thirty-seven

792 64 7
                                    

"Ashton." Mormorai conto le sue labbra mentre il bacio si intensificava e lui mi posò le mani sul sedere. Non era che non amassi baciarlo e non che questo non fosse incredibilmente sexy, ma non era il momento giusto.

"Scarlett." Mormorò contro le mie labbra mentre mi avvicinava a se.

"Devo finire." Sussurrai mentre mi allontanavo. Lui sospirò mentre io prendevo delle bende per coprirgli la ferita. Lui abbassò la testa per lasciare un soffice bacio sulla mia spalla. Non appena finì le sue labbra si spostarono sul mio collo o sulla mascella, fino a raggiungere l'angolo della mia bocca.

"Ashton." Lo avvisai con tono esitante. Si stava facendo tardi, dovevo tornare a casa e lui mi doveva ancora una spiegazione.

"Cosa c'è che non va?" Sospirò mentre posava le mani sulla mia vita.

"Hai detto che mi avresti raccontato tutto." Dissi, preoccupata del fatto che non avrebbe mantenuto la sua promessa.

"L'ho detto."

"Quindi... me lo dirai?" Chiesi con tono esitante.

"Non voglio mentirti." Sospirò mentre mi spostava i capelli dal viso, portandoli dietro il mio orecchio.

"Esattamente, quindi non farlo. Dimmi solo la verità. Prometto che non mi arrabbierò e non ti giudicherò." Blaterai, solo perché volevo assicurargli che poteva fidarsi di me.

"Non è questo che volevo dire. Voglio dire che non voglio mentirti, quindi ammetto di avertelo detto solo per farti rimanere qui." Sospirò e si spostò indietro, distanziandosi da me.

"Ashton-" iniziai a dire.

"E prima che ti arrabbi, lasciami spiegare. Se saprai allora si rovinerà tutto. Sei l'unica cosa buona nella mia vita. L'unica luce che ho. E se sapessi la verità allora sarebbe tutto rovinato." Disse. Aspettai un attimo e cercai di pensare a cosa dire. Le relazioni non funzionavano se si nascondono cose l'uno dall'altro, non potevano funzionare. E qualsiasi cosa mi stesse nascondendo era chiaramente qualcosa di enorme e questo mi faceva preoccupare.

"Non posso farlo se tu mi stai mentendo." Risposi alla fine.

"Non sto mentendo, semplicemente non te lo sto dicendo." Disse con tono leggermente irritato.

"Avevi promesso che mi avresti detto-"

"Ma tu stai meglio non sapendo." Disse.

"Non posso solo stare seduta qui e non sapere niente solo perché tu pensi sia per il mio bene." Risposi. Sentivo che mi stava trattando come una bambina e che stesse cercando di nascondermi da tutto quello che stava succedendo. Certo, era più grande, ma in realtà la nostra differenza d'età non era importante, non era abbastanza per farmi stare meglio non conoscendo le cose.

"Beh non è che tu abbia molte opzioni." Rispose.

"Pensi che questo possa funzionare se mi tieni nascoste le cose? Voglio dire, non puoi mentirmi per sempre. Ashton, a volte a malapena ti conosco." Sospirai. Stavo cercando di essere paziente e avevo aspettato un sacco di tempo per fargli molto spazio, ma dopo questa sera la cosa stava diventando ridicola.

"Stai esagerando. Ti stai comportando come se fosse una grande problema-" Iniziò a dire con tono rude e a voce alta.

"Pensi che non sia un grande problema? Tu e i tuoi amici puntate pistole alla testa delle persone, torni a casa con un taglio sul petto, mi nascondi le cose." Lo interruppi, alzando la voce. Non volevo litigare con lui, ma stavo diventando frustrata e mi sentivo leggermente tradita.

Ambivalence | a.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora