portone si apre, un sospiro di sollievo esce dalle nostre bocche.

«Strano che Calum non ci sia e ancora più strano è che non mi abbia detto nulla» mi dice la mia amica trascinandosi da uno scalino all'altro.
«non è strano, è che tu gli hai detto di stare da me quindi non ha trovato necessario avvertirti»
Andrea sbuffa, voleva comunque essere informata sugli spostamenti di suo fratello.

La vicina apre la porta del suo appartamento facendoci accomodare, ha le pareti bianche coperte con qualche quadro raffigurante paesaggi di montagna, un largo divano si trova in quello che è il soggiorno, seguito da un tavolino in vetro a cui sono poggiate alcune riviste di moda e un televisore, anche quello molto largo.
Si avvicina alla credenza, apre un cassetto e tira fuori una copia delle chiavi dell'appartamento di Andrea che la madre le aveva dato.
«grazie mille, e buona notte» diciamo prima di uscire dalla porta e spostarci di fronte alla casa della mia migliore amica.

Inserisco così la chiave nella toppa girandola un po' titubante, sono sicura di sentire dei rumori provenire da dietro la porta.

Le luci erano accese e Calum...c'è.
E non è solo, eccome se non è solo.
È seduto sul divano a petto nudo con Nicoletta a cavalcioni sopra di lui, continua a strusciarsi sulla ragazza prendendola dai fianchi.
Di fronte a loro c'è la TV accesa, probabilmente avevano progettato un appuntamento "romantico" ma sono finiti in tutt'altro modo.
Nel frattempo Andrea mi guarda con gli occhi sbarrati mimando con la bocca "che cazzo succede", camminando piano fino alla soglia della porta di camera sua per poggiare la giacca.

Per nostra fortuna, sempre se posso chiamarla in questo modo, Cal si alza prendendo Nicoletta in braccio e palpandole esplicitamente il sedere, anche quando passano dall'ingresso per andare in camera sua.
Appena mi vede si blocca di colpo suscitando alla sua fidanzata un gemito di sconforto, toglie le braccia dal suo corpo lasciandole poggiare i piedi sul pavimento.
«Ma cosa...non dovevate essere a casa tua..?» cerca di coprirsi incrociando le braccia «..e Andrea?»
Esce dalla camera.
«sono qui, stavo poggiando la giacca in camera»

C'è qualche secondo di silenzio interrotto poi da Nicoletta che si schiarisce la gola.
«ehm..si, cerco le chiavi e ce ne andiamo» dico, notando il nervosismo e l'infinito imbarazzo dei due.

«Madonna non vedo l'ora»
Io e Andrea siamo finalmente a casa mia, lei aveva deciso di vedere "Maze Runner" ovviamente per la trama e non perché il protagonista è Dylan O'Brien, sua crush indiscussa...
Per cena avevamo ordinato una pizza e bevuto Red Bull sedute sul mio letto e coperte dalle mie comode maglie extra large.
Alla fine ho dovuto stoppare il film dato che la mia amica non smetteva di parlare di sabato prossimo, Flenghi di qua, Flenghi di là...non riuscivo a capire neanche una battuta.
«cioè dai, riandremo all'Ara Pacis! Un po' d'entusiasmo!»
In effetti mentre lei saltava felice tra le coperte, io la guardavo apatica pensando solo a quanto sia buona la mia pizza.
«...DAI CHE C'È TANCREDI.»
Tolgo lo sguardo da quel paradiso pomodoro e mozzarella, interrompendo i miei pensieri e guardandola.
«Tancredi?»
«Magari ci parli...»mi dice mentre si sporge in avanti per prendere il terzultimo pezzo di pizza
«si, così mi ficca una matita nell'occhio...» ridacchia
«A dir la verità lo farei anche io» continua a ridere
«Allora questa me la riprendo io» e le tolgo il pezzo di pizza dalla mano.
«MA GUARDA CHE scherzavo eh.»

Bubble Gum ;; tg (sospesa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora