15. I told you I hate people who scream

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Ero paralizzato.

"Sorpresa?" Chiese ridacchiando mentre io ero fermo con gli occhi fissi su di lui che aveva appena ritirato le braccia restando lo stesso vicino al mio corpo, non avevo intenzione di muovermi semplicemente perché sapevo che se l'avessi fatto, mi sarei ritrovato a soffocare contro il muro.

"Che c'é curly, davvero ti sei illuso di essere solo in casa con la tua gattina?" Chiese mettendosi le mani nelle tasche mentre se la rideva 

E cazzo, se ripensavo a tutti i giorni in cui camminavo in boxer canticchiando e ballando in modo inquietante con lo stereo a palla, mi veniva da sotterrarmi sapendo che Louis poteva guardarmi.

"Quasi un mese... " Sussurrai e lui mi guardò divertito "Non ti sei fatto vedere per quasi un mese" 

"Ti sono mancato così tanto?" Chiese ed io strinsi i pugni non sapendo se urlargli contro o urlare dalla disperazione

Non potevo farcela, non volevo, non volevo ritornare a soffrire.. a vivere delle orribili scene tremendamente reali 

"Perchè..?" Chiesi in un sussurro e Louis rise di me più forte facendomi raggelare il sangue nelle vene

"Perché cosa?" Chiese ed io alzai lo sguardo deglutendo pesantemente guardandolo negli occhi nonostante fossero neri e mettessero in soggezione 

"Perché mi hai illuso di avere di nuovo la mia vita tranquilla? Perchè l'hai fatto?" Chiesi e lui mi guardò inclinando la testa da una parte quasi come se fosse confuso dalla domanda 

"Perchè... Uhm.." Si picchiettò la mano sul mento divertito ed io sentii sempre di più la voglia di urlargli contro le peggio cose

Mi aveva fottutamente preso in giro. Mi aveva illuso per quasi un fottuto mese.. 

"PERCHE'?" Urlai per poi zittirmi sentendomi spinto contro il muro da una forza invisibile mentre Louis continuava a guardarmi serio facendomi deglutire pesantemente, fino a quando non mi prese il mento fra le sue mani costringendomi a tenere il suo sguardo

"Non provare ad urlare, curly. Non sopporto le persone che urlano. Le uniche urla che posso sopportare sono quelle di dolore e fattelo dire, le tue sono le migliore, mi diverto tantissimo con te" Disse sorridendo staccandosi da me, che avevo il fiatone non riuscendo a reagire più di tanto, ero intimorito, spaventato al massimo

Si girò iniziando a camminare lentamente osservando il salotto quasi come se fosse la prima volta che era lì

Mi lasciai scivolare fino a toccare il pavimento con il sedere sentendo la fottuta angoscia, disperazione farsi strada. Non volevo ritornare a soffrire, a vedere delle cose orribili sui miei amici.. A vedere la mia vita in mano ad un fottuto demone. 

Istintivamente sentii le lacrime agli occhi, poggiai le mani su quest'ultimi per asciugarmele mentre singhiozzavo silenziosamente 

"Oh andiamo, curly, sembri un bambino" Mi schernì Louis ridendo 

"Pensavo di riavere la mia vita... Pensavo avessi ritrovato la normalità, perché io? Perchè?" Dissi fra i singhiozzi alzando lo sguardo notando Louis fermo al centro del salotto guardarmi con un'espressione indecifrabile.

Si sistemava nervosamente il suo completo formale nero per poi passarsi le mani ai capelli. Se avessi tolto il fatto che era un demone che voleva ammazzarmi, era maledettamente bello. Bello quanto la mia voglia di vivere ormai azzerata dalla sua stessa presenza.

"Ti dirò una cosa, Harry" Disse Louis avvicinandosi a me, abbassandosi alla mai altezza mentre mi tiravo le ginocchia al petto cercando di diventare più piccolo possibile, schioccò le dita e velocemente il mio viso automaticamente si alzò costringendomi a guardare Louis negli occhi 

Shadows {Larry Stylinson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora