CAPITOLO 7

52 3 6
                                    

- Non ci posso credere! Anche qui mi devi tormentare? - mormorò Gideon con tono esasperato.

Il fantasma continuò ad avanzare verso di loro e a ripetere con la sua voce squillante il suo nome.

Will e Gwen si scambiarono uno sguardo d'intesa e decisero che quello era il momento di iniziare a parlare.

- Gideon tutto bene?- gli chiese la ragazza.

- Si sì...tutto a posto.

- Perché c'è un fantasma che avanza verso di noi ripetendo il tuo nome?- continuò Gwen.

Sentendo quelle parole il ragazzo sbiancò completamente e balbettando chiese: - Lo...lo vedi anche tu? E anche tu Will?

- Sì - risposero all'unisono i due ragazzi e poi Will continuò: - A proposito, c'è qualcosa che dovremmo dirti, o meglio molte cose. Ma è meglio che ci spostiamo da qui e andiamo in un posto più tranquillo.

Gideon annuì, ancora pallido in volto, e si spostò lentamente attraverso la sala e gli altri ospiti che danzavano. Uscirono dalla stanza e salirono una grande scala più buia, illuminata soltanto da poche candele.

In cima alla scala si apriva un ballatoio che si affacciava sulla sala sottostante, dove si svolgeva la festa. La musica e il rumore, là sopra si sentivano molto meno, come ovattati.

Gideon li guidò lungo il ballatoio, andando verso l'unico corridoio illuminato; ma, prima che potessero imboccarlo, sentirono di nuovo la voce della donna fantasma e la videro apparire in cima alle scale da cui erano appena saliti.

- Perché quel fantasma continua a seguirci ripetendo il tuo nome? - gli chiese Gwen.

- Fa sempre così, non mi lascia quasi mai in pace. È il fantasma della mia trisnonna ed è convinta che io sia suo figlio. Infatti, mi hanno dato il nome Gideon in onore del mio bisnonno, peccato che io gli assomigli moltissimo e quindi il fantasma di sua madre mi dà il tormento da mesi. Non so di preciso cosa sia cambiato per farla iniziare, ma credo che abbia a che vedere con il mio diciottesimo compleanno e, se non ricordo male, alla stessa età il mio bisnonno è morto in un incidente a cavallo, lasciando la sua ragazza incinta di mio nonno.

- Oh che storia tragica. Dev'essere per questo motivo che il fantasma ti segue dappertutto. Forse non riesce a credere che suo figlio sia morto e, vedendoti uguale a lui, pensa che tu sia lui che ha continuato a vivere. - disse la ragazza.

- Sì, ma non so come fare perché la smetta.

-Beh. Forse noi sì, non è vero Gwen? Però prima dobbiamo spiegarti alcune cose.- intervenne Will che era rimasto zitto da quando avevano lasciato la sala principale.

La ragazza annuì. Proseguirono lungo il corridoio ed entrarono nella biblioteca. Quando Gwen la vide rimase a bocca aperta: era enorme. In confronto la biblioteca di casa Gallagher era minuscola.

Fortunatamente il fantasma non li aveva seguiti e così poterono finalmente parlare in pace.

- Allora, da dove cominciamo? Parlaci un po' della tua capacità di vedere i fantasmi.- iniziò Will

- Mi succede da quando ero piccolo, però non ci badavo molto; da piccolo probabilmente pensavo fosse una cosa normale, dopotutto amavo leggere storie di fantasmi e quindi credevo fossero reali. Comunque non avrei avuto nessuno con cui confidarmi, visto che i miei genitori sono sempre via per lavoro e io resto solo con la servitù.- spiegò Gideon.

- Anche noi riusciamo a vedere gli spiriti, e anche la sorella di Will, Natasha. Ci conosciamo da circa un mese e...abbiamo fatto molte scoperte.
Esiste una società formata da tutte le persone che, come noi, possono vedere i fantasmi. Coloro che ne fanno parte si chiamano Guardiani. - iniziò a spiegare Gwen.

- Anche noi lo siamo, anche se da poco tempo; ma purtroppo siamo gli unici Guardiani in vita. Il nostro compito, per ora, è quello di riunire tutti quelli con il dono e di farli entrare a far parte della società.- continuò Will e poi mostrò a Gideon il suo tatuaggio a spirale spiegandogli che era il simbolo dei Guardiani .

- Esiste tutto questo?- chiese incredulo Gideon.

- Anche noi abbiamo pensato la stessa cosa quando lo abbiamo scoperto, ma piano piano ci siamo abituati all'idea.- gli disse Gwen.

- Ma che cosa succederà se io mi unisco a voi? E che cosa dovrei fare?

- Come abbiamo detto, neanche noi sappiamo molto. Ciò di cui siamo sicuri è che dobbiamo trovare tutti quelli come noi e farli unire ai Guardiani.- rispose Will.

- Ma come fate a trovare le altre persone, e come avete fatto a trovare me?

- Grazie ad un libro magico, il libro delle anime, che ad ogni luna nuova ci rivela un nuovo nome e ci dà indicazioni su come trovarlo.- gli disse Gwen.

- Per unirti a noi dovrai soltanto mettere una goccia del tuo sangue in un calice d'oro che contiene dell'acqua santa e le gocce del nostro sangue e poi berne un sorso. Poi ti apparirà il tatuaggio alla base del collo e sarai un guardiano vero e proprio. L'acqua santa servirà a proteggerti dagli spiriti; forse così la tua trisnonna non ti disturberà più. Allora ci stai?- concluse Will.

- E va bene. Se questo è l'unico modo per sfruttare il mio dono, accetto. Dove si deve svolgere il rituale?- chiese Gideon.

- Il calice si trova a casa mia. Lo abbiamo portato lì dalla tomba di Henry Lancaster la settimana scorsa in modo da poterlo usare più facilmente.- gli rispose Will.

- Allora verrò con voi.

Così i tre ragazzi uscirono dalla biblioteca e si avviarono all'uscita della casa degli Hamilton. Salirono su una carrozza e in poco tempo arrivarono a destinazione.

Ad accoglierli alla porta fu proprio Nat, finalmente felice di poter fare qualcosa. Quando vide Gideon iniziò a tempestare di domande i tre ragazzi che però gli risposero distrattamente, ansiosi di compiere il rituale.

Si recarono nella biblioteca dove si trovava il calice e fecero i preparativi. Disposero le tredici candele nere prese dalla cripta a cerchio, le accesero e al centro posizionarono il calice.

Gideon si posizionò al centro mentre gli altri tre all'esterno. Prese il coltellino e si fece un piccolo taglio; fece cadere una goccia del proprio sangue nel calice e poi ne bevve un piccolo sorso.

Dopodiché uscì dal cerchio e si posizionò all'esterno insieme agli altri.

Sentì un bruciore improvviso alla base del collo e capì che lì stava per apparire il tatuaggio a spirale.

Il rituale era riuscito.

Ora erano in quattro.




Ciao a tutti.
Scusatemi tanto se ho aggiornato dopo tanto tempo ma in queste settimane sono stata un po' impegnata.
Colgo l'occasione per chiedervi come vi sembra la storia.
Vi sta piacendo?
Ditemi la vostra opinione per favore, così saprò meglio se devo cambiare qualcosa o se la storia vi piace così.💘

LOST SOULSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora