thirty-five

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"Scarlett, penso di essere innamorato di te." Sussurrò prima di mettermi una mano sulla bocca. Non ci avevo mai pensato molto sul fatto se lo amassi o no. Mi importava tanto di lui e sapevo che potevo essere innamorata.

"Ma non voglio che lo dica anche tu." Sospirò. "Perché non voglio che tu lo dica solo perché l'ho detto io." Aggiunse.

"Ashton." Mormorai, il suo nome attutito dalla sua mano.

"No, vai a dormire." Disse. Non ci impiegai molto per capire che ero decisamente innamorata di lui. Pensavo di esserlo, ma sapevo che anche se non lo ero adesso ci sarei arrivata presto. Stavo aspettando che succedesse una cosa del genere. Lui non parlava molto dei suoi sentimenti e adesso che aveva ammesso di essere innamorato di me sentivo un peso che si sollevava dalle mie spalle e tutto sembrava giusto.

"Ti amo." Risposi. La mia voce era attutita per colpa della sua mano, ma sapevo che mi aveva sentita.

"Lo stai solo dicendo così." Borbottò.

"No." Mi lamentai con la mano ancora sulla bocca.

"Scarlett, va bene se non mi ami, seriamente. Non devi dirlo solo perché l'ho detto io." Disse. Io afferrai la sua mano con le mie e la allontanai dalla mia bocca.

"Non lo sto dicendo tanto per dire, sono innamorata di te, Ashton." Dissi con tono serio mentre gli stringevo la mano. Sembrava che non mi credesse.

"Non è troppo presto, vero? Voglio dire, stiamo insieme da..."

"Non importa, non dovremmo usare la definizione di amore e gli standard degli altri al nostro amore. Abbiamo questa chimica tra di noi da quasi otto mesi e, certo, abbiamo fatto delle cose fuori dal normale, ma non bisogna fare tutto in ordine per innamorarsi." Blaterai mentre gli prendevo il viso tra le mani.

"Questo era profondo." Disse, quasi scherzando. "Ma concordo." Aggiunse. Si avvicinò e mi baciò la fronte.

"E mi credi, vero?" Chiesi.

"Si, certo, ovviamente." Rispose.

"Ashton, sono seria, io-"

"Lo so." Mi interruppe, ma con un tono di voce dolce. Io sospirai e lui mi accarezzò i capelli.

"Grazie." Dissi dopo qualche momento.

"Per?" Chiese.

"Questa sera." Risposi.

"Nessun problema. Sei stata una scopata fantastica. Adesso vattene e non aspettarti una chiamata domani." Disse scherzando mentre mi allontanava da se.

"Fottiti." Urlai mentre gli colpivo il petto.

"Di nuovo? Okay." Mi provocò mentre mi afferrava il braccio e mi tirava verso di se, usando una mano per afferrarmi il sedere.

"Fottiti!" Dissi di nuovo, la mia voce piena di risate.

"No, fottiti tu." Borbottò contro il mio collo mentre mi teneva stretta per non farmi liberare dalla sua presa.

"Fottiti tu." Ripetei mentre mi teneva ferma.

"Fottiti tu." Ghignò, baciandomi e sospirando.

"Hey, magari 'fottiti' può essere il nostro 'per sempre'." Rise ed io cercai di spingerlo via, ma lui non si mosse.

"Non posso credere che l'hai detto." Borbottai.

"Scarlett." Sbuffò.

"Cosa?"

"Sei tenera." Ridacchiò.

"Sei fatto o cosa?" Chiesi, anche se sapevo che stava solo giocando.

"No, sei davvero tenera e volevo che lo sapessi."

Ambivalence | a.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora