Tredicesimo Capitolo

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**Hola,

Prima del capitolo ci tengo a chiedere terribilmente scusa a tutte voi per non aver speso alcune parole sul terremoto che ha colpito il centro Italia, in realtà il capitolo era pronto da giorni doveva solo essere pubblicato e al momento della pubblicazione non ho pensato di chiedervi se è tutto apposto, se state tutti bene!

Detto questo vi lascio al capitolo, buona lettura. **

Hai presente quella sensazione di completa incapacità nel fare le cose? Quando tutto il tuo cervello smette completamente di lavorare, come se tutto si fermasse in pochi attimi, non emetti parola, non pensi nemmeno più.

Mi giro lentamente, sperando con tutto il cuore di non ritrovarmi Harry alle spalle. Eccolo qui, con i suoi jeans stretti, gli stivaletti di camoscio e la camicia larga.

"Ciao." Rispondo.

"Posso sedermi?" Indica il posto affianco al mio dove precedentemente era seduto Peter.

"Certo fa pure." Gli sorrido.

Prima che lui si sieda mi giro dal lato dove si trovano Hannah, Peter e Sarah, stanno sogghignando. BASTARDI.

Mi rigiro e sposto la mia attenzione su Harry, è intento a fissarsi le scarpe.

"E' tutto apposto?" Gli domando.

"Si." Mi guarda. "Immagino di si, sono solo un po' stanco."

Annuisco. "Gionata dura a lavoro?"

"Già."

"Ti va di parlarne?"

"Troppe cose da fare e coordinare, riunioni e gente troppo esigente, tutto qui."

"Non so come funziona il mondo del lavoro Harry, sono entrata qui a sedici anni non ho nemmeno terminato la scuola, ma penso che il lavoro richieda questo, nel senso c'è sempre qualcuno più grande che chiede troppo a chi è inferiore a lui."

"Si hai ragione." Mi sorride. "Dimmi di te invece, come va?"

"Non c'è molto da dire in realtà."

"Come mai non ti vedo più ai progetti? Sono un paio di incontri che manchi."

"E' solo che dopo tutto ciò ce è successo volevo restare sola, sai per schiarirmi le idee, perciò ho preferito non venire."

"Capisco." Annuisce. "Ma credo che ti farebbe bene venire, sai Lydia la ragazza che è nel tuo stesso gruppo sta facendo davvero tanti progressi."

"Davvero?" Domando. "Sono contenta per lei, mi è simpatica."

"Si, davvero, sarà perché è qui da tanto tempo e dal primo momento ha aderito ai progetti, sarà perché c'è un certo affiatamento tra lei e Zayn, ma sta facendo davvero progressi."

"Tra lei e Zayn?" Domando.

"Si."

"Strano, cioè quando ai progetti ha raccontato la sua storia, sembravano due estranei, nel senso che lui era più concentrato sul racconto che su di lei."

"Non hai tutti i torti, ma vedi qui non si può avere nessun tipo di rapporto con i pazienti, solo un rapporto professionale, ma ovviamente quando c'è una sorta di complicità tra due persone come si fa ad evitare che queste entrino in sintonia?"

"Per come parli non dovresti nemmeno essere qui adesso, cioè questa non è proprio una chiacchierata professionale."

"Già, ma credo che con me possano fare un'eccezione."

"E perché dovrebbero? Non sei diverso da tutti gli altri no?"

"Davvero? Non mi pare che Hannah ti tratti come tutti gli altri." Sorride.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 14, 2017 ⏰

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