CAPITOLO 9

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4 marzo 1891

Pochi istanti dopo che il libro aveva rivelato il nome di Lydia, a differenza di quanto successo con Gideon, non erano apparse informazioni precise su dove trovarla; c'era solo il nome di un locale, che nessuno di loro quattro aveva mai sentito nominare.

E quello era un grave problema, visto che era l'unica informazione che avevano su di lei.

Nei giorni seguenti avevano setacciato tutta la città in cerca del locale e chiesto addirittura ai passanti se lo conoscevano.

La ricerca aveva continuato per ben dieci giorni, ma finalmente l'avevano trovato.

Si trovava in un quartiere verso la periferia della città, non molto popolato a causa della vicinanza alle fabbriche, che producevano un forte inquinamento.

Lo avevano trovato Gideon e Will pochi giorni prima mentre vagavano di quartiere in quartiere alla ricerca del misterioso locale, con un colpo di fortuna. Dopo aver camminato per diverse ore attraversando vie che nemmeno conoscevano, si erano fermati a riposarsi su una panchina affacciata su una piccola sartoria. Spostando lo sguardo dentro una piccola stradina, Gideon aveva notato una piccola insegna con il nome del locale che stavano cercando.

Inizialmente non gli era sembrato vero che, dopo quasi due settimane di ricerche, lo avessero trovato in un modo così stupido, ma quando lo aveva mostrato a Will si era convinto che non era un miraggio.

Si erano avvicinati maggiormente e avevano trovato una vecchia porta in legno vicino all'insegna. Dalle finestre che si trovavano ai lati videro delle luci accese e delle persone sedute ai tavoli  e al bancone; anche dall'esterno si poteva sentire il forte rumore che veniva da dentro.

Avevano deciso che era meglio aspettare ad entrare e consultare prima anche Gwen e Natasha e così erano tornati al loro quartiere, dove le due ragazze li stavano aspettando, memorizzando attentamente la posizione esatta del locale.

Quando furono tutti e quattro riuniti, concordarono di tornare lì l'indomani; ma solo Gideon, Will e Natsha, dato che Gwen sarebbe stata impegnata in un'importante cena con la sua famiglia.


Così il giorno seguente Nat si ritrovò davanti all'entrata del locale con i due ragazzi e un buffo spiritello di nome Alfred, che non vedeva l'ora di poter fare qualcosa.

Gideon si fece avanti e aprì la porta. All'interno il locale era abbastanza affollato e c'era una gran confusione; la maggior parte delle persone erano uomini in divisa, probabilmente operai delle fabbriche che avevano finito il turno di lavoro.

Nat cercò con lo sguardo il volto di Lydia e il suo sguardo si fermò dietro il bancone, dove si trovava una ragazza che doveva essere poco più grande di lei, sui diciassette anni. Aveva i capelli rosso acceso ed era indaffarata a servire i clienti al bancone.

Era lei. Ne era sicura. Il suo colore di capelli era inconfondibile.

Quando la ragazza alzò lo sguardo ne ebbe la conferma. Aveva uno sguardo distaccato e annoiato e Nat capì che non era molto felice di fare quel lavoro e di dover servire soltanto quegli operai.

Tirò leggermente le braccia di Will e Gideon per far capir loro che l'aveva trovata.

I ragazzi annuirono e tutti e tre si avviarono al bancone, seguiti a ruota da Alfred che stava canticchiando una canzone che doveva aver sentito nella chiesa dove lo avevano trovato.

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